3 marzo 2011

Al Via le Grandi Manovre per il Secondo Confidi Vigilato

Pericle Calgaro (Confidal)
E’ quasi ufficiale. A dicembre dalla Valle d’Aosta (a meno di imprevisti dell'ultima ora) arriverà a Banca d’Italia un’altra domanda d’iscrizione (dopo quella di Valfidi) come Confidi intermediario finanziario ex art. 107 TUB novellato 112 TUB. Entro la metà di marzo i Confidi Commercio Turismo e Servizi, Industriali, Albergatori e Agricoltori, valutata l’impossibilità di convergere in Valfidi, l’unico consorzio per ora in 107, per problemi di «omogeneità», presenteranno all’amministrazione regionale un primo protocollo d’intesa sottoscritto da tutte le parti dove, oltre alla volontà di arrivare ad una fusione, tra i quattro enti, saranno indicate i termini dell’accordo, il percorso concordato e le tempistiche. 


Un documento richiesto dall’amministrazione regionale che nei giorni scorsi ha convocato i responsabili del Confidi informandoli sulla sua intenzione di modificare la legge regionale 75 del 1990, attraverso la quale sono disciplinati gli interventi a favore dei Consorzi Garanzia Fidi a partire dall’abbattimento dei tassi di interesse praticati dalle banche convenzionate per operazioni di investimento, fino ad un massimo del 50 per cento del tasso medio annuo. 


«La presenza di un Confidi ex art. 107 e altri quattro ancora 106 – ha spiegato Claudio Lavoyerci imponeva di favorire nella legge i soggetti in grado di assicurare una migliore gestione del denaro pubblico. L’ufficializzazione da parte degli altri quattro Confidi della volontà di intraprendere il cammino per diventare un organismo vigilato da Banca d’Italia ci permette così di inserire nel nuovo disegno di legge, almeno fino alla fine del 2011, una norma transitoria che garantisca l’erogazione dei contributi anche a queste realtà». «Come Giunta regionale, era presente all’incontro anche il Presidente Rollandin, nel corso dell’incontro – precisa ancora Lavoyer - abbiamo chiaramente espresso un parere positivo per quella che è a tutti gli effetti una semplificazione del quadro. Alle imprese valdostane potrà essere assicurata una gestione dei prestiti più conveniente». 


Numeri alla mano si tratta di un pezzo importante di economia valdostana. Nel 2010 sono state 5.815 le aziende affidate ai consorzi (6.293 l’anno precedente), 434,38 i milioni di importo affidamenti (406,8 nel 2009) e 131,92 l’erogato nell’anno 2010 (114,3 nell’anno precedente) una crescita derivante quasi tutta dal forte scatto in avanti di Valfidi passata da 57 a 75,6, con un buono score anche del Confidi Commercio, da 20 a 23. 


Pericle Calgaro, presidente e direttore di Confidal, il Consorzio degli albergatori, guarda con ottimismo al nuovo percorso anche se i tempi sono stretti. Sull’impossibilità di arrivare ad un consorzio unico preferisce non rilasciare commenti. «Abbiamo tutti bisogno di lavorare serenamente» commenta. Di certo i giorni sono contati. «L’obiettivo finale è la fusione. Questo significa un consiglio di amministrazione, un’assemblea, un Presidente. – evidenzia Calgaro - La commissione tecnica è già al lavoro per uniformare i bilanci, poi i Cda dovranno approvare, la proposta di fusione dovrà essere depositata una prima volta alla Chambre, in seguito dovrà essere approvata dalle assemblee dei soci che sono sovrane. L’ipotesi è che tutto sia pronto tra settembre e ottobre e poi a dicembre presenteremo la domanda alla Banca d’Italia. E’ un’operazione molto delicata. Non è un matrimonio. Qui, dopo, non si può più tornare indietro». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 2 marzo 2011)

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