Cresce l’interesse delle imprese valdostane per i mercati asiatici. Si tratta ancora di piccoli numeri (i primi dieci paesi di destinazione nel 2010 non arrivavano a 50 milioni – contro i 32,8 del 2009 - a fronte di un export mondiale della piccola regione autonoma pari a circa 621).
Guardando alla top ten dei paesi sul fronte dell’export la Cina nel 2010 è in testa a quota 18,78 milioni (16,2 nel 2009), seguita dalla Corea del Sud a 10,6 (6,6) e dall’India che ha realizzato il balzo più significativo: da 1,2 nel 2009 a 5,4 nel 2010.
Ma le aziende che si stanno attrezzando per essere presenti al di fuori dei confini nazionali iniziano a guardare con più insistenza molto oltre l’Europa a 27. Un esempio – anche se di nicchia – sono i vini dell’etichetta Les Crêtes da tempo presenti in Giappone, Honk Hong e Singapore e più recentemente anche quelli della Crotta de Vegneron, la cantina sociale di Chambave. «In Asia – spiega Eleonora Charrère, ad di Les Crêtes - realizziamo ormai il 10% del nostro fatturato». Senza dimenticare la presenza produttiva della Cogne Acciai Speciali con il suo stabilimento di Dong Guan.
Il settore agroalimentare appare comunque quello che – pur con piccoli numeri – può trarre maggior giovamento dal posizionarsi su mercati esteri come quelli asiatici dove l’agroalimentare italiano è vissuto come un prodotto premium. La Regione sta però mutando la sua strategia. Se in passato il programma di iniziative in accordo con l’Istituto del Commercio Estero puntava soprattutto alla partecipazione a fiere oggi si valutano nuove modalità per mettere in contatto domanda e offerta. «Gli sforzi messi in campo dall’Assessorato in questi ultimi anni – spiega l’Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret - sono stati rivolti soprattutto all’individuazione di piani promozionali sempre più aderenti alle esigenze manifestate dalle nostre aziende che, nel settore delle iniziative dirette, hanno dimostrato di apprezzare particolarmente le missioni in Valle d’Aosta dei compratori stranieri, rispetto alla partecipazione diretta dell’azienda ad eventi promozionali».
Un esempio recente sono state le due giornate di incontri bilaterali e conseguenti visite conoscitive tra quindici operatori russi e ben 18 aziende valdostane del settore agroalimentare: vini, carni, formaggi e olio di noci hanno veicolato un’immagine di tipicità particolarmente apprezzata e che fa pure da volano al settore turistico.
Nell’ultimo quinquennio i contributi concessi dall’Assessorato per favorire l'internazionalizzazione delle imprese ai sensi dell'articolo 24 della l.r. 6/2003 sono stati pari a circa 2 milioni di euro. Non va poi dimenticato il contributo sensibile svolto dalla Camera di Commercio che attraverso la propria società in house Attiva, in qualità di partner della rete Enterprise Europe Network per la Valle d'Aosta, aiuta gli imprenditori a muoversi sullo scenario europeo, offrendo un ricco catalogo di servizi: dalle informazioni e dalla consulenza sulla normativa comunitaria e la sua applicazione nazionale fino all’assistenza per i bandi di gara comunitari e per l’accesso ai finanziamenti, promozione delle opportunità presenti sui mercati esteri e segnalazione alla Commissione Europea dei problemi concreti incontrati dalle imprese nel funzionamento del Mercato Interno. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 4 maggio 2011)
Guardando alla top ten dei paesi sul fronte dell’export la Cina nel 2010 è in testa a quota 18,78 milioni (16,2 nel 2009), seguita dalla Corea del Sud a 10,6 (6,6) e dall’India che ha realizzato il balzo più significativo: da 1,2 nel 2009 a 5,4 nel 2010.
Ma le aziende che si stanno attrezzando per essere presenti al di fuori dei confini nazionali iniziano a guardare con più insistenza molto oltre l’Europa a 27. Un esempio – anche se di nicchia – sono i vini dell’etichetta Les Crêtes da tempo presenti in Giappone, Honk Hong e Singapore e più recentemente anche quelli della Crotta de Vegneron, la cantina sociale di Chambave. «In Asia – spiega Eleonora Charrère, ad di Les Crêtes - realizziamo ormai il 10% del nostro fatturato». Senza dimenticare la presenza produttiva della Cogne Acciai Speciali con il suo stabilimento di Dong Guan.
Il settore agroalimentare appare comunque quello che – pur con piccoli numeri – può trarre maggior giovamento dal posizionarsi su mercati esteri come quelli asiatici dove l’agroalimentare italiano è vissuto come un prodotto premium. La Regione sta però mutando la sua strategia. Se in passato il programma di iniziative in accordo con l’Istituto del Commercio Estero puntava soprattutto alla partecipazione a fiere oggi si valutano nuove modalità per mettere in contatto domanda e offerta. «Gli sforzi messi in campo dall’Assessorato in questi ultimi anni – spiega l’Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret - sono stati rivolti soprattutto all’individuazione di piani promozionali sempre più aderenti alle esigenze manifestate dalle nostre aziende che, nel settore delle iniziative dirette, hanno dimostrato di apprezzare particolarmente le missioni in Valle d’Aosta dei compratori stranieri, rispetto alla partecipazione diretta dell’azienda ad eventi promozionali».
Un esempio recente sono state le due giornate di incontri bilaterali e conseguenti visite conoscitive tra quindici operatori russi e ben 18 aziende valdostane del settore agroalimentare: vini, carni, formaggi e olio di noci hanno veicolato un’immagine di tipicità particolarmente apprezzata e che fa pure da volano al settore turistico.
Nell’ultimo quinquennio i contributi concessi dall’Assessorato per favorire l'internazionalizzazione delle imprese ai sensi dell'articolo 24 della l.r. 6/2003 sono stati pari a circa 2 milioni di euro. Non va poi dimenticato il contributo sensibile svolto dalla Camera di Commercio che attraverso la propria società in house Attiva, in qualità di partner della rete Enterprise Europe Network per la Valle d'Aosta, aiuta gli imprenditori a muoversi sullo scenario europeo, offrendo un ricco catalogo di servizi: dalle informazioni e dalla consulenza sulla normativa comunitaria e la sua applicazione nazionale fino all’assistenza per i bandi di gara comunitari e per l’accesso ai finanziamenti, promozione delle opportunità presenti sui mercati esteri e segnalazione alla Commissione Europea dei problemi concreti incontrati dalle imprese nel funzionamento del Mercato Interno. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 4 maggio 2011)
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