5 febbraio 2008

Mussino: grazie alla Argol ho assicurato un futuro alla mia azienda

E’ nato in questi ultimi giorni un nuovo sog­getto imprenditoriale che però affonda le sue radici in una tradizione aziendale ben radicata sul territorio valdostano e proprio per questo ce ne occupiamo anche all'interno di questo spazio. Si tratta della Argol­-Mussino.
Roberto Mussi­no, 56 anni, titolare del­ l'omonima società, ha in­fatti ceduto la proprietà dell'impresa di famiglia al­la Argol di Casale Monfer­rato che da diversi anni opera con successo come operatore logistico integra to. In pratica l'azienda pie­montese con 400.000 metri quadri di aree logistiche, due chilometri di raccordi ferroviari, 34 siti operativi e oltre 1000 dipendenti spe­cializzati si propone come interlocutore unico del­l'azienda cliente per la ge­stione dell'intera catena lo­gistica. Oggi Mussino siede nel consiglio di ammini­strazione della Argol-Mussino con l'incarico di svi­luppare i progetti di busi­ness legati al territorio val­dostano. «Si è trattato di una scelta obbligata - spie­ga l'imprenditore valdosta­no - Io non ho figli e dove­vo assicurare un futuro alla mia azienda e ai suoi trenta operai. In passato avevo già rifiutato altre offerte di ac­quisto in quanto non mi davano sufficiente sicurez­za per il futuro. Non volevo che l'acquisizione fosse semplicemente un modo per eliminare un concor­rente».
Non così invece l'accordo raggiunto con Argol. «Ho chiesto come clausola per la cessione dell'azienda - precisa l'im­prenditore - che la Argol spostasse la sede legale del­la sua divisione global moving in Valle d'Aosta e so­no stato accontentato. Un segno evidente della loro buona volontà che mi ha convinto». Un'operazione sicuramente economica­mente virtuosa e che, oltre a proporre sul territorio re­gionale un soggetto più consolidato sul fronte del trasporto del collettame, garantirà alla Valle signifi­cative ricadute finanziarie. In pratica, se la Mussino fatturava circa 3 milioni, la Argol-Mussino garantirà ri­cavi per ben 16. Tredici mi­lioni in più che grazie al ri­parto fiscale porteranno nuove risorse alla Valle. L'azienda, inoltre, intende fortemente radicarsi sul territorio regionale e, in questa logica, segue ad­ esempio con molto interes­se lo studio preliminare di fattibilità, comprensivo di piano industriale, per la riorganizzazione della di­stribuzione delle merci nel centro storico, sul modello del «cityporto» operativo a Padova, commissionato dal comune di Aosta alla Ca­mera di Commercio. «Pos­siamo mettere a disposi­zione di simili iniziative - aggiunge Mussino - il no­stro ricco bagaglio di risor­se e di competenze. E' un progetto a nostro avviso molto stimolante».
II feli­ce momento aziendale non impedisce però al­l'imprenditore valdosta­no, che è pure delegato di Confindustria Valle d'Ao­sta per il settore, di espri­mere le sue preoccupazio­ne per il comparto del tra­sporto merci. Fra i punti dolenti Mussino indica prima di tutto il prezzo del gasolio che ormai incide per il 30% degli oneri di esercizio. «La tanto an­nunciata direttiva sul gaso­lio professionale - osserva Mussino - è infatti ferma da anni. Per non parlare del fatto che le norme eu­ropee si fanno sempre più vincolanti e vanno ad ag­giungersi ad una legisla­zione italiana esagerata­mente farraginosa in quanto stabilisce spesso regole difficili da rispetta­re che hanno un impatto negativo sui già precari conti delle imprese. In un contesto così diventa sem­pre più difficile operare, soprattutto per le aziende di piccole dimensioni». (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 6 dicembre 2007)

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