Nicola Rosset |
Buongiorno a tutti,
è
con grande piacere che vi porto il saluto della Chambre Valdôtaine
che, in collaborazione con la Presidenza della Regione e con
l’Università della Valle d’Aosta, ha fortemente voluto questo
appuntamento.
Quello
con la Giornata dell’Economia è un rendez-vous ormai tradizionale
ed importante che, nel corso degli anni, ha sempre rappresentato un’
occasione privilegiata per trarre significativi spunti in merito alla
pianificazione delle attività future.
Importante
valore aggiunto dell’edizione di quest’anno, è stato l’impulso,
di cui ringrazio la Presidenza della Regione, a voler per la prima
volta collocare allo stesso tavolo tre importanti presìdi del
territorio, Regione, Chambre e Università, per cercare di analizzare
insieme l’anno economico appena trascorso e capire, con tutti gli
altri protagonisti dell’economia valdostana, in quale direzione
muoversi per il futuro.
Un quadro di sofferenza
Quello che emerge da un primo volo d’orizzonte sui dati riguardanti il 2015 è un quadro ancora di sofferenza, soprattutto per quanto riguarda la demografia delle imprese, seppur in un contesto nel quale si possono intravedere lievi segnali di miglioramento.
Quello che emerge da un primo volo d’orizzonte sui dati riguardanti il 2015 è un quadro ancora di sofferenza, soprattutto per quanto riguarda la demografia delle imprese, seppur in un contesto nel quale si possono intravedere lievi segnali di miglioramento.
Ad
alimentare le speranze di una ripartenza dell’economia sono i dati
macroeconomici previsionali, in moderato miglioramento grazie
soprattutto ad una domanda interna più vivace.
Esaminando
infatti i principali aggregati forniti da Prometeia, tra il 2014 ed
il 2015, il PIL della Valle d’Aosta cresce dello 0,8% (più del
dato nazionale fermo allo 0,5%).
Secondo
la stessa fonte, il valore aggiunto si incrementa dello 0,7% (contro
uno 0,3% a livello nazionale) e la spesa per i consumi delle famiglie
cresce dell’1,3% (contro un dato nazionale dell’1,1%).
A
fronte di un aumento del consumo interno, cala invece dello 0,3% il
valore dell’export regionale, che si assesta a circa 605 milioni di
euro.
A
fare da traino al settore è ancora una volta la vendita di metalli
(354 milioni di euro), seppur in calo del 3,1% rispetto al 2014.
A
registrare la prestazione migliore sono invece i settori delle
bevande (+21,4% e circa 58 milioni di vendite) e dei macchinari
(+20,4% e circa 50 milioni di euro di vendite).
Come
dicevo in precedenza, dati poco incoraggianti giungono ancora dalla
demografia delle imprese, soprattutto per quanto concerne il
commercio e l’edilizia, che restano comunque i comparti
numericamente più rilevanti (più di 1/3 del totale delle imprese).
Alla
fine del 2015 le imprese registrate in Valle d’Aosta sono 13.012
con una calo di 330 unità (-0,3%) rispetto al 2014.
Guardando
ai diversi settori resta stabile la consistenza delle imprese del
turismo e dei servizi alle imprese, così come molto contenuto
risulta il calo delle imprese agricole e del manifatturiero.
Alla
luce di questi dati non stupisce il saldo negativo delle imprese
artigiane, sulle quali si ripercuotono le difficoltà registrate dal
comparto edile, che assorbe oltre il 50% delle imprese. Alla fine del
2015, le imprese registrate sono 3.786, con un calo di 124 unità
rispetto all’anno precedente (97 sono edili).
In
calo risultano anche le imprese straniere e quelle femminili, mentre
appare incoraggiante il dato che conferma una sostanziale tenuta
delle imprese giovanili che in Valle d’Aosta sono 1198 e
rappresentano poco più del 9% del totale.
E’
questo un elemento di grande rilevanza proprio per l’impatto che il
ricambio generazione potrebbe avere su di un comparto imprenditoriale
costituito per il 57,2% (7.441 unità) da aziende monoaddetto e per
l’esigenza sempre più marcata di un entrata di nuovi giovani in
azienda.
L'analisi dell'Ufficio Studi della Chambre
e dell’Osservatorio Statistico regionale
Particolarmente interessante è anche l’analisi portata avanti dall’Ufficio Studi della Chambre e dall’Osservatorio Statistico regionale sulle diverse aree del territorio.
Se
infatti alcuni elementi appaiono più scontati, come ad esempio la
maggiore concentrazione di imprese ad Aosta, altri mettono in luce
aspetti interessanti e forse poco conosciuti.
Cito
ad esempio il dato che rileva come l’alta montagna turistica sia
quella dove si concentra il maggior numero di imprese in rapporto
alla popolazione, con 191 imprese ogni 1.000 abitanti (la media
italiana è di 99,6).
Nella
stessa area si trovano anche le imprese più longeve, attive nel
settore del turismo e del commercio.
Nella
media montagna e nell’alta montagna non turistica si trova invece
la maggiore quantità di imprese individuali e di micro dimensioni.
Come
appare evidente da questo breve excursus sui dati economici la
situazione è certamente in profonda evoluzione. L’anno appena
trascorso si è caratterizzato per dei risultati molto contrastanti,
confermando una tendenza della Valle d’Aosta a muoversi in maniera
anticiclica rispetto al resto del paese.
La
sfida è quindi quella di cercare di creare per l’economia e per le
imprese valdostane condizioni di maggiore stabilità possibile,
proprio per convincere imprenditori e giovani a tornare a scommettere
sul nostro territorio e sulle nostre aziende.
