Proponiamo anche quest'anno la sintesi della relazione sull'economia della Valle d'Aosta di Banca d'Italia, presentata la scorsa settuimana. Sul Corriere della Valle nelle prossime settimane approfondiremo alcuni dei temi trattati in maniera più diffusa
Nel 2017 l’attività economica in Valle d’Aosta è tornata a crescere. Nel 2016 il PIL
aveva ristagnato, dopo cinque anni consecutivi di recessione.
Le imprese
Nell’industria l’attività produttiva si è intensificata ed è proseguito
il recupero degli investimenti. Anche nel terziario l’andamento è migliorato. Vi
ha contribuito in misura significativa la perdurante dinamica positiva del turismo,
cresciuto per il terzo anno consecutivo, e dei comparti a esso più strettamente collegati.
I pernottamenti di turisti sono saliti a 3,6 milioni, il valore massimo dell’ultimo
decennio, grazie soprattutto alla componente straniera. Nelle costruzioni per contro
l’attività è rimasta debole. Nel mercato immobiliare è proseguita la graduale ripresa delle
compravendite di abitazioni, anche se a ritmi più contenuti rispetto all’anno precedente;
è continuato il lieve recupero dei prezzi delle case, iniziato nella seconda metà del 2016.
La dinamica dei prestiti alle imprese valdostane è migliorata, anche per effetto di
alcune operazioni straordinarie di elevato ammontare. Rimane alta l’eterogeneità degli
andamenti tra settori produttivi e classi di rischio.
Il mercato del lavoro
L’occupazione è tornata a crescere dopo due anni di calo,
grazie al positivo andamento nell’industria e nei servizi; si è invece intensificato il calo
nelle costruzioni. All’aumento degli occupati si è associata la riduzione del ricorso alla
Cassa integrazione guadagni. Anche il tasso di disoccupazione è diminuito.
Le famiglie
Nel 2017, secondo le informazioni preliminari disponibili, sarebbe
proseguito il recupero dei consumi avviatosi nel 2015; vi avrebbe contribuito l’ulteriore
incremento della spesa per acquisti di beni durevoli. Il risparmio finanziario delle famiglie
si è ancora indirizzato soprattutto verso i depositi in conto corrente e le quote di fondi
comuni di investimento. Nel complesso, il valore a prezzi di mercato dei titoli depositati
presso il sistema bancario è ulteriormente calato. È proseguita la crescita dell’indebitamento
delle famiglie: sono ancora aumentate sia le erogazioni per l’acquisto di abitazioni, anche
se a tassi inferiori a quelli dell’anno precedente, sia il credito al consumo.
Il reddito disponibile e la ricchezza pro capite dei valdostani si mantengono su
livelli notevolmente superiori alla media del Paese; rimane assai più basso il rapporto
tra il debito verso banche e società finanziarie e il reddito disponibile delle famiglie.
Il mercato del credito
L’andamento dei prestiti bancari alla clientela residente in
regione si è rafforzato. La qualità del credito è migliorata per le famiglie e per il complesso
delle imprese; per queste ultime, tuttavia, le dinamiche sono state differenziate tra i
settori di attività economica.
Il numero di sportelli bancari si è lievemente ridotto nel 2017, ma in rapporto
agli abitanti rimane elevato nel confronto nazionale. È proseguito lo sviluppo dei canali
alternativi di contatto tra banche e clienti.
Economie regionali
La finanza pubblica
Nell’ultimo triennio disponibile (2014-16) la spesa corrente
delle Amministrazioni locali ha continuato a ridursi. Nel medesimo periodo anche
la spesa per investimenti si è contratta significativamente; il calo sarebbe proseguito
nel 2017. Nonostante tale dinamica, la spesa per investimenti e quella complessiva
rimangono in termini pro capite notevolmente più elevate rispetto alla media delle
regioni a statuto speciale. È proseguito il calo del debito delle Amministrazioni locali,
la cui incidenza sul PIL si è sostanzialmente allineata a quella media nazionale.
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