L'agenzia di rating Moody's prosegue la sua revisione delle società a capitale pubblico italiane, mettendo sotto osservazione per un possibile downgrade le utility A2A, Acea e la Compagnia Valdostana delle Acque, controllate da enti locali.
La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi dall'agenzia Radiocor del Sole 24 Ore ed è stata anche oggetto di una breve comunicazione all'interno della conferenza stampa di ieri mattina (sul bilancio di Cva ti ricordo il mio precedente post - clicca qui - . Sul Corriere della Valle di questa settimana troverai comunque l'articolo sulla conferenza stampa per meglio conoscere l'attività di Cva nel 2010 e le previsioni per il 2011).
L'azione segue quella sul rating sovrano dell'Italia. A2A, maggiore utility italiana in termini di fatturato, ha rating A3 che beneficia dal supporto del governo di un rialzo di un livello rispetto a un rating autonomo. Acea, altra importante multi-utility con portafoglio diversificato ha rating A3, superiore di un livello rispetto a quello che avrebbe senza la presenza pubblica nel capitale.
La Compagnia Valdostana delle Acque, operatore di nicchia nel mercato dell'energia, ha rating A1 che beneficia di tre livelli rispetto al rating autonomo.
L'azienda interpellata fa sapere che un possibile, e probabile downgrade del rating Aa2 dell’Italia (legato ai rischi relativi ai piani consolidamento dei conti pubblici ed al repentino cambiamento delle condizioni di finanziamento per le nazioni UE con alti livelli di indebitamento quali è l’Italia) può portare ad un “effetto domino” sia sulle società pubbliche controllate dal Tesoro e sia sul rating di enti locali d'Italia e le Società che fanno capo alla sfera pubblica (senza dimenticare il sistema bancario). In questo contesto anche il rating di CVA, in quanto controllata al 100% dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, è stato posto sotto osservazione.
Come specificato da Moody’s l’attuale rating di C.V.A. (A1) beneficia, per il supporto dato dalla Regione, di un rialzo di tre livelli rispetto al rating autonomo. Il Management della società aveva già avviato le attività per vedere ridotto detto supporto ritenendo che la C.V.A. potesse meritare un migliore rating autonomo e, come tra l’altro evidenziato nel comunicato emesso da Moody’s, ci sono buone possibilità che questo avvenga.
E', però, ipotizzabile, anche se non scontato, che un downgrade del rating dell’Italia abbia delle conseguenze anche sul livello di rating riconosciuto a C.V.A..
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