Fare
impresa in montagna costa di più rispetto ad altri contesti
geografici ed il comparto imprenditoriale valdostano è
essenzialmente caratterizzato da aziende di piccole dimensioni.
Per
poter affrontare in maniera concorrenziale il mercato e per poter
espandere il proprio ambito di riferimento è quindi necessario che
queste abbiano la possibilità di ottimizzare i costi per liberare
risorse da destinare ad altri investimenti.
Di
particolare importanza in questo senso è lo sviluppo delle tanto
citate reti di imprese, sulle quali la Chambre Valdôtaine sta
lavorando da tempo.
Non
si tratta di una possibilità che interessa solamente le imprese di
maggiori dimensioni, ma di una vera e propria necessità che deve
coinvolgere anche le imprese più piccole.
Penso
ad esempio alle opportunità che offrirebbe alla zona della media
montagna, una realtà che in Valle d’Aosta occupa circa 1.650
imprese, il 12 % del totale, e che forse più di altre aree del
territorio è soggetta al rischio di desertificazione.
In
un contesto economico nel quale il futuro non si baserà più sulla
visibilità quanto piuttosto sulla reputazione, la media montagna
possiede certamente una dimensione umana e naturalistica unica e
particolare, un importante valore aggiunto anche dal punto di vista
economico.
E’
questo un semplice esempio di quelli che potrebbero essere alcuni
ambiti sui quali portare avanti il lavoro al fine di sfruttare al
meglio le potenzialità offerte dal territorio.
Perché
tutto questo sia possibile è però necessario che si verifichino
alcune condizioni di base sulle quali è necessario concentrare gli
sforzi.
Il credito
Credo, in un momento di difficoltà economica come quello attuale, che una grande attenzione debba essere dedicata all’accesso al credito da parte delle aziende.
Un
progetto avviato dalla Chambre in collaborazione con i Confidi
regionali per garantire alle imprese un più agevole accesso a
piccoli finanziamenti ha visto l’adesione di 235 imprese,
evidenziando come quella del credito sia un’esigenza estremamente
attuale per il comparto imprenditoriale.
L’iniziativa
ha permesso inoltre di mettere in circolo fondi per circa 5 milioni
di euro e di giungere, grazie alla presenza del soggetto pubblico, ad
un abbassamento dei tassi di interesse.
In
questo senso, fondamentale per lo sviluppo è anche il lavoro portato
vanti dall’Amministrazione regionale, tramite la Finaosta, per la
riduzione dei tassi di interesse in tutti i settori.
Un
altro aspetto sul quale credo sarebbe interessante concentrare
l’attenzione è quello dell’infrastrutturazione telematica del
territorio e della digitalizzazione dei servizi.
Il
telelavoro è oggi un’abitudine sempre più diffusa e sempre più
attività imprenditoriali e professionali potrebbero essere condotte
anche lontano dall’ufficio, andando così a rivitalizzare altre
zone del territorio.
E’
un’occasione che per essere colta ha bisogno del supporto di una
serie di servizi che vanno oltre la semplice copertura del segnale
cellulare.
Si
tratta della famosa digitalizzazione dei servizi e di quella
sburocratizzazione nell’ambito della quale le Camere di Commercio
possono rappresentare una colonna portante proprio per l’esperienza
maturata nel corso degli anni.
La rete dei trasporti
Allo stesso tempo, pensando ai sovracosti derivanti dal fare impresa in Valle d’Aosta, credo che una particolare attenzione debba essere dedicata alla rete dei trasporti.
Allo stesso tempo, pensando ai sovracosti derivanti dal fare impresa in Valle d’Aosta, credo che una particolare attenzione debba essere dedicata alla rete dei trasporti.
Il
miglioramento della ferrovia, una più efficace integrazione del
trasporto su gomma e su rotaia, una maggiore attenzione nel
contenimento dei costi dell’autostrada, sono elementi a cui
destinare particolare attenzione.
Altrettanto
importante credo sia, infine, il discorso legato all’individuazione
di nuovi fondi e opportunità al sostegno e all’incentivazione
delle attività imprenditoriali, con particolare attenzione alle
opportunità offerte dai fondi nazionali ed europei.
In
conclusione, quelli che ho citato sono solamente alcuni dei temi che
credo ci impegneranno nei prossimi mesi.
Si
tratta di tematiche emerse dal confronto che la Chambre Valdôtaine
ha con le imprese e le associazioni di categoria, che proprio nella
Camera di Commercio trovano la loro rappresentanza istituzionale.
E’
quindi con piacere che abbiamo potuto constatare che queste tematiche
sono all’attenzione dell’Amministrazione regionale e che le
stesse sono parte del nuovo programma di Governo.
Credo
che questo sia un ulteriore passo in avanti nella direzione di unire
gli sforzi tra i diversi soggetti istituzionali ed economici per
rispondere alle esigenze e alle richieste del territorio e delle
imprese di cui la Chambre vuole essere puntuale interprete.
Vorrei,
in conclusione, ringraziare per l’impegno tutti coloro che si sono
adoperati per la buona riuscita di questa giornata: l’Ufficio Studi
della Chambre Valdôtaine, l’Osservatorio Statistico regionale e
l’Università della Valle d’Aosta ai quali si deve il meticoloso
lavoro di raccolta ed illustrazione dei dati che avrete modo di
vedere nel corso del pomeriggio.
Auguro
a tutti voi un buon lavoro e vi ringrazio dell’attenzione.
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