10 febbraio 2012

Rilanciare la Cerealicoltura Valdostana

Gli Assessori al territorio e ambiente Manuela Zublena e all’agricoltura e risorse naturali Giuseppe Isabellon hanno preso parte, lunedì 6 febbraio, a Morgex, all’evento conclusivo dedicato alla filiera corta dei cereali nell’ambito del Progetto Saveurs d’Hauteur. Nell’occasione, sono stati presentati i risultati delle esperienze pilota condotte nella Valdigne nelle attività legate alla coltivazione di cereali, quali segale e frumento, che hanno dato vita ad una rete di produttori locali interessati al rilancio della cerealicoltura valdostana. Diverse le destinazioni finali dei prodotti, dalla panificazione di pane nero tradizionale e di dolci locali alla produzione di farine per uso domestico o ancora di birre artigianali.

Il progetto Saveurs d’Hauteur, nell’ambito del PIT - PianoTransfrontaliero Integrato - dell’Espace Mont-Blanc, si è posto l’obiettivo della valorizzazione e commercializzazione di prodotti della filiera agroalimentare di montagna ed è finanziato nel programma comunitario Alcotra 2007-2013 coinvolgendo il partenariato valdostano, francese e svizzero. A livello regionale, i partner attivi sono stati il CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato Valle d’Aosta e i Comuni di Morgex e di Pré-Saint-Didier.
«Il lavoro svolto nell’ambito del PIT dal progetto Saveurs d’Hauteur – spiega l’Assessore Zublena – ha declinato nel concreto i principi dello sviluppo sostenibile, che non sono quindi concetti astratti, ma tracciano la via per un intervento combinato e coordinato tra attori locali, enti pubblici e associazioni di categoria. Lo sforzo e il ruolo dell’Assessorato al territorio e ambiente contribuiscono ad ideare progetti che, grazie al sostegno dei Fondi europei, coinvolgono gli abitanti e il territorio dell’Espace Mont-Blanc, per promuovere uno sviluppo sempre più maturo e consapevole e in grado di coniugare la qualità ambientale con l’aumento della qualità della vita per chi lavora e vive in montagna».

«C’è piena condivisione – aggiunge l’Assessore Isabellon - sulla linea della concretezza dei progetti cofinanziati dalla UE per mettere in atto un gioco di squadra tra Regione, Comuni e realtà locali, capace di offrire risposte valide e un futuro all’agricoltura di montagna, integrata con gli altri settori economici quali il comparto turistico e dell’ospitalità. Nell’ambito di questo progetto si sono potute misurare esperienze diverse tra loro, ma tutte animate dall’esigenza di garantire interventi mirati e concreti, nei quali gli attori locali giocano un ruolo primario, perché senza il loro coinvolgimento sarebbe impossibile arrivare al successo delle attività e degli obiettivi di progetti come Saveurs d’Hauteur. La difficoltà di gestione del territorio montano, l’esigenza di un suo presidio costante, la necessità di lavorazioni moderne e meccanizzate richiedono capacità di sperimentazione e di innovazione, unica via per dare una risposta anche economica alle attività zootecniche e agricole in montagna».

«Saveurs d’Hauteur è il primo dei progetti PIT a concludersi – osserva ancora l’Assessore Zublena - ed è anche il primo banco di prova per verificare la possibilità di proseguire le azioni e gli eventi già realizzati, come ad esempio il Marché Agricole di Morgex o l’evento enogastronomico Les Goûts du Mont-Blanc di Pré-Saint-Didier. Il valore aggiunto generato dal progetto, la creazione di una rete tra i partner, il recupero di antiche pratiche agricole, la valorizzazione di prodotti che altrimenti rischiano l’estinzione, le ricadute economiche per gli operatori locali, sono caratteristiche che aprono prospettive future e nuovi scenari di collaborazione tra enti pubblici territoriali, imprenditori ed attori locali».

Gli operatori del mondo agricolo che cosa pensano di questa prospettiva?

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