18 giugno 2012

Luigi Cerise (Fédération des Coopératives): «Va rafforzata l'intercooperazione tra comparti»

Luigi Cerise
Si riduce in Valle d’Aosta  il settore della cooperazione  (da 284 a 278 tra il  2009 e il 2011), ma la  Fédération  des Cooperatives Valdôtaines  con le sue 151 associate  (erano 147 nel 2009) si mantiene in buona  salute. E' quanto emerge  dalla relazione del presidente  Luigi Cerise, illustrata  nei giorni scorsi durante  l'assemblea dei soci chiamata  ad approvare il bilancio  di esercizio 2011 e il  preventivo  2012. Anche in termini di fatturato (Euro 91.912. 087 nel 2011 e Euro  91.891.516 nel 2010) e di   occupati (1300 addetti  compresi i stagionali nel  2011 e 1310 nel 2010), le cooperative della Fédération rlevano un “trend” di sostanziale stabilità.

«Più in generale, - ha detto Cerise - possiamo affermare che in un contesto di rallentamenti e arretramenti dovuti alla crisi, le nostre cooperative hanno tenuto e si sono sviluppate grazie alla loro natura mutualistica, al supporto dei servizi forniti dalla Fédération, al loro radicamento nel contesto economico regionale e nel territorio di riferimento».

Cerise nella sua relazione ha fatto alcune promesse chiare: «La Fédération continuerà nel suo costante impegno per contribuire al miglioramento sociale ed economico delle persone, delle comunità e dei loro territori attraverso lo sviluppo coordinato della cultura e dell’imprenditorialità cooperativa e, più in generale, delle forme di aggregazioni mutualistiche. Sarà nostro compito curare le condizioni di contesto che permettano ai nostri associati di cogliere percorsi di sviluppo, accompagnando la loro crescita con servizi moderni ed efficienti. Dobbiamo diffondere la conoscenza e il riconoscimento del ruolo del mondo  cooperativo nel processo di sviluppo economico, sociale e culturale della nostra regione, mettendo in rilievo le specificità del modello imprenditoriale, con particolare attenzione agli elementi distintivi del mutualismo cooperativo e alla sua vocazione alla civilizzazione e all’umanizzazione dell’economia».

Per Cerise va rafforzata «l’intercooperazione tra comparti cooperativi per meglio affrontare la competizione, per individuare ambiti di possibile collaborazione e per dare corso ad accordi di filiera, di prodotto, di completamento di gamma. Concetti tipici come rete, distretto e filiera sono ormai entrati nelle proposte concrete avanzate per l’organizzazione dell’economia. Lo sviluppo delle reti consente di acquisire una specializzazione ed una maggiore competitività crescente nel tempo. Dobbiamo attivare strumenti di contatto e luoghi di relazione (siano essi fisici che virtuali) al fine di favorire la conoscenza tra cooperative».

Il Presidente arriva a suggerire la creazione della “carta del socio cooperatore” come strumento di promozione alla cultura cooperativa, d’identità di appartenenza e di rafforzamento della nostra rappresentanza istituzionale. «Dobbiamo – ha poi aggiunto - acquisire la consapevolezza che siamo l’insieme di tante piccole imprese fortemente radicate sul territorio e vicine ai bisogni della comunità locale. “Essere sul territorio”, sul proprio territorio, è certamente uno dei modi di essere vicini ai bisogni della collettività. Il nostro modello organizzativo non può che essere vicino alle imprese ed alle famiglie, con una capillarità di azione forte e radicata sul territorio».

In merito al bilancio dell’ente Cerise ha evidenziato come il valore della produzione sia sceso di euro 25.051, rispetto al 2010, così come l’utile d’esercizio è passato da euro 49.146 (2010) ad euro 21.284 (2011). Sotto il profilo patrimoniale la società si è consolidata con un attivo dello stato patrimoniale pari ad euro 3.279.950 ed un aumento del patrimonio netto che è passato da euro 2.025.278 ad euro 2.050.794 per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011. La base sociale, composta al 31 dicembre 2011 da 151 cooperative,  134 Consorzi di miglioramento fondiario e 12 associazioni che raggruppano oltre 20.000 soci cooperatori e 48.000 utenti dei Consorzi di miglioramento fondiario, rivela come sia elevato il sentimento dell’aggregazione, della volontà di partecipare a processi di mutualità e di solidarietà. La base sociale (297 aderenti) si mantiene sui medesimi valori dello scorso anno, con una crescita delle cooperative (+2) a fronte di una diminuzione dei Consorzi di miglioramento fondiario (-1) e delle Associazioni (-1).


Complessivamente la dinamica della movimentazione della base sociale conferma un “trend” di sostanziale stabilità. Dal lato economico il fatturato 2011, è aumentato di euro 20.571,00 attestandosi
di fatto sui valori dello scorso anno. Variazioni più significative si sono registrate nel comparto agricolo e dell’energia elettrica con un aumento del volume d’affari, mentre il comparto
delle cooperative sociali ha subito un decremento del 3,3%, da ricondursi principalmente alla riduzione di operatività del Consorzio Trait d’Union.

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