Confesso che un po' demagogicamente ero tentato di fare un sondaggio sull'ipotesi di diminuzione del numero dei consiglieri regionali e sull'accorpamento dei comuni con meno di 1000 abitanti di ci ha scritto oggi su La Stampa il sempre ben informato e puntale Daniele Mammoliti.
Il risultato sarebbe stato scontato ma avrebbe posto la questione in termini inutilmente urticanti. Anche se la Valle d'Aosta non fosse costretta al rispetto di quanto previsto all'articolo 14-bis della manovra del ministro Tremonti credo che occorrerebbe seriamente valutarne l'applicazione e non soltanto per motivi di risparmio, ma di opportunità politica in senso ampio.
Sono convinto che ogni consigliere regionale dovrebbe essere rappresentativo di un mondo allargato di interessi e non un buon gestore di un pugno di preferenze (e notare che non uso il termine clientele in quanto non ho nessun intento di disprezzare chi comunque sa relazionarsi con i suoi elettori), ma in Consiglio occorre anche la capacità di pensare per quello che, con parola talvolta abusata, si definisce bene comune. Di avere uno sguardo lungimirante e un numero di consiglieri più ridotto, magari accompagnato dalla preferenza unica, potrebbe favorire una miglior selezione della classe politica. Onestamente non credo che la ricchezza del dibattito potrebbe venire meno.
Sull'accorpamento dei comuni, pur tenendo conto delle realtà territoriali, credo sia necessario un serio esame di coscienza, anche perchè il peso sulle spalle degli amministratori (al di là degli stipendi) è crescente e gli staff comunali non sempre sono adeguati. Certe unioni, insomma, sono anche nell'interesse degli amministratori.
Se tu che mi stai leggendo hai altre considerazioni in merito (anche contrarie) sarò lieto di leggerle nello spazio dei commenti.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
1 commenti:
Da sapere
Data: 14/08/2011
15:44 MANOVRA: VAL D’AOSTA 'VIRTUOSA' SE RIDUCE CONSIGLIERI
(ANSA) - AOSTA, 14 AGO - Per poter essere considerata dallo Stato una Regione 'virtuosa' e accedere a sconti finanziari, la Valle d'Aosta dovra' ridurre a 20 (escluso il Presidente) il numero dei Consiglieri regionali e dimezzare quello degli Assessori.
La novita' e' prevista dalla manovra varata venerdi' scorso dal Governo che ha aggiunto nuovi requisiti - rispetto alla precedente manovra - per l'accesso delle Regioni alla ''classe piu' virtuosa''. Gli enti che ne fanno parte ''fermo l'obiettivo del comparto, non concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica'' fissati nel 2010.
Il percorso di ridimensionamento dell'Assemblea regionale (che secondo la norma dovra' essere compiuto in 6 mesi ed entrare in vigore nella prossima legislatura) dovrebbe comunque comportare, nel caso della Valle d'Aosta, una modifica dello Statuto speciale (che indica l'attuale numero di 35 Consiglieri), su iniziativa della stesso Consiglio regionale, secondo il procedimento previsto dalla Costituzione per le leggi costituzionali.
La manovra del Governo chiede anche alla Regioni una riforma delle modalita' di trattamento economico dei consiglieri regionali - che dovrebbe essere ''commisurato all'effettiva partecipazione ai lavori del Consiglio regionale'' - cosi' come il loro passaggio al sistema previdenziale contributivo. (ANSA).
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