La sede di Finaosta (autore Tenam 2) |
Attiva s.r.l. ha organizzato il 7 giugno, presso la Sala Colonna della Pépinière d’Entreprises di Aosta una tavola rotonda sui principali strumenti finanziari pubblici e privati destinati alle imprese che vogliono investire in innovazione. Ad uso di chi non ha potuto partecipare propongo le tracce dei vari interventi. Il risultato è una mappa utile per capire quali possono essere gli strumenti migliori per investire in innovazione. Per la traccia ringrazio Federico Molino di Attiva.
PAOLO ANSELMO - Italian Business Angel Network
Da oramai un decennio, gli angel investor sono un elemento propulsivo di crescita per aziende innovative di recente costituzione oltre 230 gli investimenti realizzati e dichiarati nel 2010, per un ammontare complessivo di 35 milioni di euro l’integrare il capitale di rischio dell’impresa partecipata con l’apporto di valore aggiunto manageriale “migliora” le competenze del team di governo dell’azienda pertanto gli interlocutori di riferimento non sono solamente gli imprenditori alla ricerca i capitali e ma anche i dirigenti pronti a nuove sfide
LUCA BASTIA - Finaosta s.p.a.
L’azione “Aiuto all’innovazione”, nell'ambito del Programma Operativo FESR 2007-2013, è stata ideata e progettata nell’ottica di sostenere la capacità innovativa e la competitività delle PMI industriali e artigiane valdostane. In particolare, l’azione prevede la concessione di contributi a fondo perduto alle PMI industriali ed artigiane localizzate in Valle d’Aosta per l’acquisizione di servizi di assistenza e consulenza di alta gamma, sotto i profili gestionali e tecnologici. Sono ammessi ad agevolazione i seguenti servizi di consulenza presso fornitori di servizi specializzati: supporto alla “due diligence” tecnologica, supporto alla “business evaluation”, supporto alla ricerca tecnico-scientifica specialistica, assistenza alla brevettazione nazionale e internazionale, supporto ad iniziative relative a risparmio energetico, fonti rinnovabili di energia e cogenerazione di elettricità e calore.
ALESSANDRA BECHI - Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital
In Italia le operazioni di venture capital e specificamente gli interventi in capitale di rischio a sostegno della nascita di aziende innovative sono in crescita, così come il numero degli operatori attivi. Negli ultimi anni si è anche rafforzata la filiera del venture capital, quindi sono divenuti più solidi i legami tra università e ricerca, il mondo dei business angels e quello dei venture capitalist.
Gli interventi di venture capital a sostegno della nascita di aziende innovative sono però ancora pochi (circa 100 operazioni nel 2010) rispetto alle potenzialità del nostro mercato e a confronto con i mercati europei comparabili.
AIFI, che rappresenta gli operatori di private equity e venture capital, da tempo è impegnata nel cercare di promuovere questo specifico segmento del mercato del capitale di rischio, anche sollecitando iniziative governative “di sistema” ispirate a quelle di successo introdotte in altri Paesi. La sensibilità sul tema è cresciuta molto a livello istituzionale negli ultimi tempi e si confida che questo atteggiamento positivo possa aiutare a trovare una “via italiana al venture capital”.
MARCO VILLANI - Finaosta s.p.a.
Sono state illustrate le modalità operative previste dalla DGR 704/10 per la concessione di un finanziamento alla capitalizzazione alle PMI industriali e artigiane, con unità locale in Valle d’Aosta e costituite sotto forma di società di capitali. Gli interventi, di importo variabile tra un minimo di 50.000 e un massimo di 500.000 euro, possono essere richiesti a fronte della volontà dell'imprenditore di effettuare interventi con capitali propri per la realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di impresa.
CLAUDIO GIULIANO - Innogest SGR
L’attività di Venture Capital (VC) si focalizza su investimenti su società nuove o di recente costituzione e si caratterizza per specializzazione nel supporto alle prime fasi del ciclo di sviluppo di un progetto imprenditoriale (c.d. seed, startup ed expansion) collocandosi quindi nel segmento del Private Equity a maggior profilo di rischio.
