In una logica squisitamente glocal (chissà poi che cosa vuole esattamente dire), mi sono spesso occupato dell'aumento di capitale Enel. E' chiaro che proprio ora che i giochi sono fatti non posso esimermi dal riferirne.
Si è conclusa con successo l’offerta in opzione agli azionisti Enel delle azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale e a pagamento deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel in data 6 e 28 maggio 2009, in attuazione della delega a esso conferita, ai sensi dell’articolo 2443 del codice civile, dall’Assemblea straordinaria del 29 aprile 2009.
Durante il periodo di offerta in opzione, iniziato il 1° giugno 2009 e conclusosi il 19 giugno 2009, sono stati esercitati n. 6.160.693.425 diritti di opzione e quindi sottoscritte complessive n. 3.203.560.581 azioni ordinarie Enel di nuova emissione, pari a circa il 99,58% delle n. 3.216.938.192 azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a Euro 7.944.830.240,88.
Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, ha così commentato: «Voglio ringraziare i nostri Azionisti per il sostegno che hanno voluto dare alla Società: un risultato importante, che testimonia la fiducia del mercato nella strategia di crescita internazionale e di stabilità finanziaria perseguita dalla Società. I risultati positivi del primo trimestre 2009 dimostrano la capacità di Enel di generare profitti anche nelle congiunture più difficili; il successo dell’aumento di capitale, così come l’imminente completamento dell’acquisizione di Endesa in anticipo sui tempi contrattuali previsti, mettono Enel nelle condizioni più favorevoli per cogliere le opportunità che la ripresa dei mercati offriranno: con l’obiettivo di dare ai nostri azionisti risultati e dividendi sempre tra i migliori del nostro settore».
I diriti non esercitati
Al termine del periodo di offerta in opzione, risultano pertanto non esercitati n. 25.726.175 diritti di opzione, che danno diritto a sottoscrivere complessive n. 13.377.611 azioni ordinarie Enel di nuova emissione, per un controvalore complessivo di Euro 33.176.475,28.
I diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa da Enel ai sensi dell’art. 2441, terzo comma del codice civile, per il tramite di Mediobanca, nelle riunioni del 26, 29, 30 giugno 2009 e del 1° e 2 luglio 2009.
Si ricorda che tali diritti di opzione potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di azioni ordinarie Enel di nuova emissione del valore nominale di Euro 1 ciascuna, godimento 1° gennaio 2009, al prezzo di Euro 2,48 per azione, nel rapporto di n. 13 nuove azioni ogni n. 25 diritti.
Il ministero dell'Economia e la Cassa Depositi e Prestiti
La sottoscrizione delle azioni ordinarie Enel di nuova emissione dovrà essere effettuata presso gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. entro e non oltre il 3 luglio 2009, a pena di decadenza. Si ricorda che un consorzio composto da primarie banche nazionali e internazionali –
coordinato e diretto da Banca IMI, JP Morgan e Mediobanca , in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners – si è impegnato a sottoscrivere l’aumento di capitale fino all’importo massimo complessivo di 5,5 miliardi di euro, vale a dire per l’intera parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell’offerta in borsa, al netto delle quote di spettanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP).
A tale ultimo riguardo si segnala che l’azionista CDP, facendo seguito a quanto comunicato al mercato in data 25 marzo 2009, ha aderito all’aumento di capitale di Enel sia per la parte di competenza della Cassa medesima sia per quella di spettanza del MEF (previa cessione, da parte del MEF, dei diritti di opzione a esso spettanti). In particolare, CDP ha sottoscritto n. 1.005.095.936 azioni ordinarie Enel di nuova emissione – pari a circa il 31,24% delle azioni oggetto dell’offerta – per un controvalore complessivo di Euro
2.492.637.921,28.
All’esito della sottoscrizione dell’intero aumento di capitale di Enel, CDP risulterà quindi titolare di una partecipazione pari a circa il 17,36% del capitale sociale di Enel, mentre la partecipazione diretta del MEF si attesterà a circa il 13,88% del capitale stesso.
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