E’ nato in questi ultimi giorni un nuovo soggetto imprenditoriale che però affonda le sue radici in una tradizione aziendale ben radicata sul territorio valdostano e proprio per questo ce ne occupiamo anche all'interno di questo spazio. Si tratta della Argol-Mussino.
Roberto Mussino, 56 anni, titolare del l'omonima società, ha infatti ceduto la proprietà dell'impresa di famiglia alla Argol di Casale Monferrato che da diversi anni opera con successo come operatore logistico integra to. In pratica l'azienda piemontese con 400.000 metri quadri di aree logistiche, due chilometri di raccordi ferroviari, 34 siti operativi e oltre 1000 dipendenti specializzati si propone come interlocutore unico dell'azienda cliente per la gestione dell'intera catena logistica. Oggi Mussino siede nel consiglio di amministrazione della Argol-Mussino con l'incarico di sviluppare i progetti di business legati al territorio valdostano. «Si è trattato di una scelta obbligata - spiega l'imprenditore valdostano - Io non ho figli e dovevo assicurare un futuro alla mia azienda e ai suoi trenta operai. In passato avevo già rifiutato altre offerte di acquisto in quanto non mi davano sufficiente sicurezza per il futuro. Non volevo che l'acquisizione fosse semplicemente un modo per eliminare un concorrente».
Non così invece l'accordo raggiunto con Argol. «Ho chiesto come clausola per la cessione dell'azienda - precisa l'imprenditore - che la Argol spostasse la sede legale della sua divisione global moving in Valle d'Aosta e sono stato accontentato. Un segno evidente della loro buona volontà che mi ha convinto». Un'operazione sicuramente economicamente virtuosa e che, oltre a proporre sul territorio regionale un soggetto più consolidato sul fronte del trasporto del collettame, garantirà alla Valle significative ricadute finanziarie. In pratica, se la Mussino fatturava circa 3 milioni, la Argol-Mussino garantirà ricavi per ben 16. Tredici milioni in più che grazie al riparto fiscale porteranno nuove risorse alla Valle. L'azienda, inoltre, intende fortemente radicarsi sul territorio regionale e, in questa logica, segue ad esempio con molto interesse lo studio preliminare di fattibilità, comprensivo di piano industriale, per la riorganizzazione della distribuzione delle merci nel centro storico, sul modello del «cityporto» operativo a Padova, commissionato dal comune di Aosta alla Camera di Commercio. «Possiamo mettere a disposizione di simili iniziative - aggiunge Mussino - il nostro ricco bagaglio di risorse e di competenze. E' un progetto a nostro avviso molto stimolante».
II felice momento aziendale non impedisce però all'imprenditore valdostano, che è pure delegato di Confindustria Valle d'Aosta per il settore, di esprimere le sue preoccupazione per il comparto del trasporto merci. Fra i punti dolenti Mussino indica prima di tutto il prezzo del gasolio che ormai incide per il 30% degli oneri di esercizio. «La tanto annunciata direttiva sul gasolio professionale - osserva Mussino - è infatti ferma da anni. Per non parlare del fatto che le norme europee si fanno sempre più vincolanti e vanno ad aggiungersi ad una legislazione italiana esageratamente farraginosa in quanto stabilisce spesso regole difficili da rispettare che hanno un impatto negativo sui già precari conti delle imprese. In un contesto così diventa sempre più difficile operare, soprattutto per le aziende di piccole dimensioni». (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 6 dicembre 2007)
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