Dopo Grivel, Les Crêtes e Maison Bertolin è la volta di una tesina sulla «Valgrisa» dello studente universitario Fabrizio Bazzani, che ha seguito il seminario di economia del professor Carmine Garzia. Ho diviso il testo in tre puntate. Eccovi la prima puntata.
Descrizione sintetica dell’ evoluzione storica dell’ azienda
Valgrisa è un brand di abbigliamento nato nel dicembre 2004 dall’ unione di tre imprenditori, Luciano Barbera noto nel settore tessile è il socio maggioritario e Presidente dell’ azienda, il suo polo commerciale è sempre stato nel biellese, gli altri due soci fondatori sono la coppia Andrea Nicola e la piemontese Alessandra Fulginiti, legale rappresentante nonché Amministratore delegato.
L’azienda nasce dal connubio che hanno i soci verso la storia e la tradizione valdostana ispirandosi ad esse per la creazione dei capi di abbigliamento e accessori. La linea riprende gli abiti del passato e cosi pure la lavorazione dei tessuti, lane locali provenienti da capi molto rari e protetti. Per quanto riguarda i materiali l’azienda si basa quasi esclusivamente sull’uso del velluto e del fustagno in combinazione con altri tessuti raffinati come il cachemire.
Ogni capo viene confezionato artigianalmente, le lane particolari e non trattate fanno si che ogni capo possa avere delle tonalità di colore diverse conferendo al prodotto caratteristiche unicità senza nulla togliere alla qualità. Il tutto viene abbinato con sistemi di impermeabilizzazione di ultima generazione che rendono il tessuto resistente agli agenti atmosferici tipici di montagna come la neve e le basse temperature.
Il capo simbolo del marchio è la giacca «Lodrà», questa, è stata concepita ispirandosi fortemente alla divisa indossata dalle guide alpine di Courmayeur durante il XIX sec.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
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