19 novembre 2011

Banca d'Italia fa l'Aggiornamento Congiunturale

Da sinistra Antonio Ferraro, il Direttore Gennaro Maria Argirò e Marta Auricchio
Gennaro Maria Argirò, direttore della filiale di Aosta della Banca d'Italia, coadiuvato da Antonio Ferraro e dalla new-entry Marta Auricchio, chiamata ad occuparsi del Nucleo di ricerca economica, finalmente costituito in maniera stabile anche nella filiale aostana, ha presentato il rapporto “L’economia della Valle d’Aosta – Aggiornamento congiunturale”. Testo che potete trovare qui in versione integrale.
Sempre sul sito della Banca si trova anche la pubblicazione ”L’economia delle regioni italiane” che, oltre a descrivere le dinamiche più recenti della congiuntura, presenta alcuni approfondimenti monografici.

Qui sotto ti propongo una sintesi del rapporto su cui mi soffermerò a lungo nei prossimi giorni.

Nella prima metà del 2011 è proseguita la ripresa dell'attività produttiva in Valle d'Aosta, avviatasi nell'ultima parte del 2009. A partire dall'estate la congiuntura ha iniziato a peggiorare. Nell'industria la dinamica degli ordini e della produzione, ancora mi-gliorata nei primi sei mesi, si è successivamente indebolita, risentendo del rallentamento del commercio internazionale e delle turbolenze nei mercati finanziari. Le valutazioni espresse dalle imprese industriali contattate dalla Banca d'Italia e da Confindustria Valle d'Aosta delineano un quadro di forte incertezza sulle prospettive dell'attività produttiva e dei piani di investimento.

Nelle costruzioni l'attività è rimasta debole. Nei servizi, segnali positivi provengono dal turismo, con l'aumento degli arrivi di turisti, soprattutto stranieri, e dai transiti di mezzi pesanti nei due trafori internazionali. Le vendite nel commercio mostrano, invece, un profilo flettente.

Sono diminuiti gli occupati, sia tra gli uomini sia tra le donne. È lievemente aumentato il tasso di disoccupazione. Nei primi sei mesi dell'anno sono cresciuti, sui ritmi del 2010, i prestiti bancari alle famiglie consumatrici, a fronte di un rallentamento dei finanziamenti alle imprese. La dinamica del credito al consumo erogato dalle banche e dalle società finanziarie è risultata appena positiva. La qualità del credito è peggiorata per le imprese; è lievemente migliorata per le famiglie consumatrici.

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