Sostenere l'innovazione nelle imprese valdostane. E' questa la strada per uscire della crisi che un autunno difficile sembra indicare a chi fa impresa ai piedi del Monte Bianco. La delibera della giunta regionale applicativa della legge n. 14 del 2011, quella dedicata al sostegno delle Start up innovative, sta infatti completando in questi giorni l'iter istruttorio e verrà portata all'esame della giunta entro ottobre, senza dimenticare l’accordo con il Politecnico per il Polo di Verrès, siglato nei giorni scorsi, e il bando per la creazione di unità di ricerca.
La seconda giovinezza dell’edificio ex-Brambilla oggi Polo Tecnologico di Verrès, si radica sempre più nella volontà di Regione e Politecnico di creare, praticamente quasi alle porte della Valle, cerniera ideale fra le due regioni sabaude, un motore d’innovazione e sviluppo territoriale in grado di favorire la crescita delle imprese valdostane e, aspetto non secondario, mantenere giovani talenti ai piedi delle Alpi.
L’ultimo atto di questo processo ha visto, alla fine di settembre Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, il Rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo e il Presidente del Consiglio di amministrazione della società Valle d’Aoste Structure Livio Sapinet sottoscrivere un accordo che prevede l’inserimento nel Polo, per il triennio 2012/2014, di quattro figure professionali da dedicare ad attività di trasferimento tecnologico presso imprese valdostane. I tecnici laureati saranno finanziati due dalla Regione e due dal Politecnico, per una spesa annua di 40mila euro per ciascuna posizione.
«La Regione – spiega Sapinet - ha individuato nella società Structure - che gestisce, tra l’altro, le pépinières d’entreprises di Aosta e di Pont-Saint-Martin - il proprio referente per la selezione e l’assunzione dei tecnici di pertinenza, mentre il Politecnico sfrutterà la collaborazione in atto con l’Istituto Mario Boella - di cui è socio fondatore - per procedere alla selezione e all’inserimento sul territorio dei tecnici individuati».
Al Politecnico spetterà il compito di impostare e coordinare complessivamente le attività e di collaborare con Structure per la formazione dei tecnici da essa selezionati, con particolare riguardo alle politiche per la diffusione della conoscenza scientifica sul territorio e al trasferimento tecnologico. I tecnici opereranno sia presso il Polo sia presso Structure, per trasferire le competenze acquisite mediante la formazione erogata dal Politecnico.
Un impegno a favore delle imprese innovative che da sempre caratterizza l’attività degli incubatori e ne qualifica l’attenzione ai nuovi insediamento. In questa logica è sufficiente ricordare la presenza della Electro Power Systems, che ha recentemente ottenuto il premio «Technology Pioneer 2012» assegnato dal World Economic Forum. Senza dimenticare la Dora del gruppo ST-Microletronics.
E l’elenco può continuare con l’ultima arrivata, la Techgea, che si occupa di indagini geofisiche per l’esplorazione del sottosuolo e per la diagnostica delle strutture, o l’AvicPharma, operante nel settore del biomedicale, il cui insediamento è stato approvato soltanto la scorsa settimana, e che opera nel settore del biomedicale. La società è specializzata nelle procedure per la conservazione degli organi destinati a trapianto.
E’ poi recentissima l’approvazione del bando del valore di 1,5 milioni per la creazione e lo sviluppo di Unità di ricerca, contemplate nell’ambito dei programmi operativi FESR – competitività regionale e FSE – occupazione. «La creazione di Unità di ricerca nella regione – si legge nel bando - costituirà un’importante opportunità per la crescita dei ricercatori valdostani, per offrire loro una prospettiva occupazionale e limitare il fenomeno della “fuga dei talenti” e la conseguente perdita di valore intellettuale oggi tanto utile per lo sviluppo della nostra regione. Trattandosi di Unità di ricerca individuate con criteri di interesse regionale, la loro presenza sul territorio, attraverso le relazioni scientifiche che inevitabilmente promuoveranno a livello locale, potrà sensibilizzare e orientare molti giovani ricercatori valdostani a realizzare ulteriori esperienze scientifiche in maniera strutturata ed in aree tematiche vocazionali della Regione».
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