4 febbraio 2013

Dario Colombotto (#Geoguide): «#Cartografia #digitale e #Turismo»

Intervistiamo questa settimana Dario Colombotto di Geoguide, società che si occupa di  produzione ed elaborazione di prodotti cartografici digitali per cellulari, smartphones e strumenti di navigazione satellitare.

Prima di tutto spieghiamo in cosa consiste il vostro prodotto?
Dario Colombotto (Geoguide)
In realtà non è un solo prodotto ma un insieme. Il prodotto portante è un App, un’applicazione, un software per cellulari smartphone ma non solo anche per iPad quindi copriamo tutta una serie di tecnologie più evolute. Quest’app consente di navigare mappe digitali del territorio, di recepire tutte le informazioni di competenza del territorio, cioè turismo, sport, cultura e quant’altro, e di localizzare ed essere localizzati attraverso la connessione Gps presente in tutti gli smartphones, registrando anche delle informazioni nuove, dei percorsi. E’ un prodotto multimediale che consente l’esplorazione e la navigazione anche tridimensionale. 

E’ un mercato con molti competitors?
Sicuramente. Sia perché le tecnologie digitali sia perché quelle di navigazione satellitare sono un po’ il settore di tendenza di questi ultimi anni. Noi intendiamo distinguerci dalla produzione di mappe standard di mercato, tanto per capirci Google o Tom Tom, che di fatto occupano il 90% del mercato della cartografia. Il nostro punto di forza è quello di creare noi delle mappe ad hoc. Noi possiamo produrre delle mappe non standard e quindi con tematiche a richiesta. Si tratta di specificare molto nel dettaglio e  diversificarci così dal mercato

Come nasce Geoguide?
Geoguide nasce come una start up nell’incubatore di Aosta circa tre anni fa’ da un’analisi di quelle che si potevano fare allora rispetto alle tendenze di mercato della tecnologia. Ci siamo indirizzati da subito alle tecnologie per supporti mobili  e digitali, arrivando da una serie di esperienze pluridecennali, a seconda delle figure professionali che compongono geoguide, provenendo tutti dai sistemi informativi territoriali.

Qual è il prodotto che avete realizzato sino ad oggi di cui siete più orgogliosi?
E’ un prodotto rappresentato da una tecnologia di localizzazione, cioè dei localizzatori Gps che vengono visti e letti dall’app installata sul cellulare smartphones. Sono apparecchiature che possono avere utilizzi diversi sia per persona che per animali e possono anche essere miniaturizzati in modo da integrarli in ambienti particolari come i parchi naturali dove sono necessarie delle monitorizzazioni anche di piccoli animali. Noi abbiamo sviluppato l’interfaccia tra la nostra applicazione e questo particolare hardware.

Cosa significa dare vita ad una start up?
Dare vita ad una start up significa prima di tutto comprendere quali sono le procedure d’insediamento in un polo tecnologico. E questo già implica una conoscenza della burocrazia che possiamo definire di tipo standard. Il passo successivo, quello più complicato, è capire quali sono gli strumenti finanziari che appoggiano una start up. Di fatto possiamo avere tutte le competenze tecnologiche di questo mondo, ma senza un supporto finanziario che dà ossigeno all’azienda non riusciamo ad integrarci e a partire, soprattutto in un periodo di crisi. Capire quali sono le opportunità di accesso ai finanziamenti offerti a livello regionale, ma non mi riferisco soltanto alla Valle d’Aosta, è spesso complicato e non si arriva al fine ultimo. Noi fatichiamo molto perché non siamo ancora riusciti ad attingere in maniera sufficiente a queste risorse. Che non sono solo finanziarie anche perché con le strutture regionali si può collaborare anche in termini di progetti. Ed è questo il nostro obiettivo. Stiamo ancora aspettando di partire con dei progetti di collaborazione con le strutture regionali per avere una sorta di affiancamento.

Come mai avete scelto di insediarvi in Valle d’Aosta?
Il target del nostro prodotto è quello turistico-sportivo. Quale migliore regione integra queste due caratteristiche più della Valle d’Aosta. Nel nostro prodotto possono essere integrate tutta una serie di informazioni di promozione turistica di conseguenza è una doppia potenzialità. Non solo vendere i nostri prodotti ma diffondere pure delle informazioni che puntano al turismo e all’indotto del turismo. Possiamo e potremmo essere anche un veicolo informativo

Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…  
Una nostra collaborazione con un importante ente della valle con il quale inizieremo delle sperimentazioni tecniche.

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Il sogno è un appello e un invito. Il sogno può essere quello di vedere impiegate delle risorse, cioè giovani che vogliano lavorare con noi anche sotto forma di stage, con il contemporaneo invito alle amministrazioni regionali ad aiutarci  a realizzare questo sogno.

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