The Good, the Bad and the Ugly of Artisanal Wines
Vini certificati bio frutto di un'attenzione per l'ambiente o vini naturali e artigianali che raccontano storie di un indissolubile legame con il territorio, vini che piacciono sempre più sui mercati internazionali, con piccole e piccolissime cantine più conosciute all'estero che nel proprio Paese.
A Vinitaly, in programma ci saranno due saloni specializzati, Vinitalybio e Vivit, e quest'anno per la prima volta una collettiva Fivi. Per fare un po' di chiarezza, quest’anno è addirittura in programma il 24 marzo (Sala Argento – Palaexpo, ingresso A2, piano -1) un Executive Wine Seminar con degustazione finale dal curioso titolo «The Good, the Bad and the Ugly of Artisanal Wines», organizzato dalla Vinitaly International Academy – VIA, che con il contributo di esperti internazionali definirà cosa sono e come si qualificano – anche dal punto di vista commerciale sui diversi mercati – le varie tipologie di prodotto; al termine una degustazione di vini italiani ed esteri per capire il valore organolettico dei vini artigianali, in crescita anche dal punto di vista qualitativo.
Moderator sarà Stevie Kim, Managing Director of Vinitaly International. Speakers: Pedro Ballesteros Torres MW, Decanter WWA Panel co-Chair. / The letter of the law: defining artisanal, biologic, organic and biodynamic in Europe and the rest of the world; Monty Waldin, Decanter. / The good about biodynamics and green agriculture; Robert Joseph, wine expert and writer. Founder of Wine International Magazine and the London International Wine Challenge. / All that is bad in natural and artisanal wines; Ian D'Agata, Scientific Advisor of Vinitaly International and Scientific Director of Vinitaly International Academy. / Why it can all get ugly: the biology and biochemistry of artisanal wines; State of the Art lecture: Olivier Humbrecht MW, co-owner of Domaine Zind Humbrecht. / My twenty years experience with artisanal and bio wines e il nostro Costantino Charrère, owner of Les Cretes and past president of FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti)./ I vini artigianali nell’esperienza dei piccoli produttori, ieri oggi. Scenari futuri. A seguire vi sarà una degustazione di 8 vini artigianali italiani e stranieri. Si tratta di un appuntamento che, con rigore scientifico, vuole dare risposte alle domande più frequenti di chi si approccia a questi vini o di chi è scettico: cosa vuole dire essere artigianale nel mondo del vino? Può una grande azienda essere artigianale? O solo coloro che si sporcano le mani in vigna tutti i giorni con piccole produzione possono godere di questa definizione? E i vini non biologici possono essere anch'essi artigianali? Ma poi, cosa vuole dire esattamente vino biologico? A parlarne grandi esperti del mondo del vino italiano e internazionale: il Master of Wine Pedro Ballesteros Torres, che introdurrà i concetti legali di biologico, biodinamico e altri termini (ad esempio, ciò che è biologico in Italia non lo è in USA, e viceversa); Costantino Charrère, proprietario di Les Cretes ed ex presidente Fivi, che illustrerà il lavoro delle piccole aziende che spesso fanno viticoltura eroica; Monty Waldin, della rivista Decanter e autore di oltre dieci libri e video sull'agricoltura biodinamica; Ian D'Agata, responsabile scientifico VIA e Vinitaly International, che analizzerà la biologia e la biochimica di vini naturali; Robert Jospeh, uno dei decani del wine writing mondiale, fondatore di Wine International Magazine e del London International Wine Challenge; Olivier Humbrecht, cotitolare della alsaziana Zind Humbrecht, una delle trenta più famose aziende di vino del mondo che sarà presente al Vinitaly per racconare la sua ventennale esperienza nel mondo del vino artigianale e biologico. I lavori si chiuderanno con una speciale degustazione guidata di otto tra vini italiani ed esteri, di produttori famosissimi in tutto il mondo, dall'italiano Gulfi (espositore di Vinitaly) al francese Leroy.
Per partecipare a questo Executive Wine Seminar VIA è necessario iscriversi gratuitamente on-line sul sito di Vinitaly, nella sezione DEGUSTAZIONI – EXECUTIVE WINE SEMINARS dell'Area Visitatori.
Fivi al Vivit (padiglione 12)
Evento ormai consolidato, Vivit, vetrina dei vini artigianali, frutto del lavoro di quei produttori che si riconoscono nell’autenticità di un territorio e nella individualità, viene riproposto per il quarto anno nella sua formula ormai tradizionale e di successo. Oltre 120 le cantine presenti, provenienti oltre che dall'Italia da Gran Bretagna, Francia, Germania, Austria e Slovenia. Collettiva Fivi (pad. 8) - Per la prima volta sarà presente a Vinitaly una collettiva di 56 aziende vitivinicole aderenti alla Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti). La Fivi è un'associazione di aziende vitivinicole (convenzionali, biologiche e biodinamiche) che svolgono al loro interno tutto il ciclo dalla raccolta dell'uva alla commercializzazione del vino prodotto con le proprie uve, con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e l'autenticità dei vini italiani.
Les Cretes a “I Tre Bicchieri al Vinitaly 2015”Domenica 22 marzo, dalle 11.30 alle 16.30, presso la "Sala Argento", piano interrato Palaexpo, Les Cretes con il Petite Arvine 2013 Stelvin tra i premiati nella 28ma edizione di Vini d’Italia sarà in degustazione al Vinitaly. Dopo lo straordinario successo delle scorse edizioni Gambero Rosso e Vinitaly presentano per il quarto anno la grande degustazione dei vini premiati nell’edizione 2015 di Vini d’Italia. In degustazione troverete, tra gli altri, i vini che hanno ottenuto i PREMI SPECIALI (miglior rosso, miglior bianco, migliori bollicine, ecc. ecc.), i TRE BICCHIERI sotto i 15 euro (ben 108), e i TRE BICCHIERI VERDI, quelli prodotti da aziende sensibili alle istanze della sostenibilità ambientale. All’evento parteciperanno produttori, importatori, distributori, ristoratori, giornalisti della stampa italiana ed estera, opinion leader e ospiti internazionali.
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