11 maggio 2011

Fopadiva fra i migliori Fondi Pensione Italiani

Il 28 aprile 2011 si è riunita l’Assemblea dei Delegati del Fondo pensione FOPADIVA, composta da 60 rappresentanti eletti dai lavoratori iscritti e dai datori di lavoro, che ha approvato all’unanimità il Bilancio relativo all’esercizio 2010, come sempre pubblico un po' di dati sull'andamento del fondo:

I numeri

• 6.410 iscritti;

• 383 datori di lavoro associati;

• un Patrimonio Netto di euro 83.647.035;

• rendimenti netti: comparto prudente +4,19%; comparto dinamico +4,04%; comparto garantito +0,21%.

Le decisioni dell'Assemblea
L’Assemblea ha deliberato, di mantenere invariate anche per l’anno 2011 la quota di iscrizione di euro 7 (una tantum di euro 3,50 a carico del lavoratore e di euro 3,50 a carico del datore di lavoro) e la quota associativa annuale di euro 14,50.

«Rispetto ad altre forme pensionistiche complementari, Fopadiva - si legge in una nota - offre condizioni economiche favorevoli grazie al coinvolgimento delle parti sociali ed ai servizi amministrativi forniti a tariffa agevolata dalla Servizi Previdenziali Valle d’Aosta S.p.A., Società istituita dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta con il compito, tra gli altri, di supportare e di promuovere lo sviluppo della previdenza complementare a livello regionale. Con soddisfazione si è, inoltre, preso atto che il primo quadrimestre 2011 ha fatto registrare un incremento significativo delle adesioni a quota 6.619, pari al +3,26% (mentre a livello nazionale il numero di iscritti è rimasto sostanzialmente invariato), in particolare sul versante del settore pubblico, in ragione prevalentemente delle importanti novità introdotte di recente in materia di modalità di calcolo della liquidazione che hanno reso ulteriormente vantaggiosa l’adesione al Fondo».

A testimonianza del buon lavoro fin qui svolto i vertici del Fondo fanno notare che - come riportato nell’articolo pubblicato in data 23 aprile 2011 dall’inserto settimanale SOLE Plus 24 de Il Sole 24 ORE - al 4° posto della classifica dei migliori rendimenti conseguiti dai Fondi Pensione Negoziali italiani nel quinquennio ricompreso tra il mese di marzo 2006 ed il mese di marzo 2011 (includendo quindi la fase più acuta della crisi finanziaria internazionale), si è situato il Comparto prudente di Fopadiva (unico comparto del Fondo attivo per tutto quest’arco temporale, che ricomprende ad oggi quasi l’ 80% degli aderenti complessivi al Fondo) con il +2,85% di tasso di rendimento medio composto su base annua. Il rendimento medio annuo composto dei Fondi Pensione Negoziali che è stato pari al +2,1%.

Fopadiva rientra così nel novero degli unici 6 fondi negoziali attivi in Italia che negli ultimi 5 anni sono riusciti a superare o ad uguagliare la performance del TFR (che, per il medesimo periodo, si è assestata al +2,6%).

«Ciò, oltre al positivo risultato finanziario, - si legge sempre nella nota - non tiene in considerazione gli ulteriori significativi vantaggi, derivanti dalla scelta di aderire ad un fondo pensione piuttosto che mantenere il TFR secondo le vecchie modalità costituiti dai più favorevoli trattamenti fiscali e dal contributo aggiuntivo versato a carico del datore di lavoro».

«Tali dati - si legge ancora - ribadiscono ulteriormente l’affidabilità di FOPADIVA, confermando l’efficacia delle scelte di gestione operate, nel quadro delle oculate linee di investimento definite dal Consiglio di amministrazione del Fondo stesso. La gestione ha, così, dimostrato di essere in grado di coniugare efficacemente le esigenze di crescita patrimoniale con quelle imprescindibili di contenimento dei rischi e dei costi, avvalorando la consapevolezza che l’investimento di natura previdenziale deve essere valutato su orizzonti temporali di lungo periodo. Per il futuro, si confida in un ulteriore consolidamento della congiuntura economica mondiale, al fine di migliorare le performance e i rendimenti che il Fondo sarà in grado di garantire ai propri iscritti. A tal fine, si sottolinea l’importanza che l’organo di amministrazione, nell’esercizio della funzione di indirizzo e di controllo della gestione stessa, continui la puntuale verifica delle performance ottenute e delle evoluzioni del quadro di riferimento, con l’obiettivo di intervenire, ove le condizioni lo richiedano, sull’impostazione di gestione adottata».

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