14 giugno 2016

L'intervento di Nicola Rosset alla Giornata dell'Economia: «Un quadro di sofferenza pur con alcuni segnali di miglioramento»

Nicola Rosset
Riportiamo (troverai anche un articolo sul Corriere della Valle) l'intervento del Presidente della Chambre Nicola Rosset alla Giornata dell'Economia. Un buon modo per farsi un'idea dei contenuti proposti in quell'occasione. I titoletti li ho aggiunti io.

Buongiorno a tutti,
è con grande piacere che vi porto il saluto della Chambre Valdôtaine che, in collaborazione con la Presidenza della Regione e con l’Università della Valle d’Aosta, ha fortemente voluto questo appuntamento.
Quello con la Giornata dell’Economia è un rendez-vous ormai tradizionale ed importante che, nel corso degli anni, ha sempre rappresentato un’ occasione privilegiata per trarre significativi spunti in merito alla pianificazione delle attività future.
Importante valore aggiunto dell’edizione di quest’anno, è stato l’impulso, di cui ringrazio la Presidenza della Regione, a voler per la prima volta collocare allo stesso tavolo tre importanti presìdi del territorio, Regione, Chambre e Università, per cercare di analizzare insieme l’anno economico appena trascorso e capire, con tutti gli altri protagonisti dell’economia valdostana, in quale direzione muoversi per il futuro.
Un quadro di sofferenza
Quello che emerge da un primo volo d’orizzonte sui dati riguardanti il 2015 è un quadro ancora di sofferenza, soprattutto per quanto riguarda la demografia delle imprese, seppur in un contesto nel quale si possono intravedere lievi segnali di miglioramento.
Ad alimentare le speranze di una ripartenza dell’economia sono i dati macroeconomici previsionali, in moderato miglioramento grazie soprattutto ad una domanda interna più vivace.
Esaminando infatti i principali aggregati forniti da Prometeia, tra il 2014 ed il 2015, il PIL della Valle d’Aosta cresce dello 0,8% (più del dato nazionale fermo allo 0,5%).
Secondo la stessa fonte, il valore aggiunto si incrementa dello 0,7% (contro uno 0,3% a livello nazionale) e la spesa per i consumi delle famiglie cresce dell’1,3% (contro un dato nazionale dell’1,1%).
A fronte di un aumento del consumo interno, cala invece dello 0,3% il valore dell’export regionale, che si assesta a circa 605 milioni di euro.
A fare da traino al settore è ancora una volta la vendita di metalli (354 milioni di euro), seppur in calo del 3,1% rispetto al 2014.
A registrare la prestazione migliore sono invece i settori delle bevande (+21,4% e circa 58 milioni di vendite) e dei macchinari (+20,4% e circa 50 milioni di euro di vendite).
Come dicevo in precedenza, dati poco incoraggianti giungono ancora dalla demografia delle imprese, soprattutto per quanto concerne il commercio e l’edilizia, che restano comunque i comparti numericamente più rilevanti (più di 1/3 del totale delle imprese).
Alla fine del 2015 le imprese registrate in Valle d’Aosta sono 13.012 con una calo di 330 unità (-0,3%) rispetto al 2014.
Guardando ai diversi settori resta stabile la consistenza delle imprese del turismo e dei servizi alle imprese, così come molto contenuto risulta il calo delle imprese agricole e del manifatturiero.
Alla luce di questi dati non stupisce il saldo negativo delle imprese artigiane, sulle quali si ripercuotono le difficoltà registrate dal comparto edile, che assorbe oltre il 50% delle imprese. Alla fine del 2015, le imprese registrate sono 3.786, con un calo di 124 unità rispetto all’anno precedente (97 sono edili).
In calo risultano anche le imprese straniere e quelle femminili, mentre appare incoraggiante il dato che conferma una sostanziale tenuta delle imprese giovanili che in Valle d’Aosta sono 1198 e rappresentano poco più del 9% del totale.
E’ questo un elemento di grande rilevanza proprio per l’impatto che il ricambio generazione potrebbe avere su di un comparto imprenditoriale costituito per il 57,2% (7.441 unità) da aziende monoaddetto e per l’esigenza sempre più marcata di un entrata di nuovi giovani in azienda.

