13 febbraio 2015

Anche per la Valle d’#Aosta lo split payment per l’assolvimento dell’#Iva delle pubbliche amministrazioni

Poco dopo la nota di Cna di Costruzioni in redazione è arrivata questa nota della Giunta regionale che propongo ai visitatori del blog.

Lo Stato italiano, con la Legge di stabilità 2015 ha introdotto un’importante modifica al decreto n. 633 del 1972 che disciplina l’Imposta sul valore aggiunto, prevedendo un nuovo sistema di assolvimento dell'Iva nei rapporti di fornitura tra le imprese e le pubbliche amministrazioni.
Il nuovo sistema è denominato "split payment" ovvero “scissione dei pagamenti” e prevede che all’atto del pagamento delle fatture di acquisto la Pubblica amministrazione suddivida (split) imponibile e Iva, versando al fornitore/prestatore l’importo indicato in fattura al netto dell’imposta, e quest’ultima all’Erario.

«Ad inizio gennaio non era chiaro se questo meccanismo si applicasse anche alle fatture emesse nel 2014 – spiega l’Assessore regionale al Bilancio, Finanze e Patrimonio Ego Perron -, ma l’Amministrazione regionale per minimizzare il disagio ai propri fornitori ha deciso di procedere al pagamento regolare del solo imponibile. Successivamente, lo Stato italiano ha chiarito con il decreto ministeriale applicativo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 del 03.02.2015, che il meccanismo si applica solo per le fatture emesse nel 2015. La Regione, lunedì scorso, 11 febbraio, ha quindi completato i pagamenti integrativi per la parte dell’Iva inizialmente trattenuta. Si è trattato di circa 635 fatture per un importo di iva di 1 milione 142 mila euro».
Con la Circolare 1/E del 9 febbraio 2015, nel fornire i primi chiarimenti riguardanti la materia in argomento, l’Agenzia delle entrate ha specificato che il meccanismo dello split payment si applica solo a forniture che sono oggetto di fatturazione: sono così esclusi gli acquisti di piccoli importi, supportati documentalmente dallo scontrino fiscale e/o dalla ricevuta fiscale che quindi non rientrano in tale ambito di applicazione. Non sono ricompresi, altresì, i pagamenti che non prevedono l’addebito dell’Iva, gli stipendi, i contributi ecc. …

Come indicato dalla richiamata circolare 1/E, per coloro che dovessero emettere una fattura di addebito e volessero verificare se l’ente cliente è soggetto al meccanismo dello split payment è possibile avvalersi dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), consultabile su internet.
L’Agenzia delle entrate, tuttavia, precisa che restano esclusi, in ogni caso, dall’ambito soggettivo di riferimento gli enti privati eventualmente inquadrati nelle categorie di appartenenza verificabile nell’anagrafica dell’Ipa. Considerato, inoltre, che il richiamo alle anzidette categorie IPA non può ritenersi esaustivo, nella circolare si evidenzia che laddove, in relazione a taluni enti, dovessero permanere dei dubbi sull’applicabilità del meccanismo della scissione dei pagamenti, l’operatore interessato potrà inoltrare specifica istanza di interpello all’Agenzia delle entrate.
Si ricorda che il decreto Ministeriale ha precisato che nelle fatture emesse nel 2015 nei confronti delle amministrazioni pubbliche soggette al meccanismo dello split payment dovrà essere apposta a cura del fornitore/prestatore la dicitura “scissione dei pagamenti”.

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