Nel corso del 2009 si è avvertita meno forte la morsa della crisi sulle società autostradali della piccola regione autonoma. Società Autostrade Valdostane (Sav) e Raccordo Autostradale Valle d’Aosta (Rav) presentano addirittura i loro bilanci dell’esercizio 2009 con un significativo utile, un punto di partenza positivo vitos che entrambe le società possono ora muoversi nella cornice della convenzione unica siglata con Anas il 29 dicembre 2009 e che stabilisce la sua scadenza al 31 dicembre 2032.
Sav (Società Holding Piemonte e Valle d’Aosta S.p.A del Gruppo Gavio, Regione Autonoma Valle d’Aosta e Ativa) a fronte di ricavi della gestione autostradale pari a 45,62 milioni (45,28 nel 2008) registra un utile di esercizio pari a 7,1 milioni (6,6 nel 2008). L’andamento dei transiti soggetti a pedaggio ha visto una crescita del 2,25% dei chilometri percorsi dai veicoli leggeri e un calo del 7,43% per quanto riguarda i pesanti con un aumento complessivo pari allo 0,26%. Su 10.384.275 veicoli transitati 8.655.354 erano leggeri e 1.728.921 pesanti. Un trend che sembra invertirsi nel corso del 2010. Il primo trimestre 2010 fa segnare una diminuzione del 0,46% per il traffico automobilistico e un aumento del 4,97% per quello di camion e Tir. «Le nostre previsioni – spiega il vicepresidente di Sav Eugenio Bonini – erano decisamente più pessimistiche. Temevamo una riduzione dei transiti più drammatica. Gli introiti invece sono rimasti in linea con quelli del 2008 e gli aumenti tariffari non si sono discostati dal dato dell’inflazione».
Sul fronte degli investimenti Sav sta portando avanti quanto previsto dalla convenzione quinquennale con Anas 2009-2013 che prevede attività di riqualificazioni ambientali (ad esempio le barriere antirumore) e di adeguamenti di sicurezza della sede autostradale (le barriere spartitraffico) unitamente alla risistemazione di alcuni viadotti in virtù della loro longevità pari a 51 milioni di euro.
Rav (58% Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco e 42% Regione Autonoma Valle d’Aosta) chiude il 2009 con un utile di 4,06 milioni a fronte di ricavi da pedaggio pari a 11,9 milioni. Un risultato eccezionale che però, come anche spiegato nel bilancio sottoscritto dal presidente Pierluigi Marquis, ha origini anche contabili. Anche qui i transiti leggeri sono in crescita (6,5%), mentre quelli pesanti diminuiscono (5,9%). Tuttavia già nei primi quattro mesi del 2010 si registra un’inversione di tendenza «piccola spia – spiega il direttore Aldo Freppa – che l’economia sta dando i primi segni di ripresa». Nel corso del 2009 la Rav ha poi conseguito la certificazione ambientale «UNI-EN-ISO 14001:2004» per l’esercizio della rete e la gestione del servizio autostradale. La società, da tempo, è impegnata sul fronte sia delle politiche ambientali che di sostenibilità. In materia di investimenti le previsioni in piano finanziario per il 2010 stimano impegni pari a circa 6 milioni sia per attività di manutenzione ordinaria e straordinaria che per il miglioramento dei livelli di sicurezza. (pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 2 giugno 2010)
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