Non ho toccato sino ad oggi l'argomento crisi perchè mi appariva difficile declinarla a livello locale con un post in grado di dare un contributo effettivo. Ho letto molto i quotidiani in questi giorni e devo dire di aver apprezzato soprattutto l'impegno del Sole 24 Ore che con il nuovo direttore, Roberto Napoletano, ha pigiato il piede dell'acceleratore sulla vocazione propositivo e di servizio della testata da lui guidata. Se volete farvi un'idea chiara e concreta di quello che sta accadendo è sicuramente il quotidiano da comprare.
Tuttavia, come scrive Luciano Caveri nel suo blog (leggi qui) non parlarne sembrerebbe dare l'impressione di essersi trasferiti su Marte o - cosa non altrettanto veritiera - che la Valle d'Aosta sia Marte.
A livello locale si registra l'invito a riunire il Consiglio Valle sia del Partito Democratico con una lettera aperta dove, pur con tutti i distinguo del mondo, si chiede «di non attendere la ripresa dei lavori a Settembre per verificare le ricadute della manovra economica e le eventuali correzioni a livello locale nonché la possibilità di alcuni interventi immediati attraverso le competenti commissioni del Consiglio regionale e ogni altro luogo di confronto politico» e si propone di aprire un dibattito su un decalogo di proposte per dare «un segnale forte ai cittadini che la politica si fa carico seriamente dell’emergenza». Un concetto espresso nella stessa giornata (il 10 agosto), ma l'uno all'insaputa dell'altro da Caveri (leggi qui), in una logica di centralità del Consiglio Valle.
Venerdì è arrivata la risposta della Giunta nella tradizionale conferenza stampa del venerdì (qui trovi il comunicato integrale) sottolineando, attraverso il Presidente Augusto Rollandin, come «non ci sono elementi per richiedere una convocazione straordinaria del Consiglio regionale in quanto la maggioranza e il Governo regionale non sono in vacanza, ma al contrario seguono con attenzione e scrupolo l’evolversi della situazione che detterà la nuova manovra nazionale». Il consigliere del Pdl Alberto Zucchi ha definito la conferenza stampa della maggioranza addirittura eccessiva «perché rischia di avvalorare la presa di posizione strumentale di Donzel» (leggi qui).
La mia impressione è che la proposta del Pd non fosse così irricevibile e che anche gli atti simbolici abbiano una loro importanza. Se proprio non si vuole fare una convocazione straordinaria, mi parrebbe sensato anticipare la prossima seduta del Consiglio regionale: il 21 e il 22 settembre sono davvero molto distanti. Confido che qualcuno ci abbia già pensato.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
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