6 maggio 2008

Le associazioni di categoria giudicano i provvedimenti della Giunta Caveri (1)

Il giudizio di Confindustria Valle d’Aosta sull’operato della Giunta guidata da Luciano Caveri è legato al promesso taglio dell’Irap come previsto dal pacchetto di disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d’Aosta, approvato lo scorso dicembre. Il provvedimento, indicato all’articolo 1 della «Legge finanziaria per gli anni 2008/2010», si poneva l’obiettivo di diminuire l’imposizione sul costo del lavoro, mediante la riduzione di un punto percentuale dell’aliquota IRAP (oggi pari al 4,25%). Un taglio per premiare le aziende considerate «virtuose», cioè quelle che nell’ultimo triennio hanno fatto registrare un incremento del 5% del valore della produzione netta e dei costi relativi al personale. «Il provvedimento del Governo Caveri maggiormente auspicato che abbiamo chiesto più volte e più utile per il settore industriale è sicuramente quello della riduzione dell’IRAP. – commenta il Presidente Giuseppe Bordon - Al tempo stesso però si è dimostrato il più inefficace perché è stato adottato a fine legislatura e ancora oggi, tenuto conto delle condizioni poste in termini di incremento del valore della produzione netta e dei costi del personale, non sappiamo quante imprese potranno avvantaggiarsene». Sul fronte dei «desiderata» Confindustria sottolinea come sarebbe stato auspicabile in quest’ultima parte di legislatura l’avvio di un «processo di privatizzazione delle partecipazioni regionali nelle società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi che avrebbe consentito una esternalizzazione di servizi e un minore peso della Regione nell’economia valdostana». Critico Roberto Montrosset, presidente di Assoedili. «L’attuale pianificazione delle opere pubbliche – spiega – non aiuta le aziende a programmare per tempo la propria attività. Se non c’è la certezza di un mercato è difficile che le aziende puntino ad aggregarsi per concorrere agli appalti regionali. Sono convinto che si dovrebbe valutare la predisposizione di interventi che favoriscano l’aggregazione». «Complessivamente – conclude Montrosset - riscontro però poco attenzione da parte della pubblica amministrazione nei confronti del settore delle costruzioni. Confrontarsi con soggetti imprenditoriali maggiormente consolidati a livello regionale sembra non interessare a nessuno». Federico Jacquin, presidente della sezione edili di Confindustria, segnala fra gli interventi positivi la modifica della legge sulla raccolta rifiuti (31/2007) che ha permesso di risolvere un grave vuoto normativo in materia di trasporto inerti che rischiava di mettere in difficoltà tutto il settore. «In quell’occasione – ha sottolineato Jacquin - è stato dimostrato che se c’è la volontà politica i problemi si possono risolvere. Purtroppo non è sempre così». Sul fronte del credito Martino Cossard, presidente della locale sezione Abi, osserva come l’attuale Giunta abbia maggiormente coinvolto gli istituti di credito. «Per alcuni finanziamenti – precisa - sono state sottoscritte convenzioni non soltanto con Finaosta. Ad esempio per un aiuto in materia di imprenditoria femminile è stata data la possibilità di rivolgersi alle banche convenzionate». Manca ancora per Cossard una convenzione fra Regione e Istituti di credito che permetta alle imprese appaltatrici di servizi alla pubblica amministrazione di ottenere l’anticipazione delle fatture da parte delle banche. Claudio Viale, segretario regionale della Cgil, evidenzia come positivo l’accordo siglato tra i sindacati confederali e la Giunta Caveri affinché il governo regionale faccia propria la proposta di legge «Misure di sostegno in favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, delle collaboratrici e dei collaboratori». «Si tratta – commenta Viale – di misure integrative agli attuali ammortizzatori sociali. Sono interventi relativi al sostegno al reddito nei periodi di inattività involontaria e di sospensione dell'attività lavorativa a causa di motivi di salute». Viale giudica negativamente la decisione della giunta di costruire un termovalorizzatore e ritiene auspicabile che il prossimo governo regionale approvi una proposta di legge dei sindacati confederali in materia di «reddito di cittadinanza per le nuove povertà». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 23 aprile 2008)

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