E’ scoppiata la pace in Valle d’Aosta nel settore artigiano. Confartigianato e Confederazione nazionale artigiani (Cna) hanno siglato nei giorni scorsi, all’Hotel Miage di Charvensod, un accordo allo scopo di offrire a tutto il mondo artigiano della piccola regione autonoma un maggior numero di servizi, garantendo, rispetto al passato, più qualità a costi contenuti. Un protocollo d’intesa che riguarda direttamente 2600 imprese su 4200 operanti nel comparto.
Artefici dell’accordo Eugenio Salmin, da tempo al ponte di comando di Confartigianato Valle d’Aosta, e Maurizio Goi, dal mese di settembre alla guida di Cna. «Per accettare di candidarmi alla Presidenza - osserva Goi - ho espressamente chiesto che si lavorasse in questa direzione. Sono infatti convinto che il primo compito delle nostre associazioni sia la difesa dell’artigiano e questa può essere garantita soltanto se le associazioni collaborano tra di loro, se si stabilisce una tattica univoca in tutti i tavoli in cui andiamo a confrontarci con la pubblica amministrazione. Il mondo artigiano deve avere un’unica voce se vuole essere più rispettato. E questo vale soprattutto a livello nazionale».
Sia per Salmin che per Goi il passo valdostano è una delle prime concretizzazioni del «Patto di Capranica», sottoscritto a livello nazionale, dalle associazioni di categoria del mondo artigiano e del commercio. Ma oltre al coordinamento politico per i due presidenti è fondamentale fare dei significativi passi avanti sul fronte gestionale. «Fino ad ora - precisa Goi - si è fatto tutto doppio: due corsi per funi e ponteggi, due corsi sulla sicurezza. E’ un inutile spreco di risorse che deve finire e così facendo potremmo dare di più all’artigiano».
Un primo termometro dell’andamento della neonata coalizione sarà la nascita della VerispVda srl. Si tratta di una società di servizi - compartecipata da entrambe le associazioni con alcuni professionisti che da sempre collaborano con il mondo artigiano- la cui mission consisterà nell’assistere le aziende per favorire il rispetto delle pesanti disposizioni derivanti dal decreto 462 del 2001, che prevede l’obbligatorietà della verifica biennale o quinquennale degli impianti di messa a terra degli edifici e, in assenza, commina sanzioni onerose. Fino ad ora sul territorio regionale non esistevano società autorizzate ad intervenire e l’artigiano doveva rivolgersi ad una azienda proveniente da fuori Valle con costi, per alcune imprese di piccole dimensioni, ritenuti, a detta delle stesse associazioni di categoria, «proibitivi».
La VerispVda è attualmente in fase di accreditamento presso il ministero e dovrebbe diventare operativa nel mese di aprile. Obiettivo finale di questo cammino, anche se non è ancora possibile ipotizzare un cronoprogramma sufficientemente credibile la realizzazione della «Casa dell’artigiano», una sede comune dove dietro un’unica porta l’imprenditore possa trovare la risposta a tutti i suoi problemi. «Più che un obiettivo è un sogno condiviso da tutti - conclude Goi -. Non credo però che quando questo si concretizzerà sarò ancora presidente. Spero comunque che almeno mi invitino all’inaugurazione». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 17 febbraio 2010)
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