La professoressa Chiara Mauri |
Giovedì 5 settembre, i lavori del convegno sono
stati introdotti dal Presidente del Consiglio
dell’Università, Augusto Rollandin, che ha rivolto il saluto a nome suo,
dell’Ateneo e della Regione Autonoma Valle d’Aosta agli oltre 30 studiosi
provenienti dall’Europa, Australia e Cina.
La professoressa Chiara Mauri ha poi avviato i lavori insieme ai padri fondatori
delle precedenti edizioni, il prof. TC
Meleware (Middlesex University –
London), che ha parlato dell’importanza di convegni come questo per creare
solide piattaforme di conoscenza e per costituire network di studiosi e di
università, e il prof. Charles Dennis
(Lincoln Business School, University of Lincoln)
ha ripercorso la breve storia del place brand management nell’ambito del
marketing.
Il primo intervento, tra i più
attesi da parte degli accademici, è stato quello del Prof. Keith Dinnie, Fondatore
della Brand Horizons e Direttore del
Centre for Place Branding – The Nederlands. Il prof. Dinnie ha
illustrato lo stato dell’arte del place branding dal punto di vista sia delle
conoscenze teoriche sia delle pratiche operative da parte delle istituzioni
pubbliche e private, citando numerosi esempi di nazioni, regioni e città che
stanno lavorando per rafforzare il valore di marca delle loro aree.
Il convegno si è poi avviato con la
presentazione delle prime ricerche. Nelle due giornate tutti i partecipanti al
colloquium hanno presentato il frutto della propria ricerca scientifica nel
campo del branding, passando dalle strade del vino (anche di interesse prettamente
locale) e dell’olio all’utilizzo della storia per rafforzare il valore percepito
di alcune città cinesi.
L’Università della Valle d’Aosta è presente
con tre lavori. Il primo, dal titolo: “Measuring
the impact of tourism events on places: an approach based on associative
network analysis”, verrà presentato dal gruppo di ricerca della prof.ssa
Chiara Mauri, insieme a Maria Elena Cavazzana, Elena Marcoz, Isabella Maggioni;
il secondo, “Analysing Tourism
Destination as Networks”, è stato realizzato dal prof. Carmine Tripodi
insieme a Lorenzo Turci; mentre il terzo è stato realizzato dalla prof.ssa Anna
Maria Pioletti, con Daniele Ietri: “Urban
amenities and paths of development in an Alpine region: the demographic
challenge and the cultural heritage in Aosta Valley”.
Il convegno si è chiuso nel pomeriggio di venerdì con la
discussione dei passi da compiere per mettere a frutto i lavori presentati. I
migliori, completati, saranno pubblicati su un’edizione speciale di una rivista
internazionale e successivamente su un libro della casa editrice Gower curato
dai professori delle tre università organizzatrici: Chiara Mauri, TC Melewar, e
Charles Dennis.
L’Ateneo valdostano intende diffondere gli
esiti di queste giornate di studio non solo ad un pubblico
scientifico-accademico, ma anche agli attori del contesto economico valdostano,
che hanno sempre dimostrato grande sensibilità in materia di marketing e
branding. Pertanto è in programmazione, già nel prossimo anno accademico, una
conferenza dal taglio seminariale aperta a tutte le persone interessate
all’argomento.
Il programma delle giornate è pubblicato sul
sito www.univda.it, nella sezione eventi.
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