5 dicembre 2014

Eva Priod (#Coldiretti): il 50% delle imprese agricole è gestito da donne

Eva Priod
Questa settimana proponiamo l’intervista a Eva Priod, delegata Regionale del movimento femminile di Coldiretti Aosta.

Di cosa si occupa la sua azienda?
La mia azienda, maison agricole Petit Paradi, si occupa in prevalenza di apicoltura poi ci sono meli, la renetta ruggine, piccoli frutti, lamponi e ribes nero, erbe officinali, aromatiche e tisane.

Da quanto tempo si dedica a questa attività?
Circa una decina di anni.

Come nasce il suo impegno in Coldiretti?
Ho iniziato partecipando ai mercatini sia sotto i portici che sul territorio, poi mi è stata proposta questa "sfida" di delegata regionale come donna impresa che ho accettato con entusiasmo.

A ottobre, presente Silvia Bosco, Coordinatrice Nazionale del movimento Coldiretti Donne Impresa, avete organizzato un incontro sul futuro dell’imprenditoria agricola femminile. A quali conclusioni siete giunti?
Si è trattato di un incontro un incontro organizzato insieme allo Zonta Club Valle d’Aosta, con il patrocinio del Comune. Abbiamo sottolineato come l’imprenditoria agricola al femminile è sostanzialmente dinamismo nell'attività, innovazione e multifunzionalità.

L’imprenditoria agricola femminile è molto sviluppata anche in Valle d’Aosta?
Nella nostra regione è molto elevata. Dai dati in nostro possesso si rileva che dal totale di iscritti il 50% delle imprese è gestito da donne, mentre nel resto d'Italia si arriva al 30%.

Lei ha parlato di multifunzionalità che cosa intendeva?
Multifunzionalità vuol dire diversificazione mantenendo però sempre prevalente l'attività agricola, alcuni esempi possono essere gli agriturismi, la trasformazione di materie prime aziendali e relativa vendita diretta, o le fattorie didattiche.

Il mondo agricolo è in forte evoluzione, soprattutto grazie alle donne…

Sì soprattutto grazie alle donne che come una volta mantengono il territorio e provvedono anche se nel loro piccolo al sostentamento della famiglia.

Coldiretti vi permette di avere uno sguardo sulle altre regioni. Un insegnamento che possiamo raccogliere ed uno che possiamo dare…
Ho sovente occasione di scendere a Roma e confrontarmi con le delegate delle altre regioni. Un insegnamento che possiamo raccogliere è la collaborazione tra agricoltori come avviene in Trentino, uno che possiamo dare è senz'altro il dialogo con le forze politiche che sul nostro territorio è più immediato. Altrove gli agricoltori faticano a farsi sentire.

Una novità da annunciare come azienda o come Coldiretti?
In merito alla multifunzionalità, si stanno studiando anche nella nostra regione, le possibili attività in campo sociale che le imprese agricole possono offrire al territorio sempre in collaborazione con gli altri soggetti che operano in Valle. Per evitare sovrapposizioni e quindi sprechi di energie, stiamo ad esempio proponendo un sistema di «agritata», un’assistenza ai minori dei turisti nei mesi estivi ed invernali.

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Meno burocrazia e più agevolazioni legislative che permettano il recupero di prodotti e colture d’antan.

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