Firma accordo Fopadiva, Regione, Celva e Usl |
Nei giorni scorsi, a conclusione delle operazioni di valorizzazione del patrimonio al 31 dicembre 2011, i Responsabili del Fondo pensione FOPADIVA, presieduto da Valter Lillaz, hanno potuto analizzare nel dettaglio e valutare i dati relativi all’andamento della gestione per l’intero esercizio 2011.
Al 31 dicembre 2011 i risultati (al netto di ogni costo e tassazione) del Fondo FOPADIVA da inizio anno si attestano sui seguenti valori:
Comparto prudente (5.262 aderenti al 31/12/2011): 0% (+4,19% per l’anno 2010);
Comparto garantito (1.224 aderenti al 31/12/2011): + 1,47% (+0,21% per l’anno 2010);
Comparto dinamico (228 aderenti al 31/12/2011): -2,663% (+4,04% per l’anno 2010).
Fopadiva ha diffuso una nota dove analizza la situazione che ti propongo.
I risultati indicati evidenziano una sostanziale ed apprezzabile tenuta del patrimonio del Fondo, pur in un quadro contraddistinto dagli effetti della perdurante crisi economica globale e dalle accentuate turbolenze sui mercati finanziari, accentuatesi in particolar modo nell’ultimo quadrimestre dell’anno.
Riguardo ai comparti di investimento del Fondo si può osservare come:
- il Comparto garantito, che prevede una preponderante componente del portafoglio in titoli obbligazionari governativi, nel 2011 ha fatto registrare un rendimento positivo in linea con il benchmark di riferimento (+1,55%), nonostante le tensioni registratesi sui titoli di stato italiani ed europei. Occorre, poi, tenere presente che tale comparto prevede comunque il riconoscimento di un rendimento minimo garantito pari a quello del TFR, ove il rendimento effettivo ottenuto dal gestore fosse inferiore, e che tale garanzia opera non solo alla scadenza della durata della convenzione di gestione, ma anche al verificarsi di determinati eventi (pensionamento; decesso; c.d. riscatto volontario o immediato; anticipazioni per spese sanitarie; invalidità permanente che comporti la cessazione dell’attività lavorativa; inoccupazione superiore a 48 mesi).
- il Comparto prudente, che prevede una elevata componente del portafoglio in titoli obbligazionari (prevalentemente governativi) ed una componente (fino al 30%) impiegata in azioni dell’area Unione Europea, nel 2011 ha, logicamente, risentito del negativo andamento e delle turbolenze dei mercati ma, pur in una fase così delicata, ha dimostrato di saper tutelare innanzitutto il capitale anche sul breve termine. Particolarmente positivo, così come per gli anni precedenti, è il risultato ottenuto rispetto al benchmark di riferimento (che ha segnato un -0,663%) a testimonianza del valore aggiunto dell’attività dei gestori finanziari incaricati Pioneer SGR e Generali Assicurazioni.
- il Comparto dinamico: che prevede una significativa componente del portafoglio in titoli obbligazionari (prevalentemente governativi) ed una componente (fino al 55%) impiegata in azioni dell’area Unione Europea, nel 2011 ha scontato il negativo andamento dei mercati azionari ma, pur in una fase così delicata, ha registrato una perdita molto limitata. Particolarmente positivo, così come per gli anni precedenti, è il risultato ottenuto rispetto al benchmark di riferimento (che ha segnato un -3,80%) a testimonianza del valore aggiunto dell’attività dei gestori finanziari incaricati Pioneer SGR e Generali Assicurazioni.
I dati al 31/1/2012 rispetto al 31/12/2011, in linea con l’andamento positivo dei mercati finanziari di riferimento, mostrano un risultato marcatamente positivo della gestione patrimoniale del Fondo, tanto che i rendimenti mensili netti si attestano:
per il Comparto prudente a +2,16%;
per il Comparto garantito a + 1,165%;
per Comparto dinamico a + 2,745%.
Si rammentano, altresì, i vantaggi conseguiti dagli iscritti derivanti dal più favorevole trattamento fiscale rispetto a ogni altra forma di impiego dei capitali (per quanto concerne: 1. la deducibilità delle contribuzioni versate; 2. la tassazione agevolata dei rendimenti; 3. la tassazione agevolata delle prestazioni), nonché dal versamento del contributo aggiuntivo a carico del datore di lavoro previsto contrattualmente.
