La tradizionale indagine previsionale trimestrale di Confindustria Valle d'Aosta rivela che le aspettative prevalenti fra gli imprenditori valdostani sono meno ottimistiche rispetto ai risultati del
trimestre precedente, complice soprattutto il rallentamento che si registra sul fronte della produzione,
degli ordini in generale e degli ordini per le esportazioni.
«I dati che provengono dalla nostra consueta indagine mostrano una piccola battuta d’arresto per
l’economia della nostra Regione – afferma il Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Paolo Giachino –
forse perché sono ancora presenti nel tessuto imprenditoriale valdostano le preoccupazioni per la fragilità
delle ripresa in atto. Speriamo che le buone notizie che arrivano a livello
nazionale sappiano influenzare positivamente anche le prospettive dell’imprenditoria valdostana».
In parziale controtendenza rispetto ai dati nazionali, le aspettative prevalenti fra gli imprenditori valdostani
sono meno ottimistiche rispetto ai risultati del trimestre precedente, complice soprattutto il rallentamento
che si registra sul fronte della produzione, degli ordini in generale e degli ordini per le esportazioni. Il dato
relativo al carnet ordini conferma questa tendenza.
Aumenta la quota di imprese che ritengono il carnet
ordini sufficiente a coprire meno di un mese della capacità produttiva, passando da un 26,32% del trimestre
precedente ad un 45,45% dell’attuale. Diminuiscono, di conseguenza, le aziende che hanno certezze in
merito a periodi più lunghi con la quota di imprese che hanno una visibilità degli ordini da uno a tre mesi
che dal 36,84% del trimestre precedente passa ad un 22,73% dell’attuale.
Scende anche la quota di imprese
che hanno una visibilità oltre i tre mesi ma si tratta in prevalenza di aziende che sono legate agli appalti. Per
quanto concerne il parametro relativo al grado medio di utilizzo degli impianti, va evidenziato un rialzo: dal
58,82% del trimestre precedente si passa ad un 65,83% del trimestre attuale.
Nel dettaglio a manifestare
una maggiore sofferenza sono alcune industrie del settore alimentare, ma è da segnalare che il 30% delle
imprese intervistate dichiara di avere un utilizzo degli impianti superiore all’80%. Fa registrare anche un
rallentamento rispetto al dato positivo rilevato lo scorso trimestre, il dato relativo agli investimenti
programmati. Il calo riguarda essenzialmente il settore dei servizi ma in generale, prevale la quota di
imprenditori che prevede di realizzare nessun investimento che si attesta al 90%. Questo dato è influenzato
dal fatto che siamo a fine anno.
Rispetto al trimestre precedente, in base agli ultimi dati rilevati, si registra
un lieve miglioramento del dato relativo all’andamento degli incassi, infatti, gli imprenditori che riscontrano
un andamento dei pagamenti in linea rispetto ai tempi di pagamento pattuiti dal 36% del trimestre
precedente passa ad un 38% dell’attuale. In particolare in media si tratta di 81 giorni e per quanto riguarda
le pubbliche amministrazioni di 79 giorni. Anche per quanto riguarda le previsioni la crescita dell’economia
locale si mostra un po’ più debole e lenta del previsto.
Sul fronte della produzione il quadro che emerge è in
chiaro scuro. Si registra, infatti, un calo di tale parametro che riguarda essenzialmente alcune industrie
alimentari ma è da registrare una buona tenuta nel settore del terziario. In linea con questi dati è il
parametro relativo all’acquisizione di nuovi ordini per l’esportazione che peggiora rispetto al trimestre
precedente ma il fenomeno è essenzialmente da imputare al settore dei servizi che sono legati all’edilizia
che continuano a manifestare un certa sofferenza. Tuttavia, il 50% degli intervistati che rappresenta la
parte più rilevante dell’export valdostano dichiara di mantenere volumi costanti.
Per quanto concerne il
dato relativo all’acquisizione di nuovi ordini peggiora il saldo tra ottimisti e pessimisti rispetto al trimestre
precedente ma il 62% degli imprenditori intervistati ritiene che il volume degli ordini si manterrà costante
nel trimestre ottobre-dicembre rispetto a quello appena trascorso. E’ trasversale a tutti i settori il
peggioramento del dato relativo agli investimenti: si attesta su di un 53% la quota di imprenditori che
dichiara di non prevedere alcun investimento. Segnali positivi arrivano, tuttavia, dal settore dei
metalmeccanici e dell’energia che prevedono di effettuare interventi per ampliare la loro capacità
produttiva.
Fanno qualche passo indietro anche le aspettative relative all’andamento occupazionale anche
se è da far rilevare che il 63% degli imprenditori prevede che tale dato si manterrà costante. Il calo è da
imputare essenzialmente a fenomeni di pensionamento di personale che non ha dato luogo a sostituzioni
perché le imprese hanno deciso di procedere ad una riorganizzazione interna. Non emergono significativi
cambiamenti in merito alla propensione ad utilizzare lo strumento della Cassa Integrazione da parte delle
imprese valdostane dal momento che circa il 78% conferma che non ne farà uso contro l’81% fatto
registrare un anno fa.
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