Lo scorso mese di Giugno con una nota indirizzata a tutti i
Sindaci e una comunicazione al Presidente della Giunta e all'allora Assessore all'Agricoltura, la
Coldiretti Valdostana – alla luce della notizia di pascoli affittati a peso d’oro dal Comune di Etroubles ad aziende di fuori Valle – metteva l’accento del
verificarsi di una procedura distorsiva del reale valore degli affitti.
Infatti anche nella nostra Regione, come nel vicino Piemonte,
aziende con diritti a contributi maturati in pianura sui seminativi, “trasportano”
la superficie soggetta a contributo nelle ampie praterie di alpeggio.
«La
convenienza è notevole – spiega il presidente della Coldiretti
Pino Balicco – l’azienda ha acquisito il
diritto ad un contributo fisso, (c.d. storico) ad esempio, per 20 ettari di
seminativi ma li deve lavorare con costi notevolissimi e problemi di mercato;
se lascia i seminativi e si mette a coltivare i suoi 20 ettari su una
superficie di pascolo in alpeggio, il
contributo è sempre uguale. Con la differenza che in alpeggio esegue solo il
pascolo di bestiame non lattifero, praticamente a costo zero. Se le
norme comunitarie lo permettono non possiamo certo obiettare e la pratica è
lecita, anche se non riteniamo sia moralmente corretto, il problema è che tali
imprese arrivano sul nostro territorio, forti degli alti contributi che
percepiscono, e “sballano” completamente il naturale mercato degli affitti. Per
un alpeggio comunale ad Oyace sono arrivati a offrire oltre 5 volte l’affitto
pagato sinora passando da circa 3.500 a
circa 17.500 euro».
«Ci
sembra che siamo pronti a vendere il
patrimonio degli alpeggi – termina Balicco – ci rendiamo conto come sia difficile entrare nella sfera della
proprietà privata ma abbiamo scritto a tutti i Sindaci – poiché gran
parte degli alpeggi sono di proprietà Comunale - cercando di sensibilizzarli ma – sarà la crisi
– ci pare che vi siano segnali più tesi a fare denari che patrimonializzare il
territorio e le tradizioni. Sarebbe così facile inserire nei bandi di affitto che
gli alpeggi sono propedeutici alla produzione di Fontina, o al mantenimento
della quota latte e ogni speculazione sarebbe finita. In ultimo, da cittadino
mi domando, l’ Amministrazione Regionale ha erogato – negli ultimi anni – soldi
dei contribuenti, fior di aiuti per ristrutturare gli alpeggi, credo nel
tentativo di portare reddito all'agricoltura valdostana, il risultato finale e
che gli alpeggi stanno andando a terzi e i nostri allevatori stanno a guardare
impotenti perché non in grado di offrire importi di affitto completamente fuori
mercato e antieconomici».
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