14 ottobre 2011

Le Guide sul Vino e i Vini Valdostani: dai Tre Bicchieri ai 5 Grappoli 2012

In questi ultimi giorni sono incappato in molti link riguardanti il mondo del vino valdostano. Siccome segnalarteli ad uno ad uno mi sembrava poco produttivo ho deciso di proporteli in un unico post. 
Una sorta di viaggio fra quelle che le guide di settore considerano le cantine e i vini migliori della nostra regione. Si può discutere di chi c'è, ma, soprattutto, forse di chi non c'è. Di conseguenza non esitare a farmi segnalazioni di altri link e a lasciare commenti sulle scelte fatte.


Tre Bicchieri 2012
Prima di tutto ti segnalo i Tre Bicchieri valdostani dell'edizione 2012 della Guida Gambero Rosso.
Sono cinque (contro i sei dell'anno scorso) e ci sono tre conferme e due esordienti. Ecco l'elenco:


V.d’A. Chardonnay Cuvée Bois 2009 – Les Cretes
V.d’A. Elevé en Fut de Chenes 2010 – Anselmet
V.d’A. Fumin Esprit Follet 2009 – La Crotta di Vigneron
V.d’A. Petite Arvine 2010 – Chateau Feuillet
V.d’A. Petite Arvine 2010 - Ottin



Così la guida commenta il risultato dei nostri vini: «La tutela dei vitigni autoctoni fa della vitivinicoltura valdostana la punta di diamante di un sistema che si distingue per la genuinità e la tipicità dei suoi prodotti, figli della montagna, dotati di sapori e fragranze uniche, frutto di un ambiente incontaminato e di tanto lavoro umano». Il resto del post dal titolo «La scalata dei vini valdostani» lo trovi qui.  




Evviva Costantino!
Si parla invece di Costantino Charrère in qualità di Presidente della Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti in un post della rivista on line «Bereilvino» sulla vendemmia 2011. Qui puoi leggere il post citato.


Le chiocciole (e non solo) di Slow Wine
Slow Wine 2012 assegna invece le sue chiocciole valdostane alle cantine La Vrille e Les Crêtes (qui trovi l'elenco completo), una scelta che mi trova molto d'accordo. Complessivamente sono 1904 (contro le 1850 della precedente edizione) le cantine recensite nella seconda edizione di Slow Wine, la guida di Slow Food Editore che ha cambiato il modo di raccontare il vino, offrendo una visione globale della viticoltura e focalizzandosi sull’approccio, la filosofia e l’anima del vino.

L’opera, curata da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, dedica ampio spazio ai protagonisti dell’enologia italiana, visti e considerati nel loro essere donne e uomini del vino. Più di 200 collaboratori hanno percorso in lungo e in largo la penisola per osservare di persona le aziende prima di procedere a darne un giudizio, valutando le cantine nel loro complesso e assegnando così i giusti riconoscimenti alle eccellenze italiane.






I numeri della Valle d’Aosta con alcuni dei nomi già comparsi sul sito nelle varie categorie.

 21 cantine segnalate

I riconoscimenti alle cantine:

-       3 Bottiglie (Anselmet - Château Feuillet e Lo Triolet)
cantine che vantano una gamma complessiva di prodotti di alto livello

-       2 Chiocciole (La Vrille e Les Crêtes)
il riconoscimento più ambito, assegnata a una cantina che viene scelta in modo speciale per come interpreta valori (organolettici, territoriali, ambientali e identitari) in sintonia con Slow Food

I riconoscimenti ai vini:

-       2 Vini Quotidiani
da mettere in tavola con maggiore frequenza senza che gravino troppo sulle tasche e allo stesso tempo esprimano un livello qualitativo interessante (che non superano i 10 € in enoteca)
Cave des Onze Communes     Valle d’Aosta Pinot Gris      2010
La Crotta di Vegneron     Valle d'Aosta Chambave Muscat     2010

-       5 Grandi Vini
le migliori etichette italiane sotto il profilo organolettico
Les Crêtes          Valle d’Aosta Petite Arvine           2010
Anselmet          Valle d'Aosta Chardonnay Élevé en Fût de Chêne            2010
Château Feuillet          Valle d'Aosta Petite Arvine          2010
Anselmet          Valle d'Aosta Petite Arvine            2010
Lo Triolet          Valle d'Aosta Pinot Gris           2010

-       3 Vini Slow
dedicati agli appassionati che desiderano bere un ottimo vino che possa anche aiutare a conoscere un territorio e suscitare emozioni.
Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle    Valle d'Aosta Blanc de Morgex Piagne          2010
La Vrille          Valle d'Aosta Chambave Muscat          2009
Di Barrò          Valle d'Aosta Torrette Sup. Clos de Chateau Feuillet            2008

Per saperne di più clicca qui.




Le Super Tre Stelle di Veronelli
Ci sono poi le Super Tre Stelle della Guida Oro Vini di Veronelli. L'edizione del 2012 comprende 2.935 aziende, di cui 226 esordienti, con 17.200 vini descritti e fra questi 2.014 al loro esordio in Guida. La novità di questa edizione è l’introduzione dei capitoletti regionali dedicati ai “I Luoghi del Buon Bere”, ossia la pubblicazione di una rigorosa selezione dei migliori ristoranti nei quali, oltre alla qualità dei cibi, si possono apprezzare i migliori vini che l’Italia produce. La guida per la Valle d'Aosta segnala soltanto l'Arline 2009 di Anselmet. Un po' pochino. Mi sembra. Per saperne di più clicca qui.


