Piccola perorazione personale che spero i miei visitatori mi perdoneranno. Anch'io voglio aggregarmi, molto ma molto umilmente, all'appello di don Luigi Ciotti, Sergio Morelli, Guido Bertolaso e Luca Pancalli che hanno proposto la candidatura di Carlo Romeo nel Consiglio di amministrazione della Rai . Appello condiviso anche dai parlamentari valdostani Antonio Fosson e Roberto Nicco. Ho avuto la fortuna di conoscere Carlo Romeo negli anni in cui è stato direttore della sede valdostana, ma soprattutto ho avuto l'onore di ospitare i suoi scritti sulla prima pagina del Corriere della Valle. Conservo ancora la sua pubblicazione «Ombre lunghe», dove raccoglie una lunga serie di appunti valdostani scritti tra il 1998-2002 e dove, fra l'altro, si legge «Dei giornali con cui ho collaborato in un paio di decenni, il Corriere resta e resterà comunque il mio giornale. Mi sono sentito accolto con attenzione e rispetto, nonostante le diverse storie e percorsi. Non è poco, visto anche il modo con cui sono abituato ad intendere il giornalismo, mestiere non molto comodo se lo si vuol fare correttamente. Scrivere e leggere cose che a volte possono dare fastidio ai Palazzi, serve a rappresentare dubbi, approfondimenti - senza presunzioni o preconcetti ma senza paure o servilismi - e serve a tutti». Poi purtroppo le strade si sono divise. E non si sa bene come ci si perde di vista. Queste poche righe servono per dire che l'amicizia resta. Carlo buona fortuna e grazie di tutto.
P.S.
Se altri vogliono sottoscrivere l'appello. Preciso che si tratta di un atto puramente simbolico. Non invierò firme a nessuno.
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