Sergio Marchionne |
Te la riporto in versione integrale. Mi interessano molto i tuoi commenti sull'evento.
«La vittoria del si al referendum sull’accordo per il rilancio dello stabilimento Fiat di Mirafiori è un segnale chiaro che la linea di Marchionne e quindi di tutta l’azienda torinese, sugli investimenti e sulla governabilità delle fabbriche, è stata compresa e poi favorevolmente votata dalla maggioranza dei lavoratori della Fiat».
Questo il primo commento a caldo, di Monica Pirovano, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta. «Era chiaro, e il voto favorevole al progetto di Marchionne lo dimostra, che senza quell’investimento Fiat a Mirafiori, c’era il rischio di un “progressivo declino” della produzione automobilistica in Italia. Da tempo anche Confindustria Valle d’Aosta sostiene che il rischio di un abbandono del paese da parte di molti imprenditori è reale, proprio per le oggettive difficoltà di poter applicare nelle fabbriche, un modello di sviluppo e produttivo che in altri paesi euopei esiste già, senza che i lavoratori si sentano lesi nei propri diritti».
La Presidente di Confindustria Valle d’Aosta sottolinea, inoltre, come il risultato positivo del referendum non potrà che avere ripercussioni positive anche nei confronti di tutte quelle aziende valdostane che a diverso titolo producono o collaborano con la Fiat.
Pirovano, infine, auspica che «dopo il risultato referendario le parti sindacali in causa, sia quelle favorevoli che quelle contrarie, trovino la disponibilità a trattare per poi giungere ad un accordo».
1 commenti:
Sul caso Mirafiori vi invito a leggere il sito de La Voce (quello di Tito Boeri). C'è molto materiale e mi sembra degno di interesse.
Ecco il link da copiare: http://www.lavoce.info/articoli/-relazioni_industriali/
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