18 novembre 2010

Campagna Amica: la Filiera Corta di Coldiretti

Prosegue con successo l’esperienza del mercatino «Lo Tsaven – CAMPAGNA AMICA» promosso, mensilmente, dalla Coldiretti Valdostana sotto i portici di piazza Chanoux, ad Aosta. I produttori incontrano i consumatori presentando – attraverso la filiera cortissima - prodotti biologici, DOP, DOC e tradizionali. L’appuntamento è per domenica 21 Novembre e, nell’ambito delle manifestazioni per il Natale l’appuntamento triplica anche quest’anno nelle domeniche 5, 12, e 19 dicembre.

«Si tratta di una bella realtà - spiega il direttore di Coldiretti Ezio Mossoni in una nota - che unisce alcuni produttori del vicino Piemonte – che partecipano al mercatino con prodotti agricoli che non vengono coltivati in Valle - e di circa 25 produttori locali che, da quest’ anno si sono riuniti in una vera e propria Associazione, “Agrimercato Aosta”».

La filiera cortissima Coldiretti rientra nel progetto generale della fondazione Campagna Amica che sostiene l’agricoltura e l’alimentazione “Made in Italy”, l’ambiente ed il turismo in campagna. Promuove e organizza nuove forme di vendita e di consumo che accorciano la filiera agroalimentare e che sono più sostenibili, più responsabili e più vantaggiose per produttori e consumatori.

L’obiettivo è quello di realizzare una “filiera agricola tutta italiana” capace di creare più concorrenza e trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per i cittadini. Vantaggi che non si traducono solo a livello di giusto prezzo ma anche tranquillità sulla provenienza dei prodotti agricoli, garanzia di stagionalità – e quindi freschezza – produzioni a chilometri zero, e garanzia di produzioni che non contengono OGM.

La Coldiretti Valdostana, con l’occasione, in collaborazione con l’Assessorato Regionale all’Ambiente e Territorio, aderisce alla settimana per la riduzione dei rifiuti proponendo ai consumatori frequentatori del mercatino una campagna di sensibilizzazione sull’uso dei sacchetti biodegradabili e/o compostabili, derivati dalla lavorazione delle fibre di mais, e ancor meglio, incentivando l’uso delle borse riutilizzabili.

Come noto dal 1° gennaio 2011 assisteremo allo stop ai sacchetti di plastica. Il divieto di produzione, commercializzazione ed utilizzo dei sacchetti in plastica non biodegradabili è previsto nella legge finanziaria 2007. «Il bando dei sacchetti di plastica, - aggiunge Mossoni - oltre ad essere un successo ambientale, rappresenta una grande opportunità anche per il settore agricolo. Da un lato, è necessario ricordare che ogni anno miliardi di buste di plastica usate per pochi minuti vengono poi abbandonate, con tempi di degradazione molto lunghi, circa 20 anni, ed il rilascio di sostanze chimiche dannose per l’ambiente, l’ecosistema marino e la salute umana, dall’altro, invece, i nuovi ecoshopper dovranno essere realizzati in bio plastica ricavata da mais e da altre materie vegetali e dovranno essere riutilizzabili, completamente biodegradabili e compostabili».

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