Nell'ambito delle giornate della festa del Lardo di Arnad, che tradizionalmente si svolge dal 26 al 30 agosto, Coldiretti Valle d'Aosta ha partecipato all’organizzazione - con Regione, Comune di
Arnad, Casinò de la Vallée - e patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, al convegno «Salumeria
Italiana tra frodi e contraffazioni». Un importante contributo sull'argomento è stato dato da Nino Andena, Vice Presidente nazionale Coldiretti e Presidente Nazionale AIA. È stata una ulteriore occasione per far sapere agli addetti ai lavori, ma anche ai consumatori e alla stampa la situazione che Coldiretti ha definito «agropirateria» e che da tempo l'associazione combatte senza sosta.
Alla imitazione non è sfuggita nemmeno la «Fontina» che è stata presentata in due confezioni, provenienti dalla Svezia. Un altro esempio riportato da Andena è stato quello della Bresaola. Nel corso del 2009 è stata sequestrata carne avariata proveniente dall’Uruguay destinata alla produzione di bresaola in uno stabilimento della Valtellina. Anche l’UE ha avuto seri dubbi sulla qualità della carne importata dal Sudamerica e a partire dal 31 gennaio 2008 le importazioni di carne bovina dal Brasile sono autorizzate solo se provenienti da un
saanitario è un grave attentato all'agricoltura italiana a vantaggio del falso Made in Italy, che nulla ha a che fare con la materia prima nazionale.
La trasparenza dell'informazione e la rintracciabilità in etichetta sono il miglior modo per evitare psicosi nei consumi. Per colpa della mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne, nelle recenti emergenze sanitarie il sistema produttivo nazionale ha perso migliaia di posti di lavoro, con danni per 2,5 miliardi di euro (circa 2 miliardi € per la mucca pazza nel 2001 e mezzo miliardo € per l'aviaria dei polli nel 2005). L'incontro è stato moderato dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio e, oltre a Nino Andena e all'Assessore all'Agricoltura Giuseppe Isabellon ha visto la partecipazione di Gianni Capuzzi, del Ministero all'Agricoltura, e dei rappresentanti degli istituti di controllo Francesco Ciani
e Giancarlo Fiando.
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