La vostra
impresa si occupa di servizi di fornitura per le aziende in due
settori molto particolari punto cassa e ristorazione. Perché questa
scelta?
Tutto è cominciato
nel 1980 quando lavoravo presso l'ufficio di Châtillon e ebbi
l'occasione di conoscere l'ingegnere che gestiva l'elaborazione dati
per il comune. In quell'occasione mi fu chiesto se conoscevo un
agente che avrebbe voluto intraprendere una collaborazione con lui
per la vendita e l'assistenza dei misuratori fiscali. E' bastata una
notte di riflessione e il giorno dopo mi sono recato personalmente
presso il suo ufficio proponendomi come agente. L'ingegnere fu
stupito perché mai avrebbe pensato che un dipendente pubblico, con
stipendio sicuro, potesse proporsi per una nuova collaborazione con
remunerazione solo a livello provvigionale. I primi tre anni sono
stati duri, non esisteva ancora l'obbligo di legge per i misuratori
fiscali e non era semplice convincere le attività ad investire su
questi apparecchi anche se avrebbero avuto semplificazioni a livello
gestionale e contabile. Dunque il punto cassa o misuratore fiscale è
stato il punto di partenza della mia attività da libero
professionista. Il trattare anche attrezzatura per la ristorazione è
stata la naturale conseguenza vista la fiducia che riponeva in noi la
nostra clientela e il boom di aperture nel settore ristorazione
registrato nei primi anni 80.
35 anni di
storia: come è cambiato il settore e come è cambiata la vostra
azienda?
Tra gli anni 80 e 90
non vi furono in realtà grandi cambiamenti la tecnologia rimase
invariata e senza significativi miglioramenti. La vera rivoluzione
c'è stata a partire dagli anni 90 dove si è registrata
un'esplosione tecnologica nel settore passando dal registratore
elettromeccanico a un sistema elettronico capace di fornire
statistiche sempre più aggiornate, stampanti sempre più veloci e la
nascita dei primi sistemi di raccolta comande per la ristorazione che
ha consentito di migliorare il lavoro nelle cucine senza dimenticare
comande o ordini dei clienti. A partire dall'anno 83, quando l'allora
ministro delle finanze Visentin decise di adottare particolari
misuratori fiscali con memoria indelebile per tutte le categorie
merceologiche ho vissuto il picco della mia attività con conseguenti
scompensi anche a livello organizzativo. Nasce nel 1988 la prima sede
della Baldelli srl a Châtillon, sede che dal 2005 è diventata
location destinata esclusivamente ai reparti di assistenza tecnica e
sviluppo vista l'apertura del nuovo show room in centro al paese
punto vendita che definisco con orgoglio un vero concentrato
tecnologico. Lo show room è dotato di ampia area espositiva,
corredata da monitor e postazioni demo interattive e da un'aula
didattica stile universitario con monitor, rete wireless e telecamere
che registrano i corsi che vengono svolti al suo interno. Lei mi
chiede com'è cambiata l'azienda? La mia azienda è continuamente in
evoluzione grazie anche all'apporto dato dal personale interno;
l'adeguamento ai cambiamenti tecnologici e la capacità di anticipare
le offerte del mercato sono i componenti principali del nostro team.
La lezione che impartisco al mio personale è che, al giorno d'oggi
non basta più la vendita della semplice attrezzatura ma bisogna
proporre servizi e nuove idee ai clienti che si dimostrano sempre più
esigenti. Un esempio su tutti la vendita del primo registratore di
cassa che eroga servizi aggiuntivi come le ricariche telefoniche, il
pagamento di utenze, la lettura dei buoni pasto e la gestione di una
piattaforma di fidelizzazione clienti per l'erogazione di sconti e la
creazione di gruppi di acquisto. La qualità che contraddistingue il
vero professionista dal semplice venditore è la capacità di
evidenziare il valore aggiunto dell'articolo proposto distogliendo la
sua attenzione dalla semplice considerazione del prezzo di acquisto e
rilevando i suoi desideri latenti.
Avete anche una
sala corsi… La cura del cliente per voi è molto importante...
