Sul Corriere della Valle della scorsa settimana ho pubblicato un articolo sulla situazione di Fopadiva, il fondo regionale di pensione complementare. L'articolo è la sintesi della lettera inviata agli organi di informazione da parte del presidente del fondo Igor Rubbo. Tra oggi e domani , ritenendo di fare cosa gradita ai visitatori del sito, vi propongo il testo integrale del documento.
In relazione alla gravissima e prolungata crisi dei mercati finanziari internazionali, acuitasi ulteriormente in questi giorni, il Consiglio di Amministrazione del FOPADIVA - Fondo Pensione Complementare per i lavoratori dipendenti della Regione Autonoma Valle d’Aosta- ritiene opportuno e doveroso fornire la più ampia informazione in merito alla situazione ed alle prospettive del Fondo, in particolare nei confronti dei numerosi iscritti e di tutta la realtà Valdostana, al fine di diffondere dati reali e corretti, evitando, quindi, la divulgazione di notizie non precise, in una fase così delicata, tali da creare eccessivi allarmismi.
La situazione della gestione ed i controlli:
La gestione finanziaria del Fondo è attualmente articolata in un'unica linea di investimento definita “Prudente” che è così composta:
- 20% Liquidità (in sostanza obbligazioni europee con durata inferiore a 6 mesi) e benchmark (indice) di riferimento JP Morgan Cash Six Months Euro;
- 60% Obbligazionario (in sostanza titoli di stato europei ed in minima componente obbligazioni di aziende con elevato rating) e benchmark di riferimento JP Morgan EMU;
- 20% Azionario (in sostanza azioni dell’area Euro) e benchmark di riferimento MSCI Europee.
E’ evidente, quindi, che l’esposizione sui mercati azionari del portafoglio attuale del Fondo è molto ridotta e non vi è alcuna esposizione, ne di tipo azionario ne obbligazionario, sul mercato USA e su quelli extraeuropei che, in questi giorni, hanno subito le perdite più rilevanti.
Inoltre, come nei giorni scorsi FOPADIVA ha formalmente confermato alla Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione a fronte della richiesta di chiarimenti inviata a tutti i fondi pensione in considerazione della particolare situazione, che nel portafoglio del Fondo non sono inseriti titoli ed obbligazioni di istituzioni finanziarie ed assicurative che nelle ultime settimane sono state sottoposte a procedure di fallimento (Lehman, ecc.) ed a situazioni «critiche».
La gestione della «Linea Prudente» è fino ad oggi stata affidata a Pioneer SGR ed, a seguito degli esiti della selezione avvenuta nei mesi scorsi per il rinnovo delle convenzioni di gestione, dal mese di ottobre è stata rinnovata la convenzione con la stessa Pioneer SGR che sarà affiancata a partire dai prossimi giorni da Generali SGR. A tal proposito si precisa che i gestori stessi agiscono su mandato del Fondo e che il portafoglio rappresenta un patrimonio separato rispetto a quello del gestore e, quindi, non subirebbe alcun effetto da eventuali fallimenti o situazioni di insolvenza dei gestori delegati.
Inoltre, si evidenzia come, tanto più in questa delicata congiuntura, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e le strutture del Fondo stanno attentamente monitorando la situazione al fine di verificare l’opportunità di adottare ulteriori provvedimenti, nel rispetto ed in applicazione delle disposizioni normative, che nell’ambito della previdenza complementare sono alquanto stringenti, e della Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione e gli altri organi di vigilanza e controllo di settore, che stanno svolgendo un puntuale controllo sull’attività dei Fondi.
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