Piccola anticipazione sui lavori consiliari...
L’Assessore al turismo, sport, commercio e
trasporti, Aurelio Marguerettaz, intervenendo oggi, martedì 29 luglio,
in Consiglio regionale, sui lavori della Funivia del Monte Bianco ha
sottolineato che «le previsioni sui tempi di realizzazione di quella che è
un’opera strategica per il turismo della Valle d’Aosta sono in linea con le
attese. Ed è quindi per ora confermata l’apertura al pubblico nel maggio del
2015».
Per la Funivia del Monte Bianco, che sarà uno dei
simboli della Valle d’Aosta all’Expo 2015 di Milano, il costo previsto è di 105
milioni di euro. «E più precisamente - ha detto oggi l’Assessore Marguerettaz
- di euro 105 milioni 380 mila 625,86 euro, come nel contratto di
appalto stipulato con l’appaltatore e comprensivo di lavori e oneri della
sicurezza. L’importo complessivo del “quadro tecnico economico” dell’opera,
comprensivo di tutte le voci previste dalla legislazione, quindi tecniche,
inflattive, impreviste, fiscali, e approvato con la deliberazione della Giunta
regionale n. 1927 del 16 luglio 2010, è invece pari a 138 milioni 111 mila
949,90 euro».
In merito allo stato di avanzamento
dell’opera, al 30 giugno 2014, è stato certificato il 67,6 per cento dei
lavori.
L’Assessore Marguerettaz ha inoltre illustrato
l’attuale cronoprogramma dei lavori, il cui appalto è a corpo, quindi
onnicomprensivo del relativo fabbisogno finanziario, e che prevede,
attualmente, le seguenti scadenze:
- 30/09/2014 ultimazione primo tronco funiviario
- 30/12/2014 ultimazione stazione di valle
- 26/02/2015 ultimazione stazione intermedia
- 13/02/2015 ultimazione stazione di monte
- 23/04/2015 ultimazione secondo tronco funiviario
- 25/12/2015 completamento finale del cantiere
«Tenuto conto dei tempi di collaudo delle
opere funiviarie da parte dell’autorità regionale di sorveglianza (SIF ) –
ha aggiunto Marguerettaz -, si ritiene quindi che possa essere ad oggi
confermato l’obiettivo di apertura al pubblico entro la fine del mese di maggio
2015».
Ripercorrendo le fasi che hanno caratterizzato il
progetto della Funivia, Marguerettaz ha spiegato il motivo per cui
la realizzazione del sostegno di linea nella nuova configurazione, con altezza
di 100 metri, abbia comportato un maggior onere economico di circa 2,5 milioni
di euro, che trova in ogni caso copertura nella voce “imprevisti” del quadro
tecnico economico approvato.
«A seguito dell’avvenuto esperimento della
gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori – ha dunque puntualizzato Marguerettaz - il progetto definitivo-esecutivo
funiviario della linea e delle opere civili funiviarie di entrambi i tronchi,
redatto nel 2011 dal consorzio appaltatore Cordée Mont Blanc per il tramite del
suo consorziato DOPPELMAYR (maggiore costruttore funiviario mondiale),
confermava, dopo specifiche indagini e caratterizzazioni geo-meccaniche, le
previsioni contenute nel progetto definitivo a base di gara e veniva approvato
dal Servizio Infrastrutture Funiviarie nel mese di giugno 2012. E’ solo dopo la
messa in funzione, a luglio 2013, della teleferica di cantiere dedicata alla
costruzione della linea funiviaria del secondo tronco, che, iniziando i lavori
di preparazione delle aree di imposta del sostegno di cui trattasi e
contestualmente effettuando, con i mezzi idonei solo da quel momento
trasportabili in sito, specifici approfondimenti geologico-tecnici, ha iniziato
a rilevarsi una situazione geologica in profondità tale da non garantire la
stabilità dell’opera nel lungo termine (la vita tecnica di un impianto
funiviario è convenzionalmente stabilita in 60 anni), anche qualora si fosse
optato per onerose e complesse soluzioni sulle opere di fondazione, che tra
l’altro non avrebbero permesso di mantenere le previsioni di cronoprogramma. Si sono quindi tempestivamente ricercate
nuove soluzioni in ambiti geologicamente migliori e si è infine deciso di
collocare il sostegno in altra zona caratterizzata dalla presenza di roccia
stabile emergente, con una soluzione che, come già indicato, comporta un
maggior onere economico di circa 2,5 milioni di euro. E’ ovvio che
qualora il progetto dell’opera avesse all’origine previsto questa soluzione
finale, il computo metrico estimativo dei lavori e la base d’asta della gara di
appalto avrebbero tenuto conto del differente onere».
In conclusione, l’Assessore ha
sottolineato che nel gennaio 2014, «è stata sottoscritta con la Funivie
Monte Bianco s.p.a. la concessione dei beni immobili e mobili costituenti il
complesso funiviario, la quale prevede che siano a carico del concessionario,
oltre alla gestione, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria dell’impianto».
1 commenti:
Concordo sul fatto che questo dieci per cento di funivia da Chamonix a La Palud (il restante 90%, il più spettacolare, esiste da decenni)caratterizzi la Valle, ma nelle sue assurdità. Opera da non fare. E non si tenti di colpire l'immaginazione di nonna Agnese o zia Amalia: il Metroalp non rovina l'ambiente, arriva alla stessa quota e offre uno scenario assaissimo più spettacolare di quello dall'Helbronner ove il popolo si ferma. E la funivia della Diavolezza cattura di più il turista perché offre la fantastica nord del Palù quasi in mano. Spero ci siano inconvenienti in itinere a quest'offesa alla montagna.
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