Confindustria Valle d'Aosta propone la consueta trimestrale. Ti propongo l'introduzione sintetica. Domani potrai analizzare il testo più nel dettaglio. Se sei un imprenditore scrivimi qual è la tua situazione. Se vuoi approfondire qui trovi le precedenti trimestrali. Con Google insight ho analizzato la parola «crisi». Nella colonna di destra sono pubblicati i risultati della mia ricerca.
Nell’ultimo trimestre dell’anno l’industria valdostana continua a risentire della fase recessiva che ha caratterizzato il 2009 e la seconda parte del 2008. Le conseguenze della crisi si fanno sentire in particolare modo sul versante della produzione che resta su livelli negativi. Il saldo ottimisti - pessimisti evidenzia un peggioramento più marcato per il comparto manifatturiero con particolare riferimento al settore metalmeccanico.
Qualche timido segnale positivo, addebitabile ai primi sintomi di recupero sia della domanda interna, che
di quella estera, comincia ad avvertirsi sul fronte degli ordinativi totali, della competitività e della media dell’utilizzo degli impianti.
Il Centro Studi di Confindustria, nella pubblicazione «Scenari Economici» n. 6 - Autunno 2009, ha affermato che siamo entrati in una fase diversa dalla crisi, non meno delicata e densa di incognite per il futuro del sistema produttivo italiano, e che l’autunno e l’inverno prossimi saranno decisivi per molte imprese, incluse alcune tra le più innovative e dinamiche.
L’onda lunga della crisi si sta riflettendo negativamente sulle dinamiche occupazionali: le previsioni non solo restano negative ma peggiorano rispetto al trimestre precedente. L’indice legato al ricorso degli mortizzatori sociali segue l’andamento dell’occupazione, la sfavorevole congiuntura economica ha portato ad un sempre più massiccio ricorso alla CIG che ha fatto registrare il livello più alto degli ultimi anni.
Restano sostanzialmente stabili gli indicatori relativi all’andamento degli incassi.
La percentuale delle imprese che lamentano ritardi negli incassi si attesta su livelli ragguardevoli.
E’ il comparto manifatturiero che segnala maggiori criticità nel ciclo dei pagamenti clienti-fornitori.
Il costo del credito è risultato invariato per la maggioranza delle imprese intervistate (60%).
Continua l’ascesa del costo delle materie prime, anche se in maniera meno marcata rispetto al trimestre
precedente.
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