Tali dati confermano l’affidabilità di FOPADIVA - e più in generale della soluzione della previdenza complementare di origine contrattuale -, ed evidenziano come pure in periodi di prolungata crisi economica e turbolenza finanziaria una oculata gestione delle risorse sia in grado di coniugare efficacemente le esigenze di tutela del capitale e di crescita nel medio lungo termine, con quelle imprescindibili di contenimento dei rischi e di diversificazione degli investimenti, rafforzando la consapevolezza che l’investimento di natura previdenziale deve essere valutato su orizzonti temporali di lungo periodo.
Il numero complessivo di iscritti al 31/12/2011, pari a 6.714, si è significativamente incrementato di oltre il 4,7% rispetto a quello dell’anno precedente (6.412), in netta controtendenza rispetto alla media a livello nazionale dei Fondi Pensione Negoziali che ha registrato, invece, una flessione dello 0,8%.
L’andamento delle adesioni a livello generale, oltre ad evidenziare uno stato di sofferenza crescente del mondo del lavoro dipendente, testimonia anche il calo dell’attenzione sulla previdenza complementare.
Per raggiungere efficacemente l’obiettivo di garantire la sostenibilità economica e sociale del sistema previdenziale – conciliando la solidarietà intergenerazionale del primo pilastro con l’efficienza economica del secondo – si rende, quindi, prioritario "investire in conoscenza" attraverso interventi di rilancio di serie e trasparenti campagne informative istituzionali che abbiano ad oggetto la diffusione della cultura previdenziale.
L’attivo netto destinato alle prestazioni (ANDP) complessivo del Fondo al 31/12/2011, pari a Euro 87,21 milioni di euro (rispetto agli 83,65 al 31/12/2010), segna una variazione positiva da inizio anno di oltre il 4%.
Da segnalare anche che la Regione, il CELVA e l’Usl della Valle d’Aosta hanno siglato nella mattinata di ierii, venerdì 2 marzo, un accordo per permettere a tutti i soggetti che hanno rapporti professionali con i tre enti di aderire alla previdenza complementare di FOPADIVA.
Alla base del documento sottoscritto tre riflessioni:
- i recenti interventi legislativi e le riforme già intervenute nell’ambito del sistema pensionistico pubblico comporteranno una progressiva riduzione delle coperture pensionistiche di base, rendendo sempre più sentita l’opportunità di mettere a disposizione di tutti i lavoratori adeguati strumenti finalizzati ad attivare forme di previdenza complementare su base volontaria per assicurarsi in futuro pensioni più elevate;
- attualmente, a significative fasce di lavoratori che risiedono o lavorano sul territorio, non è data la possibilità su base volontaria di aderire al Fondo pensione territoriale FOPADIVA (del quale gli enti suddetti sono tra i soggetti promotori ed al quale possono aderire i propri lavoratori dipendenti), e che proprio per tali categorie di lavoratori è particolarmente avvertita l’opportunità di integrare la pensione obbligatoria,
- garantire in favore di tutti i lavoratori operanti sul territorio valdostano, siano essi appartenenti al settore pubblico o a quello privato, maggiori garanzie, opportunità e coperture,
Attraverso l’accordo quadro sottoscritto in data odierna, i tre enti firmatari:
a) intendono adottare concordemente iniziative finalizzate a sensibilizzare:
Ø i datori di lavoro affidatari di servizi e forniture di beni ed opere;
Ø i datori di lavoro stipulanti convenzioni con gli Enti stessi e le Società da essi partecipate,
affinché determinino le condizioni necessarie a garantire la possibilità di adesione volontaria da parte dei lavoratori dipendenti, che rientrino nelle categorie previste dalla L.R. 27/2006 e dallo Statuto, al Fondo pensione territoriale FOPADIVA;
b) concordano che ciò sia considerato quale aspetto qualificante ai fini dell’espletamento delle procedure di affidamento di servizi, forniture di beni ed opere da parte degli Enti stessi o della stipula di convenzioni con datori di lavoro terzi.
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