Seconda parte dell'intervista all'on. Roberto Nicco. La prima la trovate qui.
Nei prossimi sei mesi quali sono i temi più importanti che sarà chiamato ad affrontare?
I due temi centrali che impegneranno le Camere sono quelli su cui già mi sono soffermato: nuova legge elettorale per il Parlamento europeo e federalismo fiscale. E’ iniziato anche l’esame della legge finanziaria 2009, profondamente ed opportunamente riformata rispetto ai testi illeggibili degli ultimi anni. Vi sono tre soli articoli e mi auguro che non vengano gonfiati da centinaia di emendamenti sulle più svariate materie. Intanto si prevede che siano rese permanenti, dal 1° gennaio 2009, le agevolazioni su gasolio e GPL per le zone montane. Manca invece la copertura per la fiscalizzazione degli oneri sociali sui contributi previdenziali e assistenziali per le aziende agricole montane e su questo interverremo.
Qual è il tema che le sta più a cuore?
Quella riforma dello Stato di cui da troppi anni si parla invano e che è essenziale, a partire dal cuore stesso del sistema, dal Parlamento, con la riduzione del numero dei parlamentari e la differenziazione delle funzioni tra la Camera ed un Senato che sia espressione delle Regioni, e con la produzione di leggi semplici e chiare che tutti i cittadini possano comprendere.
Quale è la situazione della tanto attesa legge sulla montagna?
Credo che si pongano troppe attese sulla legge sulla montagna, quasi che possa taumaturgicamente risolvere tutte le questioni. E’ certamente necessaria ed il Gruppo interparlamentare Amici della Montagna sta procedendo alla redazione di un testo, sulla base dei lavori della scorsa legislatura coordinati dal senatore Perrin. Ma certo più importante sarebbe il diretto trasferimento delle competenze alle Regioni, con definizione delle aree effettivamente montane.
Come giudica la «coabitazione » con Fosson?
Abbiamo seguito percorsi politici differenti che ci hanno portati ad una responsabilità che non può che essere comune: rappresentare la Valle d’Aosta nel suo assieme all’interno del Parlamento italiano. Siamo in una situazione in cui la maggioranza ha numeri schiaccianti. Tanto più è dunque necessaria la piena intesa e collaborazione tra i due parlamentari valdostani. In questi primi mesi abbiamo operato in tal senso, in piena sintonia.
E i rapporti con il Governo regionale?
Da parte mia confermo piena disponibilità a collaborare, nel rispetto dei ruoli. Abbiamo certamente un buon supporto nell’Ufficio di Rappresentanza a Roma.
Con i numeri della maggioranza alla Camera quali sono i suoi reali margini di manovra?
Talvolta la maggioranza, proprio perché è troppo convinta di essere schiacciante, è stata battuta alla Camera, a causa delle molte assenze nei banchi del centrodestra, nonostante i pianisti sempre all’opera, ed anche di qualche segnale politico giunto dal suo interno! E comunque non c’è solo la legge dei numeri. Essenziale è costruire delle relazioni trasversali a difesa degli interessi della Valle d’Aosta.
Il crinale fra protesta e democrazia
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