Le fontine finaliste |
Sono state selezionate ieri, martedì 2 novembre, nella sala Olivero del Forte di Bard, le dieci Fontine finaliste del Concorso Fontina d’Alpage 2010, organizzato dall’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali per valorizzare le migliori Fontine prodotte in alpeggio nel corso della scorsa estate.
Alla degustazione hanno preso parte, oltre ai tecnici dell’Assessorato che ne hanno coordinato lo svolgimento e al presidente della giuria, il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, esponenti del mondo lattiero-caseario valdostano quali allevatori e produttori, ristoratori, albergatori, commercianti, giornalisti, utilizzatori del contrassegno di qualità Saveurs du Val d’Aoste e alcuni opinion leader (anche il sottoscritto era stato invitato ma lasciare la redazione del Corriere, soprattutto i primi tre giorni della settimana è un'operazione improba).
Le dieci forme finaliste (appuntatevi bene i nomi) saranno battute all’asta a Milano l’8 novembre 2010, nell’ambito della rassegna di Golosaria, dallo stesso Massobrio.
La giuria |
I dieci finalisti sono:
· Giovanna Papa, alpeggio Letanaz di Saint-Nicolas, fascera 376
· Piero Jocallaz, alpeggio Thoules di Saint-Pierre, fascera 179
· Azienda Agricola Pra D’Arc, alpeggio Pra d’Arc di Saint-Rhémy-en-Bosses, fascera 280
· Leo Betemps, alpeggio La Lechère di Bionaz, fascera 221
· Michel Fragno, alpeggio Fontana Fredda di Fénis, fascera 105
· Elio Munier, alpeggio Piontier di Charvensod, fascera 415
· Iolanda Plat, alpeggio Les Eculés di La Salle, fascera 166
· Aldo Nourissat Vercellin, alpeggio Mascognaz di Ayas, fascera 452
· Carla Abram, alpeggio Borègne di Valgrisenche, fascera 364
· Cassiano Treboud, alpeggio Plan Vélé di La Thuile, fascera 12.
Paolo Massobrio (a destra) |
La cerimonia di premiazione dei primi tre classificati avverrà domenica 21 novembre prossimo al ristorante «Chez Germain» di Saint-Christophe, in concomitanza con la premiazione della Finale regionale del Concorso Batailles de Reines, per rimarcare il valore della complementarietà e dell’unitarietà del mondo agricolo valdostano in tutte le sue espressioni.
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