Da confindustria Valle d'Aosta la consueta indagine previsionale trimestrale redatta da Edda Crosa. Le altre indagini potete leggerle qui.
Gli effetti della crisi economica che hanno cominciato a farsi sentire con forza nell’ultimo trimestre del 2008, confermano un quadro congiunturale ancora nel complesso debole per la nostra regione. Il perdurare del segno negativo dei principali indicatori esaminati rende particolarmente difficile prevedere se, quando e con quale intensità si potrà registrare una reale inversione di tendenza. La risalita si preannuncia lenta, sarà certamente necessario molto tempo per recuperare i livelli di attività degli anni passati.
Decelerazione della caduta
Le previsioni per il terzo trimestre 2009 evidenziano una contrazione contenuta dei livelli produttivi che, associata alla prospettiva di un leggero recupero degli ordini sul mercato interno e alla tenuta dell’occupazione, fanno pensare ad una “decelerazione della caduta”.
Anche il Centro Studi di Confindustria, nella pubblicazione “Scenari Economici” del 18 giugno 2009,
prospetta il materializzarsi di una possibile ripresa grazie ai numerosi segnali anticipatori: parziale risalita
della fiducia di imprese e famiglie, rialzi delle borse e delle materie prime, miglioramento degli indici di diffusione dell’attività, ritorno alla crescita dei paesi emergenti, stabilizzazione del mercato immobiliare e attenuazione della riduzione dei posti di lavoro negli Stati Uniti. In tale contesto sono ancora le imprese del settore metalmeccanico, legate alla siderurgia e all’automotive, ad avvertire maggiori difficoltà soprattutto sul versante della produzione e degli ordinativi sia sul mercato nazionale che per l’estero.
Livelli occupazionali confermati
Più in generale non si assiste ad una diversificazione di andamenti per classe dimensionale delle imprese.
Diminuiscono le imprese che prospettano una riduzione degli organici, e vengono confermati, dalla
larga maggioranza delle imprese intervistate, i livelli occupazionali. Per sostenere il dato occupazionale le
imprese infatti ricorrono con maggiore intensità alla cassa integrazione facendo registrare un nuovo record dopo quello stabilito nel precedente trimestre.
Ritardo negli incassi e stretta selettiva del credito bancario
Dal punto di vista finanziario si riscontra, anche per il terzo trimestre, una situazione di ritardo negli incassi in
linea con le rilevazioni precedenti. Le maggiori criticità si concentrano sul comparto manifatturiero che segnala maggiori tensioni nel ciclo dei pagamenti clienti-fornitori. Il costo del credito registra un leggero
calo ma il quadro dei rapporti fra il sistema bancario e le imprese appaiono, soprattutto in questa fase, ancora particolarmente complessi e delicati. Il Centro Studi di Confindustria ha rilevato che la stretta selettiva del credito bancario alle imprese e alle famiglie ha comportato un irrigidimento dei criteri di erogazione e un aumento degli spread. I tassi pagati dalle imprese sono scesi ma gli spread sull’Euribor restano molto alti, soprattutto sui fidi di minori dimensioni. Per sostenere la ripresa è essenziale che la riduzione dei tassi prosegua nei prossimi mesi. Si inverte la tendenza del costo delle materie prime che, dopo il crollo degli ultimi due trimestri, evidenzia un rialzo di qualche punto percentuale.
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