9 ottobre 2009

Premio Regione Imprenditoriale Europea: la Valle d'Aosta è a Misura di Pmi?


Oggi guardando le miriadi di mail che mi arrivano nella posta elettronica al Corriere mi è caduto l'occhio su un comunicato stampa del Comitato delle regioni (CdR). Il Cdr ha lanciato l'iniziativa pilota «Regione imprenditoriale europea (EER)»: il suo obiettivo è quello di individuare e premiare un certo numero di regioni europee che abbiano dato prova di eccezionale spirito imprenditoriale e di incoraggiare gli enti regionali e locali a impegnarsi più a fondo per promuovere le piccole imprese in Europa.

L'iniziativa EER è aperta a tutte le regioni europee, indipendentemente dalle loro dimensioni, popolazione o ricchezza. Possono partecipare tutte le regioni, città o amministrazioni locali dotate del mandato politico per elaborare e attuare le proprie strategie di potenziamento dell'imprenditorialità a livello regionale e locale. Ogni anno fino a tre regioni dell'Unione europea potranno ricevere il marchio di Regione imprenditoriale dell'anno, che premierà la qualità, l'efficacia e il successo a lungo termine della loro prospettiva imprenditoriale e della volontà politica di attuarla.

L'interrogativo che mi è sorto spontaneo è dove si collocherebbe la Valle in un simile premio. Tra gli stessi imprenditori le opinioni sono piuttosto discordanti. Soprattutto il giudizio sull'efficienza della macchina burocratica è estremamente variabile. Fammi sapere la tua opinione in proposito. La nostra è una regione a misura di Pmi? Se sì perchè? E se no che cosa le manca?

Come si partecipa?
La prospettiva imprenditoriale di ciascuna regione sarà valutata da una giuria composta da membri del CdR e da rappresentanti della Commissione europea e delle organizzazioni imprenditoriali BusinessEurope, Ueapme e Eurochambres, che hanno sostenuto l'iniziativa. La giuria terrà conto sia delle caratteristiche specifiche delle regioni candidate (ad esempio le competenze in materia di politica di impresa, il potenziale imprenditoriale e la sostenibilità e credibilità delle proposte) che della presentazione generale del piano di prospettiva. I primi marchi EER per gli anni 2011 e 2012 saranno conferiti già nel febbraio 2010, nel corso di un'apposita cerimonia. Il termine per la presentazione delle candidature (che dovrà avvenire obbligatoriamente attraverso l'apposito formulario disponibile sul sito del CdR) è il 15 gennaio 2010.

Le intenzioni della politica
Piene, come sempre, di buone intenzioni e proclami altisonanti le promesse dei politici. Le riporto perchè in via di principio sono condivisibili e, credo, faccia cultura anche il fatto che qualche amminsitratore in visita al blog le possa leggere.

Intervenendo alla presentazione ufficiale dell'iniziativa Regione imprenditoriale europea (EER), avvenuta il 7 ottobre nel quadro degli Open Days - Settimana europea delle regioni e delle città, il Presidente del CdR Luc Van den Brande ha affermato: «quest'anno gli Open Days si aprono all'insegna del motto Sfide globali, risposte europee. L'iniziativa EER, promossa dal CdR in partenariato con la Commissione europea, costituisce un nuovo trampolino di lancio per la crescita e l'occupazione a livello regionale. Si tratta in sostanza di una risposta concreta alla necessità urgente di fornire sostegno alle piccole e medie imprese, che sono una fonte importante di crescita, occupazione e innovazione e che operano, nel 98% dei casi, esclusivamente a livello locale, mantenendo spesso un legame socioeconomico molto forte con il proprio territorio».

Il vicepresidente della Commissione europea Günther Verheugen, responsabile per l'Impresa e l'industria, inaugurando l'iniziativa con il Presidente Van den Brande, ha aggiunto: «Pensare anzitutto in piccolo è il motto dello Small Business Act. Ora dobbiamo tradurre in realtà le nostre ambizioni. Mi compiaccio del fatto che i membri del CdR si attiveranno in prima persona per fare dell'UE una regione particolarmente favorevole a livello mondiale per le PMI».

Il Presidente Van den Brande ha inoltre aggiunto: «uno degli obiettivi principali dell'iniziativa EER è incoraggiare le regioni a svolgere il loro ruolo nell'attuazione e promozione dello Small Business Act (SBA) per l'Europa, creando in tal modo un'Europa più dinamica, competitiva e sostenibile. Sebbene alla sua origine l'EER non fosse stata concepita come risposta all'attuale crisi economica, uno dei suoi obiettivi è quello di incoraggiare gli enti regionali a studiare nuovi modi per generare una crescita economica di lunga prospettiva attraverso l'imprenditorialità. Molte regioni sono tuttora nella fase di elaborazione dei piani locali di ripresa e di attuazione delle misure aggiuntive per contrastare la crisi e il suo enorme impatto socioeconomico: l'EER dovrebbe quindi incoraggiarle a esaminare più da vicino le esigenze specifiche delle PMI e a sviluppare un vero partenariato tra gli enti regionali e locali e gli attori economici che operano nel loro territorio».

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