L'analisi dell'Ufficio Studi della Chambre 
e dell’Osservatorio Statistico regionale
Particolarmente interessante è anche l’analisi portata avanti dall’Ufficio Studi della Chambre e dall’Osservatorio Statistico regionale sulle diverse aree del territorio.
Se infatti alcuni elementi appaiono più scontati, come ad esempio la maggiore concentrazione di imprese ad Aosta, altri mettono in luce aspetti interessanti e forse poco conosciuti.
Cito ad esempio il dato che rileva come l’alta montagna turistica sia quella dove si concentra il maggior numero di imprese in rapporto alla popolazione, con 191 imprese ogni 1.000 abitanti (la media italiana è di 99,6).
Nella stessa area si trovano anche le imprese più longeve, attive nel settore del turismo e del commercio.
Nella media montagna e nell’alta montagna non turistica si trova invece la maggiore quantità di imprese individuali e di micro dimensioni.
Come appare evidente da questo breve excursus sui dati economici la situazione è certamente in profonda evoluzione. L’anno appena trascorso si è caratterizzato per dei risultati molto contrastanti, confermando una tendenza della Valle d’Aosta a muoversi in maniera anticiclica rispetto al resto del paese.
La sfida è quindi quella di cercare di creare per l’economia e per le imprese valdostane condizioni di maggiore stabilità possibile, proprio per convincere imprenditori e giovani a tornare a scommettere sul nostro territorio e sulle nostre aziende.
Fare impresa in montagna costa di più rispetto ad altri contesti geografici ed il comparto imprenditoriale valdostano è essenzialmente caratterizzato da aziende di piccole dimensioni.
Per poter affrontare in maniera concorrenziale il mercato e per poter espandere il proprio ambito di riferimento è quindi necessario che queste abbiano la possibilità di ottimizzare i costi per liberare risorse da destinare ad altri investimenti.
Di particolare importanza in questo senso è lo sviluppo delle tanto citate reti di imprese, sulle quali la Chambre Valdôtaine sta lavorando da tempo.
Non si tratta di una possibilità che interessa solamente le imprese di maggiori dimensioni, ma di una vera e propria necessità che deve coinvolgere anche le imprese più piccole.
Penso ad esempio alle opportunità che offrirebbe alla zona della media montagna, una realtà che in Valle d’Aosta occupa circa 1.650 imprese, il 12 % del totale, e che forse più di altre aree del territorio è soggetta al rischio di desertificazione.
In un contesto economico nel quale il futuro non si baserà più sulla visibilità quanto piuttosto sulla reputazione, la media montagna possiede certamente una dimensione umana e naturalistica unica e particolare, un importante valore aggiunto anche dal punto di vista economico.
E’ questo un semplice esempio di quelli che potrebbero essere alcuni ambiti sui quali portare avanti il lavoro al fine di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal territorio.
Perché tutto questo sia possibile è però necessario che si verifichino alcune condizioni di base sulle quali è necessario concentrare gli sforzi.

Il credito
Credo, in un momento di difficoltà economica come quello attuale, che una grande attenzione debba essere dedicata all’accesso al credito da parte delle aziende.
Un progetto avviato dalla Chambre in collaborazione con i Confidi regionali per garantire alle imprese un più agevole accesso a piccoli finanziamenti ha visto l’adesione di 235 imprese, evidenziando come quella del credito sia un’esigenza estremamente attuale per il comparto imprenditoriale.
L’iniziativa ha permesso inoltre di mettere in circolo fondi per circa 5 milioni di euro e di giungere, grazie alla presenza del soggetto pubblico, ad un abbassamento dei tassi di interesse.
In questo senso, fondamentale per lo sviluppo è anche il lavoro portato vanti dall’Amministrazione regionale, tramite la Finaosta, per la riduzione dei tassi di interesse in tutti i settori.
Un altro aspetto sul quale credo sarebbe interessante concentrare l’attenzione è quello dell’infrastrutturazione telematica del territorio e della digitalizzazione dei servizi.
Il telelavoro è oggi un’abitudine sempre più diffusa e sempre più attività imprenditoriali e professionali potrebbero essere condotte anche lontano dall’ufficio, andando così a rivitalizzare altre zone del territorio.
E’ un’occasione che per essere colta ha bisogno del supporto di una serie di servizi che vanno oltre la semplice copertura del segnale cellulare.
Si tratta della famosa digitalizzazione dei servizi e di quella sburocratizzazione nell’ambito della quale le Camere di Commercio possono rappresentare una colonna portante proprio per l’esperienza maturata nel corso degli anni.

La rete dei trasporti
Allo stesso tempo, pensando ai sovracosti derivanti dal fare impresa in Valle d’Aosta, credo che una particolare attenzione debba essere dedicata alla rete dei trasporti.
Il miglioramento della ferrovia, una più efficace integrazione del trasporto su gomma e su rotaia, una maggiore attenzione nel contenimento dei costi dell’autostrada, sono elementi a cui destinare particolare attenzione.
Altrettanto importante credo sia, infine, il discorso legato all’individuazione di nuovi fondi e opportunità al sostegno e all’incentivazione delle attività imprenditoriali, con particolare attenzione alle opportunità offerte dai fondi nazionali ed europei.
In conclusione, quelli che ho citato sono solamente alcuni dei temi che credo ci impegneranno nei prossimi mesi.
Si tratta di tematiche emerse dal confronto che la Chambre Valdôtaine ha con le imprese e le associazioni di categoria, che proprio nella Camera di Commercio trovano la loro rappresentanza istituzionale.
E’ quindi con piacere che abbiamo potuto constatare che queste tematiche sono all’attenzione dell’Amministrazione regionale e che le stesse sono parte del nuovo programma di Governo.
Credo che questo sia un ulteriore passo in avanti nella direzione di unire gli sforzi tra i diversi soggetti istituzionali ed economici per rispondere alle esigenze e alle richieste del territorio e delle imprese di cui la Chambre vuole essere puntuale interprete.
Vorrei, in conclusione, ringraziare per l’impegno tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita di questa giornata: l’Ufficio Studi della Chambre Valdôtaine, l’Osservatorio Statistico regionale e l’Università della Valle d’Aosta ai quali si deve il meticoloso lavoro di raccolta ed illustrazione dei dati che avrete modo di vedere nel corso del pomeriggio.
Auguro a tutti voi un buon lavoro e vi ringrazio dell’attenzione.

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