9 luglio 2012

Catene alberghiere: Best Western debutta in Valle d'Aosta



Come sempre ti propongo un post degli amici di Turismok che spero sia di tuo gradimento.


In antitesi con le caratteristiche degli albergatori italiani considerati tra i più individualisti del pianeta, nel Bel Paese l’opportunità del franchising delle catene alberghiere fatica ad avere successo. Nel 2009 solo il 4% delle strutture alberghiere erano considerate appartenenti ad una catena alberghiera. 

Ci sono diverse tipologie di catene, quelle in franchising che contano diverse centinaia di struttura in tutto il mondo, quelle italiane generalmente contraddistinte da una dimensione medio piccola (sono pochi i marchi che contano più di 20 strutture, UNAhotel, Boscolo, Domina ecc..) e le aggregazioni, che su base nazionale o internazionale, rappresentano alberghi indipendenti (es. Relais & Châteaux). Quest’ultima tipologia di catena è rappresentata da marchi che propongono affiliazioni che lasciano un ampio margine di manovra al singolo gestore. in questi casi è richiesto semplicemente di rispettare alcuni parametri di qualità che garantiscano l’offerta standard garantita dal marchio. 



Tra i top player di questa tipologia di affiliazione troviamo Best Western leader in Italia nel segmento business 3 e 4 stelle con oltre 180 strutture affiliate.

Tra le ultime affiliazioni al gruppo c’è l’hotel Posta di Saint Vincent, primo albergo valdostano ad aderire al circuito. Abbiamo chiesto a Elena Demarie, titolare dell’hotel, le motivazioni che stanno alla base di questa scelta strategica: «Abbiamo da poco terminato i lavori di ristrutturazione dell’hotel che ci hanno consentito un’importante valorizzazione della struttura. Nei lavori abbiamo tenuto già conto dei parametri di qualità richiesti da Best Western che ci permettessero l’affiliazione. Con questa scelta contiamo di aumentare notevolmente la nostra notorietà attraverso i canali di comunicazione della Best Western, peraltro i programmi di formazione e controllo di qualità che il marchio ci offre consentiranno un percorso di crescita culturale elevato per tutto il nostro personale».


 Cosa ha inciso maggiormente nella scelta? «Best Western - risponde Demarie - raggruppa alberghi indipendenti di proprietà, come tale pur dovendo adeguarci a parametri standard, abbiamo l’opportunità di continuare la nostra strategia imprenditoriale senza rivoluzionare il nostro modo di essere. L’affiliazione non comporterà infatti una standardizzazione della nostra offerta, al contrario contiamo di rafforzare il nostro servizio associando agli standard internazionali di cui ci siamo dotati una strategia di elevata attenzione al cliente».

Proprio in questa direzione vanno le ultime tendenze che confermano una propensione sempre più elevata dei grandi marchi verso una maggiore attenzione all’ambiente e alla cultura locale. Una conferma della volontà di uscire da un anonimato che costituisce da sempre un elemento di contestazione di parte della clientela che identificava in questi marchi una garanzia di qualità mondiale troppo spesso però estranei al contesto in cui si affermano e poco attenti alla personalizzazione del rapporto con la clientela.

1 commenti:

Marco Berchi on 9 luglio 2012 alle ore 20:19 ha detto...

Tema davvero cruciale per l'offerta turistica italiana. Sono appena rientrato da un breve viaggio in Francia durante il quale ho soggiornato negli alberghi low cost di una nota catena.
Strutture pulite, efficienti, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e soprattutto con la certezza, per il cliente, di trovare esattamente i servizi promessi all'atto dell'acquisto. Inoltre, wifi gratuito.
Prezzo per una doppia con colazione a buffet: 49 euro.

 

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