9 gennaio 2014

Psr 2013 : La Valle d’#Aosta ai vertici per capacità di spesa


Nel corso del 2013 sono stati erogati, a livello nazionale, contributi pari a 2,5 miliardi di euro, di cui circa 1,16 miliardi messi a disposizione dall'Unione europea. A fare il bilancio della spesa effettuata con i Piani di sviluppo rurale (Psr) è stato il Ministero delle Politiche agricole.

In cima alla classifica della spesa si confermano le Regioni del Centro Nord, in particolare la Provincia autonoma di Bolzano (con l’89,2 per cento della spesa realizzata), seguita dalla Provincia di Trento, dalla Lombardia e dalla Valle d’Aosta (con percentuali di spesa superiori al 70 per cento delle rispettive disponibilità), mentre le rimanenti Regioni del Centro Nord raggiungono una percentuale prossima alla media
della spesa fatta registrare dal gruppo “Competitività” (67,45 per cento).

Per le Regioni del Sud (gruppo Obiettivo Convergenza), la percentuale media di spesa rimane purtroppo nettamente inferiore alla media nazionale. Nel caso della Regione Basilicata non è stata raggiunta la quota minima di spesa stabilita dai regolamenti comunitari, e per questo potrebbe essere costretta a rinunciare a circa 6,8 milioni di euro di fondi europei.

«In ogni caso, il dato di quest’anno – ha commentato Il Presidente della Coldiretti VdA, Giuseppe Balicco - è particolarmente significativo, perché ottenuto a carico di misure che hanno teso a privilegiare interventi molto importanti. Stiamo già lavorando – con l’Assessorato all'Agricoltura - per la prossima programmazione che, tendenzialmente, dovrebbe garantire le stesse risorse per le misure a superficie (c.d. “verde agricolo”) ma che, a causa delle restrizioni economiche in atto, potrebbe non più garantire gli investimenti infrastrutturali di cui l’agricoltura ha costantemente bisogno».

Le esperienze valdostane - fanno sapere da Coldiretti - dovranno poi confrontarsi nelle opportuni sedi nazionali da dove si dovrà ripartire per decidere il modello di politica agricola comune da attuare in Italia; gran parte delle scelte da fare dovranno essere infatti comunicate a Bruxelles entro il 31 luglio 2014.

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