Cesare Grappein |
Ecco il testo dell'intervista rilasciata durante il programma radiofonico «ImpresaVda» da Cesare Grappein, presidente
di Attiva, la società in house della Camera di Commercio, e pubblicata nell'ultimo numero del Corriere della Valle di giovedì scorso.
Prima di tutto spieghiamo cos’è Attiva? Quali sono le sue
funzioni?
Attiva è la Società in House della Camera di Commercio, in
poche parole è il braccio operativo della Chambre. Ad Attiva spetta il compito
di tradurre in atti concreti le linee di indirizzo stabilite dalla Giunta camerale
per il raggiungimento di determinati obiettivi. E’ una Srl guidata da un
Consiglio di Amministrazione, attualmente
composto da Ezio Mossoni, da Nicola Rosset e dal sottoscritto.
Qual è stato fino ad ora il contributo dato da Attiva sul
fronte della promozione e del sostegno delle attività economiche del
territorio?
Attiva ha fino ad ora dato un apporto estremamente concreto
e pratico a tutte quelle che sono le iniziative stabilite e portate avanti dalla
giunta camerale. Penso ad esempio agli aspetti pratici dell’accordo con Eataly,
quali ad esempio il coordinamento dei produttori, il supporto per la raccolta delle
autorizzazioni o ancora il coordinamento dei rapporti con l’amministrazione regionale,
o ancora all’iniziativa Câlin Valdôtain per la promozione del commercio nei
confronti dei residenti all’estero, Valle d’Aosta in Vetrina, il progetto che
vede l’allestimento nelle strutture alberghiere valdostane che hanno aderito
all’iniziativa di vetrine destinate alla promozione dei prodotti artigianali. Si
tratta solamente di alcuni esempi ai quali si aggiungono a lcuni progetti inseriti nelle
schede del Piano Operativo Annuale che regola i rapporti tra la Camera di
Commercio e l’Amministrazione regionale. In questo ambito credo meriti una
citazione la presenza della Chambre in occasione di Babel, il festival della parola
in Valle d’Aosta e poi come non citare Rigenergia in programma dal 25 al 27 maggio.
Da qui alla fine del 2012 quali iniziative verranno messe in
campo da Attiva?
La carne al fuoco è molta ed il lavoro procede in maniera spedita
e con buoni risultati grazie alla collaborazione con il personale altamente
qualificato di cui possiamo disporre. E’ ovvio che la situazione di particolare
e grave difficoltà che sembra caratterizzare questo periodo ci impone il massimo
sforzo per garantire il giusto supporto alle aziende. Proprio in quest’ottica
le iniziative in programma saranno ancora molte, a partire da una collaborazione
con l’Assessorato regionale alla Cultura per la Rencontre de Chant Choral, ad
una serie di iniziative legate alla formazione di nuove figure professionali
nell’ambito delle produzioni cinematografiche in collaborazione con la
FilmCommission Vallée d’Aoste, ed ancora la prosecuzione del progetto legato a
LoveVda per la promozione e la formazione in ambito turistico. Come appare
chiaro la mole di lavoro è veramente importante e non mancheranno ulteriori
progetti che sono in fase di elaborazione da parte della Giunta camerale e che
saranno realizzate da Attiva srl.
Attiva ha nella sua “mission” il favorire
l’internazionalizzazione: in quali settori la Valle può e deve fare di più nel
proporsi all’estero?
Il processo di internazionalizzazione e crescita delle
imprese valdostane rappresenta certamente la sfida principale a cui dare una
risposta. In questa direzione assume un valore ancora più importante la
presenza della Camera di Commercio all’interno della rete Enterprise Europe
Network, la più importante rete europea per
le imprese, attraverso la quale la Chambre può mettere a disposizione delle
Aziende interessate gli strumenti necessari per affrontare in maniera consapevole
e meditata l’apertura di nuovi mercati. Si tratta di strumenti che variano da
una semplice raccolta di informazioni sul mercato oggetto di interesse, ad una analisi
del sistema normativo, fino a giungere a delle vere e proprie consulenze alle
aziende. Altrettanto importante è il lavoro portato costantemente avanti per lo
sviluppo di “partnership” con altre imprese operanti nel mercato internazionale.
Attiva si occupa anche di trasferimenti tecnologici: qual è
lo stato delle imprese valdostane?
Anche in questo caso infatti si tratta di monitorare domanda
e offerta per cercare di mettere in contatto i possibili soggetti interessati.
