22 febbraio 2013

Davide Bongiovanni e Max Chiesa (#Arsenale): «Comunicare #Brand che passione!»

Da sinistra Davide Bongiovanni, l'autore di questo blog formato scapigliato e Max Chiesa
Questa settimana abbiamo intervistato Davide Bongiovanni e Max Chiesa, rispettivamente amministratore delegato e collaboratore di Arsenale, società dedicata alla comunicazione visiva.

Prima di tutto perché avete deciso di chiamarvi Arsenale?
Bongiovanni: Nasce un po’ come un gioco. Il primo riferimento è sicuramente all’Arsenale di Venezia, un luogo dove si fa arte, dove l’arte si è evoluta in una sorta di comunicazione visiva. E poi il fatto che l’Arsenale nasca come cantiere di rimessaggio delle navi. Ci piaceva l’idea di questi grossi capannoni. Del resto noi siamo stati in Pépinières fino all’anno scorso e il luogo aveva delle curiose similitudini. Di certo non pensando all’arsenale come luogo dove si trovano armi.

Concretamente quali sono i vostri prodotti?
Bongiovanni: Ci occupiamo di comunicazione visiva, in tutte le sue forme, dall’immagine coordinata per le aziende all’immagine pubblicitaria. Quello che spicca sicuramente - e che vogliamo anche un po’ fare emergere - è la parte artistica, creativa nella realizzazione. Oggi le aziende si stanno rendendo conto che non si può più essere fuori dal mondo della comunicazione. Se vuoi far conoscere il tuo prodotto devi conoscere tutta una serie di supporti. Mischiarti nel mondo del web che è molto ampio. E presentarsi con un’immagine propria, con un proprio brand significa avere una marcia in più. Noi siamo un filtro tra il produttore e il compratore. Ci occupiamo anche di eventi e mostre. Diciamo che crediamo molto nel nostro lavoro che si evolve, oltre che in un mestiere, in una vera e propria passione.

Nei giorni scorsi avete organizzato in Valle il CMAD. In che cosa consiste?
Bongiovanni: Il CMAD è un evento che si organizza in tutto il mondo ed è organizzato da chi vive e lavora sui social network, soprattutto su twitter, il 28 gennaio a mezzogiorno. Il Cmad ci è stato proposto da una ragazza che collabora con noi di Milano e che si occupa di reputazione web. Loro lo stavano organizzando a Milano e ci hanno proposto di fare la stessa cosa ad Aosta. Conoscendo poi Bruno di Aosta 2.0 che già stava cercando di creare un gruppo ci è sembrato naturale coinvolgerlo. Concretamente si tratta di un incontro informale dove avviene naturalmente uno scambio di informazioni per chi vive un’Ecosistema digitale che in questo momento è la forma di comunicazione più ampia e più diretta. Fortunatamente l’evento ha incontrato l’apprezzamento di molti e a questa sorta di aperitivo ci siamo ritrovati in una quarantina: da ragazzi di 18 anni fino a persone già quarantenni con una propria esperienza. Ci siamo resi conto che chi vive normalmente davanti ad un monitor o ad un tablet aveva bisogno di un contatto umano. Per molte persone poi è stato un inizio tanto che molti ci hanno chiesto di trasformarlo in un appuntamento fisso mensile. Io credo che possa rivelarsi molto utile una simile iniziativa oprattutto perché abbiamo professionalità sul web e nella comunicazione molto diverse che potrebbero collaborare tra di loro. In questi anni sono nati nuovi ruoli, come ad esempio la reputazione web.

E’ un mondo che sta crescendo?
Bongiovanni: Sicuramente si, oggi le aziende, soprattutto in un momento di forte crisi come quello che stiamo  attraversando, si stanno sempre più rendendo conto di quanto sia importante comunicare, avere una propria identità intellettuale oltre che lavorativa. Stanno tentando di portare il proprio lavoro in maniera globale, e per farlo, devono utilizzare la rete web in tutte le sue forme, dal sito (e.commerce o blog vetrina) al sistema social con una diffusione virale.

Il lavoro di cui andate più orgogliosi?
Bongiovanni: Non abbiamo un lavoro migliore o peggiore. Potremmo dire che andiamo orgogliosi di tutti anche se allo stesso tempo non ci affezioniamo ad uno piuttosto che ad un altro anche perché sono identità realizzate per le aziende, non rispecchiano il nostro essere, ma quello del nostro cliente. , Noi produciamo lavori su misura per i nostri committenti, proprio come un sarto cuce un abito sulla persone, noi lo facciamo con la  comunicazione, così facendo, i prodotti diventano del tutto impersonali per chi li realizza, ma assolutamente “adeguati” all’utilizzatore finale. Soddisfazioni ne abbiamo avute molte, soprattutto nel campo dell’arte e degli eventi. Tradechon è forse il fiore all’occhiello dello Studio Arsenale, sopratutto per essere stati in grado di fotografare e mostrare i costumi e i cori di oltre 400 bambini valdostani.

Su cosa state lavorando in questi mesi?
Bongiovanni: Ad un’idea, secondo me, molto innovativa, soprattutto perché è nel campo del privato e non del pubblico. Stiamo lavorando ad un allestimento della Perino Marmi. Ad uno showroom che vogliamo rendere ecosostenibile e a chilometri zero. Si tratta di utilizzare inchiostri per le stampe a basso impatto ambientale, luci a led, cercando di adeguarci alla richiesta in questi anni. In più tutte le strutture per lo show rom sono realizzate dagli stessi artigiani che lavorano la pietra. Uno scaffale normalmente in legno o prefabbricato lo stiamo realizzando in marmo. Inoltre questo showroom sarà accessibile tramite il mondo web.

Spieghiamo perché siete in due. Il secondo ospite, Max Chiesa, ha un’esperienza molto particolare
da raccontarci.
Chiesa: E’ nata da un vacanza con un amico in Oriente. Io sono così tornato alle mie origini in quanto sono italo- cinese. Siamo arrivati a Shangai in questa enorme metropoli che ci ha lasciato a bocca aperta. Pensavamo di fermarci un mese, avevamo già in mano il biglietto di ritorno ma poi quando è arrivato il momento di partire ci siamo resi conto di non volerlo fare. Avevamo voglia di approfondire la nostra esperienza. Abbiamo sfruttato tutti e tre i mesi del visto e poi io ho deciso di stare lì a studiare. Sto studiando il cinese all’Università di Lingue e ora intendo raccontare questa società così dinamica e internazionale attraverso il blog di Arsenale, in particolare mi soffermerò sui fenomeni legati all’arte e alla comunicazione. E’ un mondo nuovo.

Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
Bongiovanni: Per questa estate stiamo organizzando una mostra open air del carnevale di Pont-Saint-Martin. E’ innovativo perché sono gli stessi autori e attori finanziatori della mostra, è un’iniziativa che non pesa sull’ente pubblico.

Un sogno imprenditoriale da realizzare… 
Bongiovanni:  Il sogno è quello di avere Comunicazione libera, soprattutto senza condizionamenti e compromessi, ma nella purezza del messaggio che si vuole far leggere a chi dovrà visualizzare il prodotto. Quello che stiamo cercando è di creare un gruppo forte di comunicazione che possa portare avanti questo sogno.

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