Lo Stato italiano, con la Legge di
stabilità 2015 ha introdotto un’importante modifica al decreto n.
633 del 1972 che disciplina l’Imposta sul valore aggiunto,
prevedendo un nuovo sistema di assolvimento dell'Iva nei rapporti di
fornitura tra le imprese e le pubbliche amministrazioni.
Il nuovo sistema è denominato "split
payment" ovvero “scissione dei pagamenti” e prevede che
all’atto del pagamento delle fatture di acquisto la Pubblica
amministrazione suddivida (split) imponibile e Iva, versando al
fornitore/prestatore l’importo indicato in fattura al netto
dell’imposta, e quest’ultima all’Erario.
«Ad inizio gennaio non era
chiaro se questo meccanismo si applicasse anche alle fatture emesse
nel 2014 – spiega l’Assessore regionale al Bilancio, Finanze
e Patrimonio Ego Perron -, ma l’Amministrazione regionale per
minimizzare il disagio ai propri fornitori ha deciso di procedere al
pagamento regolare del solo imponibile. Successivamente, lo Stato
italiano ha chiarito con il decreto ministeriale applicativo,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 del 03.02.2015, che il
meccanismo si applica solo per le fatture emesse nel 2015. La
Regione, lunedì scorso, 11 febbraio, ha quindi completato i
pagamenti integrativi per la parte dell’Iva inizialmente
trattenuta. Si è trattato di circa 635 fatture per un importo di iva
di 1 milione 142 mila euro».
Con la Circolare 1/E del 9 febbraio
2015, nel fornire i primi chiarimenti riguardanti la materia in
argomento, l’Agenzia delle entrate ha specificato che il meccanismo
dello split payment si applica solo a forniture che sono oggetto di
fatturazione: sono così esclusi gli acquisti di piccoli importi,
supportati documentalmente dallo scontrino fiscale e/o dalla ricevuta
fiscale che quindi non rientrano in tale ambito di applicazione. Non
sono ricompresi, altresì, i pagamenti che non prevedono l’addebito
dell’Iva, gli stipendi, i contributi ecc. …
Come indicato dalla richiamata
circolare 1/E, per coloro che dovessero emettere una fattura di
addebito e volessero verificare se l’ente cliente è soggetto al
meccanismo dello split payment è possibile avvalersi dell’Indice
delle Pubbliche Amministrazioni (IPA), consultabile su internet.
L’Agenzia delle entrate, tuttavia,
precisa che restano esclusi, in ogni caso, dall’ambito soggettivo
di riferimento gli enti privati eventualmente inquadrati nelle
categorie di appartenenza verificabile nell’anagrafica dell’Ipa.
Considerato, inoltre, che il richiamo alle anzidette categorie IPA
non può ritenersi esaustivo, nella circolare si evidenzia che
laddove, in relazione a taluni enti, dovessero permanere dei dubbi
sull’applicabilità del meccanismo della scissione dei pagamenti,
l’operatore interessato potrà inoltrare specifica istanza di
interpello all’Agenzia delle entrate.
Si ricorda che il decreto
Ministeriale ha precisato che nelle fatture emesse nel 2015 nei
confronti delle amministrazioni pubbliche soggette al meccanismo
dello split payment dovrà essere apposta a cura del
fornitore/prestatore la dicitura “scissione dei pagamenti”.
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