6 febbraio 2010

2010: Anno Zero per il Turismo in Valle d'Aosta?


Dopo aver chiuso un 2009 un po’ opaco con una lieve contrazione di presenze rispetto al 2008 (-1,3%), il 2010 per la Valle d’Aosta sarà l’anno zero in cui debutterà e diventerà definitivamente operativo l’Ufficio regionale del Turismo che garantirà quella regia unica sul territorio che sino ad ora, per molti operatori del settore, è stato uno dei talloni di Achille dell’offerta turistica della piccola regione autonoma. Alla fine del 2009 è stato approvato infatti il primo piano operativo annuale dell’ufficio unitamente ad un bilancio di 3,7 milioni. Una cifra consistente, ma che non deve trarre in inganno in quanto si tratta semplicemente della sommatoria dei finanziamenti a disposizione delle singole Aiat e di cui quasi il 70% è assorbito dalle spese di funzionamento a partire dagli stipendi dei 54 dipendenti.

La sfida, piuttosto impegnativa, non spaventa però il nuovo direttore Chantal Elisabeth Bernini, 36 anni, dal 2002 al 2009 responsabile dell’Ufficio marketing di Eurotravel. E’ stata lei con il suo staff a redigere il business plan che in 125 pagine delinea approfonditamente come raggiungere gli obiettivi indicati dall’amministrazione regionale.

La strategia
Tre i binari lungo i quali scorre l’intero documento: consolidare una percezione unitaria della marca e del territorio promuovendo la Valle d’Aosta come una regione turistica integrata; razionalizzare e rendere organici i servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica su tutto il territorio regionale, garantendone sia la trasversalità rispetto alle aree turistiche, sia l’efficacia puntuale in ciascuna area; accrescere il senso di appartenenza e la partecipazione di tutti gli operatori allo sviluppo del sistema turistico regionale.

Geografia turistica non amministrativa
Un testo che ha letto il territorio non più come nel passato secondo canoni politici o amministrativi (leggasi comunità montane), ma in quanti  concetti turistici. «In passato non si ragionava mettendosi nei panni del turista – commenta Bernini – di conseguenza le Terme di Pré-Saint-Didier erano promosse da Courmayeur, ma non da La Thuile. In questo senso abbiamo ridisegnato la geografia valdostana in termini di prodotto turistico. Anche gli uffici sul territorio saranno riorganizzati in due tipologie prioritarie: nove unità semplici e 12 complesse a seconda dei flussi turistici presenti sul territorio. Ci saranno poi otto info point, la cui validità sarà valutata nel corso del 2010, mentre quattro strutture saranno chiuse».

Un'impresa difficile
Un attività non semplice visto che si andava ad incidere su di un sistema da tempo cristallizzato come quello delle Aiat, ma che non ha scoraggiato il neo nominato direttore. «Il nostro lavoro – osserva – in estrema sintesi si declina in tre azioni molto precise: informazione, accoglienza e assistenza turistica. Nel primo caso ad esempio mi sono accorta che erano completamente assenti i dépliant di comprensorio. Il materiale informativo era semplicemente o locale o regionale. Una lacuna che abbiamo subito colmata e così alla Bit di Milano ci saranno i nuovi dépliant. Per quanto riguarda poi l’accoglienza l’Office si occuperà a partire dalla stagione estiva in particolare di sei manifestazioni tematiche che animeranno in maniera coordinata tutto il territorio regionale con un occhio di particolare riguardo per i bambini che pesano sempre di più nelle scelte turistiche delle famiglie».

Eventi: una logica nuova
Fra queste iniziative spicca indubbiamente per originalità l’evento chiamato «I Quattro Quattromila» che prevede il coinvolgimento di altrettanti scrittori di fama nell’arco di un quadriennio per interpretare le storie, le leggende, le memorie legate alle quattro cime, e creare così un vera e propria nuova letteratura della montagna valdostana. La manifestazione consisterà nella messa in scena di quattro reading originali di testi prodotti ad hoc attraverso l’organizzazione di quattro workshop di scrittura creativa aperti al pubblico, della durata ciascuno di circa una settimana.

Guardare all'Europa
Sul fronte dell’assistenza turistica Bernini intende avvicinare la Valle d’Aosta all’offerta europea. «Ormai non è più sufficiente illustrare che cosa si può fare in una determinata località. I nostri uffici devono poter verificare la disponibilità alberghiera, vendere biglietti per castelli ed eventi, gestire anche il mercandising che intendiamo commercializzare in una logica di rafforzamento del brand. Penso ad esempio ad una linea tradizione dove si possano trovare delle tovagliette da colazione realizzate dalla Cooperativa «Les Tisserands» di Valgrisenche oppure prodotti in canapa e lino della «Lou Dzeut» di Champorcher». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 3 febbraio 2010)

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