8 maggio 2014

Quale futuro per la Valle d’#Aosta? La #Cisl ne parla con gli esperti valdostani

Riprendendo quanto discusso con l’economista Aldo Berrini il 27 gennaio a proposito degli aspetti europei e nazionali della crisi socio-economica che stiamo vivendo, la Cisl della Valle d’Aosta riunisce i propri quadri sindacali per discutere ed esaminare le problematiche socio economiche che sta attraversando la nostra regione. E’ una crisi molto profonda, molto grave, che mette in discussione il modello economico e sociale all’interno del quale stiamo vivendo.

«La nostra politica economica - si legge in una nota del segretario Riccardo Monzeglio - ha bisogno di una programmazione lungimirante che non pensi solo alle prossime elezioni, ma che sia in grado di delineare scenari futuri di crescita. Si produce troppo, generando invenduto, mentre i lavoratori perdono il lavoro e aumentano le ore di cassa integrazione. Le tariffe dei servizi aumentano, mentre, nella migliore delle ipotesi, i salari rimangono invariati. Sembra che non esistano spiragli di uscita da questo circolo vizioso Siamo al punto in cui le soluzioni tecniche non servono più. Servono politiche basate su visioni e modelli che permettano di superare questa impasse, senza imboccare derive autoritarie, senza sacrificare libertà politiche e sindacali».

Di tutto ciò il 9 maggio, alle 9,30, presso la Pepinière d’Entreprise d’Aoste, in Via Lavoratori Vittime del Col du Mont 24, ad Aosta, la Cisl discute con Dario Ceccarelli, Capo dell’Osservatorio Economico sociale della Valle d’Aosta, e con i Professori dell’Università della Valle d’Aosta Federico Visconti e Massimo Leveque.

Io purtroppo sarò in radio e non potrò essere presente, ma mi sembra una valida iniziativa.

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