Il Presidente dei Rifugi alpini valdostani, Piergiorgio Barrel, interviene sul provvedimento della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della legge regionale n. 8 del 2013, nella parte in cui tale norma permetteva per i Rifugi alpini non raggiungibili dai normali mezzi di trasporto la non applicazione delle vigenti disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
«Pur non volendo entrare nel merito giuridico della
sentenza – sottolinea il presidente Barrel – non posso non
rilevare come da un punto di vista prettamente di buon senso la decisione della
Consulta sia del tutto inappropriata. Difatti, obbligare il titolare di un
rifugio alpino di alta montagna, magari raggiungibile esclusivamente da alpinisti
esperti attraverso una via ferrata o l’attraversamento di un ghiacciaio, a
sostenere onerosi investimenti per dotare la struttura di locali accessibili ai
disabili è quantomeno un paradosso. Al fine di evitare qualsiasi strumentalizzazione mi preme sottolineare che
tale considerazione nulla ha a che fare con l’inviolabile diritto delle persone
disabili di poter fruire delle bellezze della montagna e dei nostri Rifugi
(molti dei quali sono totalmente accessibili e abitualmente hanno il piacere di
ospitare persone con mobilità limitata), ma soprattutto in questo momento di
difficoltà economica sarebbe opportuno evitare investimenti gravosi per
realizzare infrastrutture di fatto totalmente inutili. L’auspicio è che ora, insieme
alla Regione, si possa individuare una strada alternativa per superare tale
problematica».
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