Da sinistra Alfredo Lingeri, Monica Pirovano e Adriano Maestri |
L’accordo è stato presentato agli imprenditori da Monica Pirovano, Presidente Confindustria Valle d'Aosta e da Alfredo Lingeri, Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Valle d´Aosta e per Intesa Sanpaolo da Adriano Maestri, Direttore Direzione Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria e da Luigi Teolis, Direttore Area Torino, Valle d'Aosta e Piemonte Nord.
Il nuovo accordo conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello precedente e disegnati per fronteggiare le principali emergenze della crisi, come ad esempio la linea di credito aggiuntiva per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale, l’allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing, diventate poi oggetto dell’Avviso comune ABI del 3 agosto 2009.
Attraverso questi strumenti si è potuto dare, in 12 mesi, un riscontro positivo a oltre 50.000 richieste a livello nazionale. L’accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei requisiti di Basilea. Nella fase di messa a punto e test è stata verificata la possibilità di migliorare il rating e quindi la capacità di credito delle imprese.
Intesa Sanpaolo in Valle d’Aosta mette a disposizione 17 milioni di euro di plafond specificamente destinati a interventi e investimenti nei tre ambiti strategici individuati insieme a Piccola Industria per rilanciare la competitività delle aziende italiane:
• Crescita dell’impresa: sviluppo delle iniziative volte a migliorare i parametri patrimoniali e la cultura creditizia delle imprese. Promozione delle reti d’impresa e delle sinergie territoriali
• Internazionalizzazione: aiutare le imprese a sviluppare nuove strategie sui mercati esteri attraverso il supporto operativo in 40 paesi nel mondo e le consulenze specialistiche del polo per l’internazionalizzazione del Gruppo.
• Innovazione: finanziamento e sviluppo di programmi di ricerca, acquisizione di nuove tecnologie, raccordo tra banca, impresa e università.
«La conferma dell'accordo - sottolinea Pirovano - rientra tra gli sforzi comuni per mantenere la continuità nell'afflusso di credito alle imprese, sopratutto alle PMI, salvaguardando la loro capacità di produrre e competere». La Presidente, inoltre, sottolinea come «l'accordo sostenga alcuni temi sui quali sta investendo Confindustria Valle d’Aosta per le PMI valdostane: reti d'impresa, internazionalizzazione e innovazione».
Giudizio positivo sulla rinnovata collaborazione tra Piccola Industria e Intesa San Paolo, è stato espresso anche da Lingeri, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Valle d’Aosta. «E' un accordo- spiega - che ristabilisce un contatto fisico tra Pmi e Banca che si era un po' perso».
«Il Confidi Industriali - prosegue Lingeri - ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo importante per consentire alle PMI l'utilizzo dei prodotti di investimento previsti nell'accordo, consentendo un accesso più facile al credito, così come il modello diagnostico on line sarà uno strumento utile per le imprese che potranno avere un quadro dei propri punti di forza e di debolezza e potrà migliorare il dialogo con il sistema bancario per la valutazione delle potenzialità dell'impresa e dei suoi progetti».
Il recente accordo stipulato tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria per il rinvio delle rate di mutui e leasing e la ricapitalizzazione rientra negli sforzi comuni di mantenere la continuità nell’afflusso di credito al sistema produttivo e di promuovere interventi per il rafforzamento patrimoniale ed il miglioramento del rating
«Questo accordo – ha dichiarato Maestri – valorizza ancor di più il nostro rapporto con le imprese del territorio e dà ancor più forza al sostegno che Intesa Sanpaolo offre al tessuto produttivo valdostano, rafforzando gli asset aziendali e favorendo la ricapitalizzazione e il supporto strategico ad operazioni di aggregazione e di accesso a nuovi mercati. Va ricordato che nella riorganizzazione delle dirigenze dell'area Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta è stata ricreata un'area dedicata alle province. In questo caso si tratta di Valle d'Aosta-Piemonte Est, slegata da Torino. E' un esempio concreto di avvicinamento al territorio».
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