Tradizionalmente, il Venture Capital è ritenuto un elemento integrante della struttura sociale dell’innovazione poiché agisce come catalizzatore dello sviluppo tecnologico e dell’imprenditorialità. Oltre 60 anni di storia recente del Venture Capital, in particolare negli Stati Uniti, hanno dimostrato l’efficacia di questo strumento come motore dell’innovazione tecnologica. Questo perché:
· Il VC finanzia idee ‐ realtà in fase embrionale/sperimentale e non realtà consolidate, assumendo rischi che altri operatori finanziari, in particolare il tradizionale mondo bancario, non sono disposti a correre
· Supporta iniziative di business innovative attraverso capitale “paziente” da restituire solo nel lungo periodo. Questo permette alle società di avere il tempo necessario per sviluppare i propri prodotti e servizi, senza gli oneri finanziari tipici del finanziamento a debito.
· Contribuisce al reclutamento di manager per coprire competenze gestionali mancanti, rafforzando la credibilità e la struttura manageriale dell’impresa.
· Mette a disposizione un network di alto livello che può aiutare la società su tutti i principali aspetti critici per la crescita: sviluppo prodotto, marketing, contatti commerciali, finanza.
· Mette a disposizione di giovani imprenditori la propria esperienza nelle strategie da adottare per far crescere nuove imprese
· Favorisce l’accesso ad ulteriori risorse finanziarie per lo sviluppo dell’impresa, sia grazie all’intervento di ad altri fondi di investimento, sia grazie all’eventuale successivo ricorso al debito, dopo che la tecnologia ed il potenziale dell’azienda sono state “validate” dal supporto del fondo di investimento.
Un aspetto importante del Venture Capital è che le operazioni di investimento sono effettuate attraverso aumenti di capitale e sono dunque finalizzate ad aumentare la dotazione di risorse finanziarie disponibili per supportare la crescita dell’impresa.
Altro elemento caratterizzante l’attività di fondi di VC è il supporto e la partecipazione attiva al business dell’impresa effettuata grazie il ricorso al team del fondo oltre che attingendo attivamente al proprio network di esperti e consulenti. Infine, la particolare attenzione al valore dell’impresa e al ritorno finanziario attraverso il realizzo del rendimento attraverso la dismissione/cessione delle partecipazioni (tipicamente in 4‐6 anni) sono fattori tipici che determinano le scelte di investimento di un fondo di VC.
FRANCESCO FIONDA Assessorato alle Attività Produttive
Gli aiuti agli investimenti innovativi a valere sulla l.r. 6/2003 sono pensati nell'ottica di sostenere lo sviluppo imprenditoriale, l'innovatività e la competitività delle imprese industriali e artigiane valdostane, attraverso la concessione di contributi in conto capitale.
Possono accedere ai contributi in conto capitale previsti dalla l.r. 6/2003 per investimenti innovativi le imprese industriali ed artigiane con sede operativa in Valle d'Aosta in possesso di uno dei seguenti requisiti:
· imprese operanti nei seguenti settori:
o meccanica avanzata e meccatronica;
o information & communication technology;
o materiali avanzati, ad alte prestazioni, biocompatibili;
o genomica e biotecnologie;
o tecnologie ambientali;
· imprese con progetti di investimento innovativi: per piani di investimento innovativi si intendono progetti finalizzati a realizzare una innovazione di prodotto o di processo che, in termini di originalità e complessità progettuale, risulti allineata allo stato dell'arte del settore;
· imprese con programmi di investimento che prevedono l'affidamento di commesse a Enti pubblici di ricerca o Università, oppure imprese in fase di avvio nate dagli stessi Enti di ricerca o Università (c.d. spin off) per l'utilizzazione industriale dei risultati di progetti di ricerca.
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