19 ottobre 2016

#Confidi Valle d’Aosta adegua statuto a disposizioni di Banca d'Italia



L'assemblea straordinaria del Confidi Valle d'Aosta, riunita martedì 18 ottobre al Centro Congressi dell'Etoile du Nord di Sarre, ha approvato all'unanimità le modifiche allo Statuto richieste dalla Banca d'Italia che ne ha autorizzato l’iscrizione nell’apposito albo previsto dall’articolo 106 del TUB.

L'assemblea è stata anche l'occasione per ribadire le Commissioni praticate dal Confidi Valle d'Aosta sono, in assoluto, come ha ribadito il Presidente, Pericle Calgaro , tra le più basse d'Italia.

Confidi Valle d’Aosta ha 846 soci, con uno stock di affidamenti di 243,6 milioni di euro per un ammontare garanzie di 81,9 milioni di euro. Il patrimonio (al lordo degli accantonamenti) è di oltre 28 milioni di euro. Il patrimonio di vigilanza (diverso dal patrimonio contabile) è pari a circa 22 milioni di euro.

Le principali modifiche riguardano il recesso del socio (facilitare l’uscita di un socio); la liquidazione delle azioni (la liquidità necessaria e la solvibilità del Confidi al fine di liquidare la quota societaria dei Soci); la cessione delle azioni (la trasferibilità delle quote societarie e la non ammissione a pegno o vincolo delle stesse); la composizione del consiglio di amministrazione (il contenimento e la conseguente diminuzione del numero dei Consiglieri, una precisa autovalutazione dell’adeguatezza qualitativa dell’organo.

Bankitalia ha riconosciuto e premiato la solidità e serietà, confermando l’ impegno per il sostegno e il rilancio dell'economia e dell'impresa valdostana. Il Presidente Calgaro è soddisfatto per il balzo in avanti compiuto a livello qualitativo e operativo.


Lo scorso 19 luglio, infatti, la Banca d’Italia ha autorizzato Confidi Valle dAosta all’esercizio dell’attività di concessione dei finanziamenti nei confronti del pubblico, inserendo l'associazione in un nuovo Albo Unico che raccoglie i Confidi in possesso di determinati requisiti patrimoniali, organizzativi e di governance necessari per svolgere l’attività di concessione della garanzia. «Tutto ciò determinerà un’ulteriore razionalizzazione del settore – ha commentato Calgaro - in linea con gli standard di vigilanza europea, e al contempo consentirà di contenere e monitorare il rischio, contribuendo a selezionare un gruppo ristretto di strutture in grado di fornire, in nome e per conto delle aziende associate, una garanzia adeguatamente apprezzata dal sistema bancario». Confidi Valle d’Aosta è dunque un soggetto abilitato all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamento sotto qualsiasi forma, «incluso il rilascio di garanzie - ha sottolineato Calgaro - che in ogni caso continuerà a costituire il core business del Confidi».

L’assenso di Banca d’Italia è quindi, secondo i vertici di Confidi Valle d’Aosta «un riconoscimento alla determinazione, alla competenza e all’attenta gestione che Confidi Valle d’Aosta ha dimostrato in questi anni, risultando uno tra i Confidi nazionali più solidi dal punto di vista patrimoniale».

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