Ne emerge un quadro di eccellenza alto, con imprese dotate di un buon
portafoglio di brevetti, ma che sono penalizzate dalla piccola dimensione che
da sempre caratterizza il nostro tessuto imprenditoriale.
Rispetto a quanto già fatto da Attiva, che è già tanto, sulla
base della sua esperienza imprenditoriale che cosa vorrebbe aggiungere, che
cosa vorrebbe realizzare?
Dovremmo riuscire a sensibilizzare ancora di più le aziende
valdostane sulla necessità di fare rete.
Abbiamo esempi di alcuni settori in cui le reti di impresa, anche in Valle
d’Aosta, hanno dato risultati insperati inizialmente. Siamo fermamente convinti
sia in qualità di presidente di Attiva che di imprenditore che per fronteggiare
i nuovi mercati le rete sono lo strumento che va perseguito con la massima
determinazione.
Attiva gestisce MadeinVdA, il portale delle aziende
valdostane. Come sta andando l’implementazione del sito? Come rispondono le aziende
valdostane a questa nuova possibilità di essere presenti in rete?
MadeinVdA rappresenta certamente uno dei progetti più
interessanti sui quali stiamo lavorando. Si tratta di una portale delle imprese
per le imprese il cui obiettivo è quello di costituire una vetrina privilegiata
per le aziende operanti nella nostra regione settore per settore. Il lavoro
fino ad ora portato avanti è stato essenzialmente di completamento e di
implementazione del sito internet, oltre che di integrazione del “database”.
Allo stato attuale siamo in fase di approvazione del regolamento per
l’iscrizione al sito e, una volta approvato, daremo il via ad un lavoro di
sensibilizzazione per le imprese, che potranno dare la propria adesione al
progetto segnalandoci le proprie coordinate, i propri settori di interesse e
inviandoci anche materiale video e fotografico che andrà a completare le vere e
proprie schede di presentazione delle imprese.
Il 2012 sembra essere l’anno più duro. Le aziende,
soprattutto le Pmi che hanno fatto di tutto per non licenziare, hanno il fiato sempre più corto.
Già si parla di una forte crescita della cassa in deroga…
Non sono timori. E’ la realtà. Il 2012 dai dati su cui possiamo
contare risulta essere l’anno peggiore. Non credo purtroppo che ci sarà un’impennata
della cassa integrazione in deroga semplicemente perché ormai troppe aziende
non hanno più i requisiti per poterla richiedere. Non mi preoccupa però tanto
questo quanto la paura, il timore che
ormai l’imprenditore ha e che rischia di trasformarsi inevitabilmente in una mancanza di iniziativa, che contribuirà
ancora di più ad appesantire il già difficile momento che stiamo attraversando e
di cui purtroppo dobbiamo con estrema sincerità ammettere di non essere ancora
in grado di prevedere una fine.
Una novità da raccontare in esclusiva ad Impresa Vda…
Come ho detto in precedenza il lavoro che stiamo portando
avanti è molto e si sta sviluppando in differenti direzioni. Il difficile momento
che la nostra economia sta attraversando invita però a muoversi con la massima
attenzione e cercando di ottimizzare al massimo le risorse (purtroppo sempre
minori) a disposizione. Per questo motivo credo che sia poco opportuno parlare
oggi di novità e di iniziative importanti sulle quali stiamo sicuramente lavorando.
E’ ancora presto. Al momento opportuno vorremmo far parlare i fatti.
Dovendo mandare un telegramma urgente a chi lo invierebbe e
che cosa ci scriverebbe?
Io ne manderei due. Il primo a tutte le imprese valdostane
di qualsiasi settore esse siano invitandole a credere nella bontà e nell’importanza
del lavoro fatto perché se perdono la fiducia tutto il tessuto economico
regionale ne risentirebbe in maniera ancora più pesante. Il secondo lo invierei
alla pubblica amministrazione. Siamo consapevoli che le nostre imprese sono ancora
più piccole di quelle presenti nel resto d’Italia. Siamo consapevoli che
dobbiamo crescere però si tratta di una crescita a livello di conduzione di
azienda. Dobbiamo cominciare ad imparare a confrontarci con i mercati oltre
confine, a creare reti di impresa, a pubblicizzare meglio quelli che sono i
nostri prodotti, le nostre eccellenze. E’ difficile in questo momento chiederci
di crescere da un punto di vista dimensionale perché le condizioni economiche
non lo consentono ancora.
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