I 5 Grappoli di Duemilavini
Infine chiudiamo questo nostro viaggio con i 5 Grappoli di Duemilavini, una guida di  1.800 pagine per la recensione di 1.685 Aziende. Oltre 20.000 vini degustati, circa 900 finalisti e 437 quelli premiati con i 5 Grappoli, il punteggio dell’eccellenza, per 395 Aziende. In Duemilavini, oltre alla descrizione di tutti i vini degustati, per i vini premiati con i 5 Grappoli è prevista anche la pubblicazione dell’etichetta. Qui trovi il sito di Bibenda per saperne di più. I vini valdostani selezionati, avendo ottenuto un punteggio compreso fra 91 e 100 punti in questo caso sono due: il Vallée d'Aoste Chardonnay Cuvée Bois 2009 di Les Crêtes e il Vallée d'Aoste Torrette Supériuer Vigne de Torrette 2007 di di Barrò. 

2 commenti:

ImpresaVda on 14 ottobre 2011 alle ore 10:46 ha detto...

Mi auto aggiorno con i risultati di un'altra guida quella dell'Espresso...

PREMIATI LES CAVES DI DONNAS E LA VRILLE DI VERRAYES
Giovedì 6 ottobre 2011, a Firenze, sono stati consegnati i diplomi per i migliori vini italiani in occasione della presentazione delle Guide de L’Espresso dei vini e dei ristoranti. Si tratta di una delle Guide più autorevoli: per il settore vino, le degustazioni vengono effettuate alla cieca da gruppi di assaggio formati da due o tre degustatori; sono stati assaggiati 20.000 vini e recensiti 10.000, di questi 225 sono stati riconosciuti come vini eccellenti attribuendo loro il simbolo di 5 bottiglie. Tra gli altri, meritevoli del diploma come Vino dell’eccellenza sono stati il Vallée d’Aoste DOC Donnas NAPOLEON 2007 delle Caves di Donnas e il Vallée d’Aoste DOC Muscat Flétri 2009 di La Vrille di Verrayes. Inoltre dei 2240 produttori selezionati, 410 sono stati riconosciuti come “stellati” per la qualità e la continuità nel corso degli anni e tra questi, le due cantine, La Vrille e le Caves de Donnas, sono state giudicate “aziende di livello elevato” in quanto accanto al vino “eccellente” anche altri vini sono stati riconosciuti di alto livello con l’attribuzione del simbolo di 4 bottiglie. Questi riconoscimenti molto graditi premiano la passione e l’impegno di due aziende molto diverse ma rappresentative della realtà viticola della Valle, una cooperativa di 80 soci, la prima in Valle d’Aosta costituita nel 1971, e un’azienda familiare giovane (primo imbottigliamento nel 2005) che però hanno in comune non solo il vino ma soprattutto l’amore per il territorio (paesaggio e prodotti ) da far conoscere e apprezzare a tutti coloro che hanno la fortuna di visitarle.

ImpresaVda on 24 ottobre 2011 alle ore 11:08 ha detto...

Giustamente c'è chi festeggia...
Ecco una nota della Maison Anselmet...

Maison Anselmet, una delle più importanti e apprezzate
realtà viti-vinicole della Valle d’Aosta, festeggia in questi
giorni riconoscimenti da più parti. Gambero Rosso assegna i
tre bicchieri 2012 a Valle d’Aosta Chardonnay élevé en fût de
chêne 2010; Grandi Vini di Slow Wine premia ancora una volta il
Valle d’Aosta Chardonnay élevé en fût de chêne 2010, ma anche
il Valle d’Aosta Petite Arvine 2010; Guida Oro dei Vini di Veronelli
inserisce Maison Anselmet, unico rappresentante della Valle d’Aosta,
ancora con un vino bianco, questa volta da uve stramature, Arline 2009.
Quando si parla di Maison Anselmet si parla di uomini che per generazioni
hanno legato la loro vita alla terra nel rispetto delle tradizioni con passione
e dedizione. Anno dopo anno sono stati selezionati i vigneti, ampliata la
superfi cie coltivabile e migliorata la produzione in termini quantitativi
e qualitativi. Sono state introdotte innovazioni tecniche e tecnologiche
ove possibile, ma sempre è stata mantenuta la cura manuale della vite e
la tutela dell’ambiente naturale. Questa passione ha fatto sì che Giorgio
Anselmet, tenace ‘vigneron’ valdostano, avesse ragione nella tutela dei
vitigni autoctoni capaci di donare vini in cui si ritrovano i profumi della
montagna, dei fi ori e delle erbe aromatiche proprie di questi pascoli.
Nello Chardonnay, dal colore giallo paglierino e dai rifl essi dorati, si
ritrovano eleganti profumi di note fl oreali e fruttate arricchite da sfumature
di spezie dolci, mentre sentori di nocciole tostate lo rendono piacevole
al gusto. Il Petite Arvine, dal colore giallo paglierino, racchiude in se’
profumi di agrumi e pompelmo rosa donato dalla leggera barrique, secco,
sapido e pulito al gusto ha un fi nale minerale.
Anche Arline, l’ultimo vino è un bianco fermo, dal colore dorato carico,
con profumi di agrumi, ananas e frutti esotici, gradevole al palato vi si
ritrovano note di albicocca e miele e un retrogusto di rosa.

 

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