Ritengo ormai
fondamentale un'attività post vendita curata in ogni dettaglio,
compresa la formazione della nostra clientela con l'insegnamento di
nuove e innovative tecniche che consentono di raggiungere risultati
stupefacenti agli operatori del settore ristorazione. La Baldelli srl
ha organizzato nell'ultimo anno 20 corsi organizzati nella nostra
aula corsi vero concentrato di tecnologia e innovazione, più di 200
partecipanti ai corsi completamente gratuiti e formazione a domicilio
su richiesta del ristoratore con elaborazione tematiche
individualizzate.
State puntando
molto sulla cucina sotto vuoto. Come mai questa scelta?
Perché è la scelta
vincente del moderno professionista. Per cucina sottovuoto si intende
confezionare un prodotto alimentare e i suoi condimenti all'interno
di una busta e tramite un'apposita macchina estrarre l'aria creando
un vuoto garantito del 99%. Questo è il presupposto per effettuare
successivamente una cottura sottovuoto a bassa temperatura che porta
ai seguenti vantaggi: mantenimento dei colori della materia prima,
esaltazione del sapore della materia prima, assenza di prolificazione
batterica e sicurezza in termini di igiene alimentare, riduzione dei
sali e dei condimenti, indicata nelle diete iposodiche, mantenimento
delle proprietà organolettiche, lunga conservazione, possibilità di
pastorizzazione e abbattimento e rigenerazione veloce. La cucina
sottovuoto oggi giorno non è più un'esclusiva della ristorazione,
molte famiglie infatti si stanno avvicinando a questa tecnica grazie
alla nascita di attrezzatura idonea ad un uso domestico.
Operate soltanto
sul mercato valdostano?
Principalmente si,
buttando un occhio alla vicina Svizzera e Francia, ma abbiamo
sviluppato clientela anche in Piemonte, Lombardia e Liguria. Ritengo
che concentrarsi su una zona ben definita possa portare a risultati
più significativi e a una cura maggiore della propria clientela
evitando il fattore di dispersione.
Voi proponete
settori caratterizzati da un forte tasso di innovazione. Ma le
aziende valdostane stanno investendo in innovazione?
Posso
tranquillamente affermare che solo negli ultimi anni le aziende
valdostane hanno compreso l'importanza di investire in risorse umane
e innovazione, le nuove generazioni hanno compreso che l'investimento
è imperativo per la sopravvivenza delle attività commerciali. Non
possiamo più aspettare, siamo ancora indietro in confronto ad altre
realtà italiane ed estere ma stiamo migliorando e sono fiducioso.
Siete presenti in
maniera significativa online. I social network come hanno modificato
il dialogo con la clientela?
Ho sempre creduto
che comunicare con l'esterno sia fondamentale in un'azienda moderna e
all'avanguardia; se non comunichiamo le nostre iniziative alla
clientela queste perdono la loro efficacia. Ho assunto nella mia
azienda una persona che svolge solo attività di comunicazione su
vari canali: mailing, sms marketing, telemarketing, social network.
Tutte le nostre attività vengono veicolate sui vari canali
d'informazione ai quali associamo pagine pubblicitarie sui network
locali, il nostro sito internet e la partecipazione alla fiera
Maison&Loisir che quest'anno ci ha dato parecchie soddisfazioni
ampliando il nostro portfolio clienti a chi ancora non conosceva i
nostri prodotti.
Una novità in
vista per il 2016?
La ristampa del
nostro giornale periodico, NegozioImpresa, un semestrale di cui ero
l'editore che negli anni passati pubblicavo e distribuivo, in tutta
la regione, con una tiratura di 12.000 copie. Il periodico trattava
temi di attualità, sport commercio, interviste agli esercenti,
lancio nuovi prodotti e promuoveva le attività interne della
Baldelli srl; purtroppo per ragioni di tempo l'ho dovuto sospendere
ma è mia ferma intenzione riprenderne la pubblicazione.
Un sogno
imprenditoriale da realizzare?
La creazione di un
Polo Fieristico Valdostano nell'ex area industriale della Tecdis
assieme ad alcuni soci; essendo la Valle d'Aosta al centro
dell'Europa e molto vicina a tutte le città più importanti
dell'Italia settentrionale non possiamo lasciare all'abbandono una
struttura come quella di Châtillon senza intervenire in modo
risolutivo e definitivo.
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