18 marzo 2015

#CnaCostruzioni: «quel bando va rifatto!»

Roberto Montrosset
Pubblico la nota di Cna Costruzioni Valle d'Aosta, guidata da Roberto Montrosset, in merito al bando di gara per la realizzazione del complesso scolastico prefabbricato in Tzamberlet.


Sorpresa, perplessità e sconcerto hanno seguito la pubblicazione del bando di gara per la realizzazione del complesso scolastico prefabbricato in Tzamberlet.

Incomprensibili le scelte dell’amministrazione regionale a partire da quella di non procedere  ad un concorso di progettazione per realizzare un’infrastruttura così importante e di così grande impatto sia dal punto di vista urbanistico sia ambientale.
Ci si chiede, inoltre, se l’Amministrazione intenderà procedere immediatamente alla ristrutturazione degli edifici scolastici esistenti, con quali tempi di messa in gara e quali risorse.
Ancor meno comprensibile la scelta della prefabbricazione e soprattutto di una tecnologia, prefabbricazione in legno, estranea alla Valle d’Aosta.
In cinque anni si sono persi 1300 posti di lavoro, decine di aziende, ed il comparto delle costruzioni è precipitato in una crisi senza precedenti.
Tuttavia, politica e amministrazione paiono distratti ed impegnati esclusivamente in equilibri di potere e di governo, incapaci di effettuare scelte per il territorio.
I pochi documenti a disposizione, non sufficienti per poter definire tale progettazione “preliminare”, indicano senza esitazione la scelta di un prefabbricato in legno. L’importo per la realizzazione della scuola, pari ad Euro 20.544.500,00 comprensiva della progettazione definitiva ed esecutiva, insieme alla scelta tecnologica esclude gran parte delle imprese valdostane obbligando le poche in possesso dei requisiti a rivolgersi ai 6 o 7 prefabbricatori presenti in Italia. 

Chi ha un po’ di conoscenza di queste cose, sa che nella prefabbricazione, ed in particolare quella in legno, il progettista deve avere un rapporto strettissimo con l’azienda che produce il prefabbricato per evitare indirizzi progettuali che non rispettino il know-out dell’azienda o, peggio, l’incapacità degli impianti di produrre massimizzando qualità ed economicità. La giustificazione di ridurre i tempi di esecuzione, realizzando la scuola in stabilimento e poi effettuando il montaggio in Valle, non regge: infatti lunghissima è stata la gestazione culminata con l’affido diretto del progetto architettonico; né tanto meno quella di ottenere un edificio a basso consumo energetico: la classificazione energetica ottenibile prescinde infatti dalla tecnologia impiegata per la costruzione. 

In ultimo, la scelta del bando di gara per affidare la realizzazione della scuola solo previa acquisizione della progettazione definitiva e di quella esecutiva: considerato che soltanto uno dei concorrenti si aggiudicherà la gara, il bando di gara impegna imprese e progettisti a sostenere costi previsti intorno ai 100mila Euro per la sola partecipazione, facendo diventare il rischio gara insostenibile se non per gli ottimisti più incalliti. 

Per i motivi sopraesposti, le imprese chiedono che l’Amministrazione regionale provveda a revisionare il bando pubblicato, consentendo ai partecipanti di poter esprimere una nuova idea architettonica, che vengano rideterminati i criteri e colga l’opportunità di regalare a studenti, professori e cittadini un’ infrastruttura che sia il risultato di maggiore condivisione, che metta in gara tutte le capacità, conoscenze ed abilità delle nostre aziende e dei nostri lavoratori sul territorio.

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